mercoledì 22 febbraio 2017

DOMINA IN FABULA (Cattive ragazze)

DOMINA IN FABULA
(Cattive Ragazze)

Mostra collettiva d'arte dedicata a donne da favola


A cura di Stefania Ferrari



Foto: Sara Donnarumma https://www.facebook.com/briar.rose9
Modella: Marta Cabiola https://www.facebook.com/martaladyk.c.1?fref=ts

4 - 31 Marzo 2017



INAUGURAZIONE SABATO 4 MARZO ORE 17



sala espositiva HOTEL MERCURE - ASTORIA

via Leopoldo Nobili, 2 Reggio Emilia

Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19


Le donne sono state molto spesso protagoniste di saghe, fiabe e leggende antiche, che le hanno viste in veste di principesse, regine, maghe, fate, madri e figlie. Nell'era moderna e contemporanea, queste figure hanno perso la loro reale connotazione, edulcorate e rinchiuse nel ruolo di fanciulla da salvare, le cui uniche qualità sono la bellezza e la inossidabile virtù, ma del tutto incapaci di provvedere a loro stesse se non con l'immancabile aiuto del principe/cavaliere, che alla fine tutto risolve.
Non sempre è stato così: prima dell'arrivo dei fratelli Grimm, che riportarono in forma scritta le favole popolari, piegandole però al gusto dell'epoca, e l'avvento di Disney poi, le eroine delle antiche storie possedevano anche coraggio, desiderio di conoscenza e, perché no, di vendetta, istinto di libertà e spirito di adattamento, non per sottomissione, ma in vista della propria salvezza.
Recuperare il significato reale delle favole, insegnamento tramite il racconto di rituali di passaggio, vuol dire ritrovare oggi un valore sommerso e dimenticato della personalità femminile.
Venti artisti si sono cimentati per raccontare le storie di streghe e principesse, regine e popolane. Come nella vita reale le donne di fiabe, saghe, leggende e romanzi lottano per raggiungere sogni e maturità, superando prove che scolpiscono la loro identità.
Grazie alle esistenze avventurose e emblematiche delle eroine fantastiche, intere generazioni di bambine hanno imparato, sognato, trovato coraggio per affrontare prove reali e plasmare un migliore futuro, per sé e per intere comunità, che dal sapere e dalla pervicace volontà delle donne dipendevano.
Lungi dall'essere semplici “fanciulle in pericolo”, le protagoniste delle fiabe sono ancora, nel terzo millennio, esempio di libertà indomita e coraggiosa.


ARTISTI



Claudio Apparuti
Grazia Badari
Lisa Beneventi
Luana Biagini
Antonia Pia Bianchimani
Marisa Bottazzi
Elisa Braglia
Mirco Incerti
Anna Liberesa
Lupo
Stefano Maccaferri
Maria Cristina Martinelli
Evelina Mazzucco
Anna Paglia,
Beatrice Riva
Rusp@
Gian Domenico Silvestrone
Oscar Luca Taddei
Sabrina Veronese
Laura Zilocchi

Claudio Apparuti - La vecchia mendicante


Grazia Badari - Morgana

Lisa Beneventi - Grimelde

Luana Biagini - Vassilissa

Antonia Pia Bianchimani - Rosaspina

Marisa Bottazzi - Cappuccetto Rosso

Elisa Braglia - Morgana

Mirco Incerti - Esmeralda

Anna Liberesa - Grimilde

Lupo - Donna Contemporanea

Stefano Maccaferri - Sirenetta

Maria Cristina Martinelli - Biancaneve

Evelina Mazzucco - Grimilde

Anna Paglia - Sirene

Beatrice Riva - Rapunzel


Rusp@ - Alice

Gian Domenico Silvestrone - Emma

Oscar Luca Taddei - Psiche

Sabrina Veronese -  Loba

Laura Zilocchi - Cenerentola


Le immagini di seguito sono gentilmente concesse da Associazione Yorick per la cultura













venerdì 10 febbraio 2017

dIstoRsIonI - (Diversi punti di Svista)


dIstoRsIonI 

(Diversi punti di Svista)


Personale di

ELISA BRAGLIA

A cura di Stefania Ferrari



Panorami e figure che sembrano noti, ma che arrivano distanti, come nei sogni. Attraverso distorsioni spazio-temporali, ecco giungere alla vista illusioni di certezza camuffate da certezza di illusione, in un gioco di linee e curve che ammiccano alla ragione, affascinandola con inganni di prospettive contorte. Tra tecnica e ironia, una mostra che lascia aperte le porte di ogni percezione,

11 FEBBRAIO – 5 MARZO 2017


C'è un solo modo di percepire la realtà? Apparentemente, sì.
Eppure tutto quello che noi vediamo, o crediamo di vedere, è solo una interpretazione, una codifica del nostro cervello, per permetterci di avere comprensione di ciò che ci circonda. Il che significa che le cose non sono “effettivamente” così, ma semplicemente, che a noi “sembrano” essere così.

Ecco quindi che si aprono numerose possibilità interpretative del reale e la curiosità, la volontà di scoprirle, sono sempre state insite nella natura umana. In aiuto per poter rivelare, a volte sperimentare, queste altre possibilità, sono via via intervenute la scienza in generale, la chimica, la medicina, la psicologia, la psichiatria e prima ancora, nei tempi più remoti, la magia e lo sciamanesimo.

In questo caso, il mezzo che abbiamo disponibile, è l'arte.
Grazie ad essa possiamo indagare, con l'immaginazione e la tecnica visiva, cosa accadrebbe se...
Elisa Braglia, con uno studio sulle distorsioni d'immagine durato alcuni anni, ha intrapreso un percorso non facile, aprendo nuove prospettive, nel vero senso della parola, di quello che ci circonda.
Non fermandosi alla forma “naturale” di cose, persone e oggetti, ha deciso di andare oltre, incamminandosi lungo un sentiero che l'ha portata a una interpretazione estremamente profonda, apparentemente illusoria, ma estremamente reale, di ciò che ha deciso di ritrarre.

Avvalendosi di varie tecniche, come la matita, l'inchiostro, l'acrilico, ci mostra le varie espressioni di uno stesso soggetto, partendo dall'immagine che si presenta all'occhio, per giungere a quella che potrebbe presentarsi ad una mente che abbia spezzato i legami con la logica e l'apparenza, perché di questa si tratta, della realtà tangibile.
L'immagine principale, quella di partenza, è facilmente interpretabile: l'occhio non ha difficoltà a isolarne ogni elemento; eppure, via via che la deformazione diviene più forte, è necessario avvicinarsi fisicamente all'opera per riconoscerne le varie parti, ma allontanarsi dalle leggi fisiche conosciute per poter comprendere l'insieme.

Ecco perché abbiamo chiamato questa mostra anche “Diversi punti di Svista”: perché la vista è limitata, statica, incredibilmente ingannevole.
Ma la mente può essere libera, infinita, divertente, saggia se le daremo la possibilità di spaziare oltre i confini che la nostra natura le ha imposto.
Elisa Braglia ci ha fornito, con la sua interpretazione aperta della realtà, la chiave per aprire nuove porte percettive, grazie ad una grande abilità tecnica e alla volontà di non ritrarre semplicemente il reale, così com'è, secondo la verosimiglianza data dagli occhi, ma come potrebbe essere, come probabilmente è, secondo una libera associazione della mente, che può spaziare all'infinito, in ogni realtà possibile.


(Stefania Ferrari)


INAUGURAZIONE 11 FEBBRAIO ore 17,30

Spazi espositivi TRATTORIA SIPARIO

Viale Allegri 1/a, Reggio Emilia

Apertura: tutti i giorni 12 – 14.30, 19 –23


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com