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martedì 20 ottobre 2015

BUCOLICO, IDILLICO - mostra della pittrice MAURA SALSI

BUCOLICO, IDILLICO

Luci e paesaggi della terra reggiana

Mostra personale di

MAURA SALSI


a cura di Stefania Ferrari

Incontro con l'artista sabato 31 ottobre ore 18


C'è nostalgia, amore, rispetto nelle tele che ritraggono paesaggi a noi noti. Fanno parte dell'infanzia, ma non solo. Sono gli anfratti nascosti, ancora intatti, di una vita contadina che si rinnova senza tradirsi, che si ispira alla tradizione ma che a tutt'oggi si offre in un idilliaco connubio tra passato e presente, grazie a dipinti di rara delicatezza pittorica e intima fedeltà artistica.


22 OTTOBRE – 30 NOVEMBRE 2015


TRATTORIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a Reggio Emilia
Dal lunedì alla domenica 12.00 -14.30 e 19.00 – 23.00

martedì 8 settembre 2015

PERSONALE DELLA PITTRICE KATIA BURANI

KATIA BURANI 
MOSTRA PERSONALE

Incontro con l'artista sabato 26 settembre ore 18

Questa pittrice presenta una selezione delle sue opere informali, in cui emerge la sua volontà di rendere omaggio all'amore che la spinge ad esprimersi attraverso l'arte. I colori prendono vita, danzando sulle tele in una vorticosa, gioiosa girandola colma delle infinite sfaccettature della luce, ispirando pensieri e ricordi, infondendo energica fiducia. Il pigmento, espresso nella sua primitiva purezza, nella stesura istintiva e liberatoria, accosta artista e osservatore in un percorso affiancato verso un linguaggio condiviso.
  




10 SETTEMBRE – 15 OTTOBRE 2015


TRATTORIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a Reggio Emilia

Dal lunedì alla domenica 12.00 -14.30 e 19.00 – 23.00






mercoledì 8 luglio 2015

PERSONALE DELLA PITTRICE MARKETA KANOKOVA - INCONTRO CON L'ARTISTA SABATO 29 AGOSTO ORE 18.00

MARKETA KANOKOVA

INCONTRO CON L'ARTISTA: 29 AGOSTO ORE 18.00




a cura di Stefania Ferrari


Disegni dalle geometrie morbide e dai colori netti, prediligendo cromie essenziali e primarie, come le linee. In un gioco di fantasia che crea incroci e caleidoscopici arabeschi, le forme emergono e si avvicinano allo sguardo, come per toccarlo, carezzevoli e invitanti, con cui l'artista esprime desiderio e allegria in opere realizzate con autentica passione, tramite tecnica mista.

9 LUGLIO – 30 AGOSTO 2015

TRATTORIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a Reggio Emilia

Dal lunedì alla domenica 12.00 -14.30 e 19.00 – 23.00



mercoledì 29 aprile 2015

FOTOGRAFIA EUROPEA - LUCA LOLLI: SOTTO IL CIELO D'EMILIA






SOTTO IL CIELO D'EMILIA

Ritratti di paesaggi conosciuti

Mostra fotografica personale di

Luca Lolli

a cura di Stefania Ferrari

Incontro con l'artista venerdì 22 maggio ore 17.30





Uno sguardo filiale sul territorio della campagna emiliana, in particolare della bassa bolognese.
Luoghi familiari, eppure spesso poco conosciuti, attimi colti quasi distrattamente dal riquadro del finestrino dell'auto o durante la corsa del treno. Il fotografo ferma questi momenti percorrendo paesaggi e atmosfere incantate, che ci parlano di un passato vicino, minacciato dall'inevitabile processo di evoluzione tecnologica e industriale.


5 MAGGIO – 30 GIUGNO 2015


Il cielo d'Emilia, sfondo di campi e filari, che sovrasta campagne che stanno via via scomparendo, inghiottite da città sempre più allargate e invadenti. Eppure ancora esistono scorci di passato recente e di presente, testimonianze di spazi verdi e ordinati e campi in cui ancora vigila impettito lo spaventapasseri, anche se di passeri ormai non ce ne sono quasi più.

Con sguardo benevolo e velato dalla nostalgia, Luca Lolli, attraverso il finestrino dell'auto o quello del treno, osserva il panorama circostante, cercando di fermare quegli istanti in una serie di scatti che rivelano quanta dolcezza ci sia ancora intorno a noi.

La familiarità con questi luoghi (ciò che lui ritrae è infatti la sua campagna bolognese), tende a non fare osservare e spesso nemmeno vedere la morbidezza delle sfumature che si alternano. E quella linea dell'orizzonte è sì diritta, ma tutt'altro che piatta. Allo sguardo si rivelano casolari, file di alberi che svettano verso il cielo, arabeschi nel terreno così perfetti che sembrano creati appositamente e non il risultato casuale del passaggio di un trattore.

Le fotografie di Luca Lolli non sono il frutto di particolari programmi di elaborazione grafica, ma la conseguenza di una osservazione amorevole del territorio in cui vive e in cui è nato, sono l'effetto di una mescolanza tra passione fotografica e legame sentimentale.

Guardando questi scatti, che sono la sua prima mostra personale, è possibile scorgere non la meticolosa, a volte maniacale, precisione tecnica di un cultore della fotografia fine a se stessa, spesso ineccepibile dal punto di vista dell'esecuzione ma più povera da quello emozionale, ma appunto quella affettuosa relazione con la sua terra, filiale lui l'ha definita, che collega il suo occhio con quello della macchina fotografica.

Il prodotto finale è qualcosa di inedito, soprattutto nell'ambito di una manifestazione come Fotografia Europea, in cui il voler stupire ad ogni costo attraverso manipolazioni estreme sembra superare, forse un po' tradire, il semplice desiderio di documentare e di ricordare.

Il ricordo appunto credo sia ciò che lo ha spinto a realizzare queste foto, la speranza di poter un giorno rivedere le proprie origini, quando probabilmente scenari avveniristici fatti di metallo, vetro e cemento, avranno sostituito filari di vite e ordinate piantine appena spuntate dal terreno.

Luca Lolli è un osservatore e un raccontatore. Ha tra le sue mani una macchina del tempo che permetterà di tornare indietro con la mente e con lo sguardo, per rivivere ciò che lui ha visto e che lo ha incuriosito. Un colpo d'occhio di grande impatto prospettico ci riporterà in un giovane frutteto, mentre colori fiammeggianti di tramonti di pianura, ci ricorderanno che la bellezza è ovunque, anche dove meno te la aspetteresti.

Fieno e acqua, terra e piante, tutto questo scorre lungo un percorso che somiglia ai fotogrammi di un film, imperniato sull'affetto e sulla delicatezza dell'immagine, senza desiderio di trasgressione o di modernità, senza l'ausilio di effetti speciali che modificano la realtà, perché in fondo, a volte, la realtà può essere bellissima. Così com'è.



TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a Reggio Emilia

Dal lunedì alla domenica 12.00 -14.30 e 19.00 – 23.00



sabato 7 marzo 2015

IL SEGNO VISIBILE

IL SEGNO VISIBILE

mostra personale di

CLAUDIO FRASSINETTI

INCONTRO CON L'ARTISTA SABATO 14 MARZO 2015 ORE 18.00



Disegni a matita plasmano il chiaroscuro, creato dall'immaginazione e reso immagine,

 offrendo nuova forma alla realtà portata sul foglio, mentre l'artista la libera in una nuova 

dimensione. Luci e ombre si fondono in composizioni vive, in ritratti di natura e di persone, 

visibili e reali.

a cura di Stefania Ferrari

3 MARZO – 3 APRILE 2015

Sala espositiva TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a - Reggio Emilia

Apertura: ore 12.00 – 14.30 19.00 –23.00

L'artista Claudio Frassinetti con la curatrice Stefania Ferrari
Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com

Il segno, e quindi il disegno, è stato la prima forma d'arte e il primo mezzo di comunicazione scritta, dal tempo degli antichi uomini. Da allora si è evoluto, perfezionato, eppure ora come millenni fa, questo linguaggio grafico resta ancora il più immediato e potente, pur nella sua apparente semplicità.
Apparente perché la padronanza di questa tecnica non è da tutti: c'è chi è un maestro del colore, chi della materia, chi dell'incisione, ma il disegno, per essere vera espressività, necessita di cura, pratica e talento, condizioni senza le quali il disegno è solo un insieme di insignificanti tratti.
Claudio Frassinetti dimostra con le sue opere di possedere queste tre qualità, attraverso le quali i suoi soggetti possono passare dallo stato del reale a quello dell'immaginato, momento in cui la figura, percepita dall'occhio, si trasferisce sulla carta, acquisendo nuova forma, nuova dimensione e, soprattutto, nuovo significato.
I temi affrontati da Frassinetti sono i più vari e indagano nelle profondità dell'umano nella sua totalità, non solo in quelle dell'animo. Non solo l'amore, la natura o la semplice rappresentazione diretta della realtà sono ritratti, ma anche le età dell'uomo, la sua gioia o la sua disperazione, il sentimento di amicizia, il contatto con la morte o, al contrario, con la vita, nello schiudersi di un fiore o nel sorriso di un bambino, nell'incondizionato e fedele affetto di un cane.
I suoi chiaroscuri raccontano una intensa gamma di emozioni, tante quante ne esprimono le varie sfumature che magistralmente esegue con la sua matita.
Ecco quindi che possiamo apprezzare un pomeriggio sulle rive di un torrente, che possiamo ascoltare le storie passate, raccontate da una anziana donna che lenta ma ancora energica raccoglie legna. Possiamo immaginare i leggeri passi di danza di una ballerina che ci saluta con un inchino, mentre di ben altro tenore sono i sentimenti che ispirano, assai vividi, visi pieni di angoscia che appartengono a persone stremate, che vivono in luoghi lontani.
Questo ineffabile disegnatore è quindi capace di esprimere elegantemente fremiti poetici, come di dichiarare spietatamente situazioni che muovono a riflettere sul nostro mondo contemporaneo, così tanto contraddittorio.
Ed è questo, a mio parere, ciò che realmente dovrebbe fare un artista: utilizzare le proprie capacità sì per diletto, ma con la profonda consapevolezza che i suoi quadri possono e devono andare oltre, per lasciare un'impronta profonda, che sia uno spunto per superare il semplice apprezzamento estetico.
Claudio Frassinetti utilizza luci e ombre non solo per realizzare i suoi disegni, ma getta luminosità evidente anche sulla bellezza o sulla manchevolezza umane, senza prediligere l'una o l'altra, ma rendendo palesi entrambe, perché questo in effetti è ciò che siamo.
La sua capacità di interazione con la natura circostante e con le persone, propria evidentemente di una personalità aperta e spontanea, unita all'abilità artistica, gli permette di creare quadri che non sono soltanto cristallizzazioni di istanti, ma piccole considerazioni filosofiche, massime di vita, pensieri liberi da condizionamenti accademici e che senza dubbio, ad ogni sguardo, lasciano un segno.

Un segno molto visibile.

Stefania Ferrari

Foto di gruppo in occasione dell'incontro con l'artista, il 14 marzo 2015



domenica 1 febbraio 2015

POETICO NAÏF

POETICO NAÏF



mostra personale di

LUIGI CAMELLINI

INCONTRO CON L'ARTISTA

SABATO 14 FEBBRAIO 2015 ORE 18.00





Le storie della propria terra, dei ritmi legati alla stagionalità del raccolto, le attività rurali, i 

racconti attorno al fuoco e i canti nei campi. Un' esistenza semplice, “nativa” nel suo termine

 più sincero, per ritrovare l'armonia perduta e riappropriarsi della vita, ogni giorno, 

poeticamente.


a cura di Stefania Ferrari


3 FEBBRAIO – 3 MARZO 2015

Sala espositiva TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a - Reggio Emilia

Apertura: ore 12.00 – 14.30 19.00 –23.00






Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com


L'arte naif è qualcosa che fa parte della nostra terra e della nostra cultura, è strettamente legata al lavoro dei campi, al ritmo dei raccolti, al mutare delle stagioni. Sono pennelli intinti nel colore del grano e in quello della neve, del tramonto e dell'alba, in un'alternanza del tempo che era ancora legato alla natura e alla sua lentezza.
Sono esperienze di vita vissuta che le nuove generazioni non conosceranno e che vengono raccontate attraverso quadri che possono essere considerati alla stregua di documentazione storica, proprio perché riportano immagini di un mondo che non è più.Questo è il compito che si prefigge Luigi Camellini che, grazie alle sue tele, tratteggia i contorni della sua infanzia trascorsa tra le campagne, in compagnia di coetanei che correvano nei campi, in compagnia magari dei nonni che raccontavano storie ai più piccoli o rincorrendo qualche animale da cortile.
I protagonisti dei suoi quadri sono covoni di fieno, filari di viti, botti in cui gorgoglia il vino o in cui, incurante della frenesia esterna, invecchia l'aceto balsamico.
Il panorama è idilliaco, sereno e semplice, appunto naif, nativo, in questo senso letterale del termine, che segue l'inclinazione dell'uomo ad adeguarsi al passo della natura, senza volerla superare, violentare, sfruttare, distruggere.
Ecco allora che i suoi quadri mostrano qualcosa di anomalo: accanto al racconto poetico di un'esistenza semplice e felice, si insinua a sorpresa una descrizione che si scolora: l'ambiente ha sembianze ingrigite, scompaiono i campi per far posto alle strade, i ruscelli non sono più fonte di divertimento o di pesce che contribuiva al sostentamento delle famiglie, ma si riempiono di rifiuti e le loro acque sono tossiche per ogni forma di vita. Il panorama non è più alternanza di albe e tramonti, ma luci artificiali irrompono nella notte, sostituendo lo scintillio dolce delle stelle e la luminosità morbida della luna. Persino l'arcobaleno perde la sua brillantezza, soffocato dallo smog.
Pur mantenendo la dolcezza e lo sguardo puro della poetica naif, i quadri di Camellini riescono non tanto a muovere una critica, ma a porre un monito alle generazioni contemporanee su quanto, sino a pochi decenni fa, il mondo era in grado di offrire e su quale potrebbe essere il futuro in base al presente. Persino il ruolo dei nonni è cambiato: da raccontatori di storie e dispensatori di esperienza, a compagni di videogiochi e ore davanti alla televisione, regni incontrastati dei nipoti tecnologici.
Credo che questa nuova interpretazione del naif sia un vero merito, perché unisce uno stile pittorico tradizionale a un messaggio che può essere senza dubbio recepito, attraverso quelle sue pennellate piene di armonia e tranquillità, alla ricerca di un tempo perduto, per dirla alla Marcel Proust, che potrebbe, anche se in minima parte essere recuperato o, almeno, non essere dimenticato e che potrebbe rappresentare un'alternativa a una vita ben poco a misura d'uomo.
I ricordi d'infanzia sono il trait-d'union di ogni dipinto di Luigi Camellini, che ha fatto di questo stile così particolare il suo metodo espressivo d'elezione, ottenendo risultati il cui livello è innegabile e che portano ad apprezzare i quadri anche a chi cultore del naif non lo è mai stato. La trasparenza del tratto e la gioiosa semplicità delle storie raccontate, perché di questo alla fine si tratta, rendono le sue tele apprezzabili da parte di chiunque, perché chiunque può riconoscersi in quel rammentare o in quel sognare un mondo migliore.
Stefania Ferrari


giovedì 4 dicembre 2014

PROGETTO MISTERO: X-FILES REGGIANI

Progetto Mistero: X-Files reggiani
Indagine sulla fenomenologia dell'insolito
tra l'Appennino e il Grande Fiume


A cura di Massimo Tassi



Una mostra per spiriti avventurosi in cui curiosità, bizzarro e mistero sono protagonisti. Progetto Mistero: X-Files reggiani è il titolo che già promette emozioni alla Mulder & Scully, ma tutto calato in territorio nostrano.
Oltre trenta opere di artisti illustrano con vari linguaggi eventi riguardanti avvistamenti Ufo, spettri, casi irrisolti, streghe e inquisizione, esseri mutanti, ritrovamenti archeologici che gettano nuove luci sulla nostra storia più remota.
Questi sono solo alcuni degli argomenti esposti in questo percorso di ricerca dell'insolito, affrontato con serietà di indagine, strizzando tuttavia l'occhio alle leggende popolari, che l'associazione Yorick ha intrapreso un anno fa con una analisi riguardante il forse più famoso mistero reggiano, quello della Cianciulli. Durante questo viaggio tra i meandri degli enigmi made in Reggio, i ricercatori si sono imbattuti in numerosi casi che affondano le radici nella storia e nelle pieghe dell'inspiegabile e ne hanno stilato rapporti sotto forma di brevi articoli che sono stati così riuniti in un libro, indispensabile completamento dell'esposizione artistica e che contiene, oltre ai resoconti degli X-Files, anche un catalogo con le opere.
Tra le maggiori curiosità, la scoperta di una piccola Carnac tra le nostre colline, sito in cui particolari ritrovamenti hanno condotto alcuni archeologi a ipotizzare un luogo di culto risalente all'Età del Bronzo; una visita nel palazzo che in passato fu sede dell'inquisizione a Reggio e una documentazione che ricostruisce l'ipotesi di un tentativo di sabotaggio all'aereo del Duce, in visita alle Officine Reggiane nel periodo della guerra.

Opere di Marco Arduini, Laura Bacciocchi, Grazia Badari, Franco Bonetti, 
Alfonso Borghi, Massimo Canuti, Greta Catellani, Emanuela Cerutti, Silla Davoli, 
Nicla Ferrari, Vando Fontanesi, Enrico Ganassi, Stefano Grasselli, Marino Iotti, 
Maria Cristina Martinelli, Beatrice Riva, Michele Sassi, Corrado Tamburini, 
Nani Tedeschi, Enzo Zanni

Catalogo in sede (dal 17/12), con testi di Carlo Baja Guarienti, Gino Bedeschi, Stefania Ferrari, Roberto Giampietri, Cosimo Pederzoli, Rossella Pergetti, Rodolfo Pettazzoni, Sara Rizzitelli Stevenson, Massimo Tassi 

10 dicembre 2014 – 30 gennaio 2015

Incontro con gli artisti sabato 10 gennaio 2015 ore 16,30 – 18,00

Spazi espositivi Caffetteria Trattoria Sipario
Viale Allegri 1/a, Reggio Emilia

Apertura: tutti i giorni 12 – 14.30, 19 –23
yorickfantasy@yahoo.com - tel.368- 7222883



www.viamari10.it










venerdì 5 settembre 2014

MOSTRA PERSONALE DI SABRINA TACCONI A REGGIO EMILIA


SABRINA TACCONI  per la prima volta a Reggio Emilia con una originale mostra ospitata negli spazi espositivi della Trattoria Caffetteria Sipario, ormai luogo storico deputato agli eventi d'arte, dal 6 al 30 settembre 2014.
Colori intensi e colmi, che si incontrano e si librano su corpi, fiori, farfalle, pesci, accendendo volti e esplodendo come fuochi artificiali, carichi di gioiosa incandescenza.

"Azzurra"

Un inno alla vita e alla multicultura, alla varietà della natura e alla sua selvaggia armonia. 

"Guerriero"

Sembra di udire colpi di tamburo e battiti di cuori, uniti in una sfrenata danza che richiama un linguaggio antico e comune, che ancora canta nelle viscere della terra e di ogni essere vivente, dall'alba del mondo.

"Fiori"
Sala espositiva TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO
Via Allegri, 1/a - Reggio Emilia
Apertura: lu – ma – gi - ve ore 11 - 15 e 19 - 24
mer - sab 11 - 24, dom - fest 12 – 24


mercoledì 2 aprile 2014

DISEGNI A MATITA di ENZO BARBANTI

DISEGNI A MATITA
Mostra personale di
ENZO BARBANTI



a cura di Stefania Ferrari in collaborazione con CIRCOLO DEGLI ARTISTI

La lirica si unisce alla grafica, infondendo la vita in immagini di incanto tecnico e virtuosismo di segno. Con uno stile di provata unicità, l'artista inserisce la sensibilità nella padronanza del metodo, creando opere di inconfondibile bellezza, con tratto leggero e pieno, in una armonia di sfumature.

8 APRILE – 1 MAGGIO 2014

Sala espositiva TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO
Via Allegri, 1/a - Reggio Emilia

Inaugurazione sabato 12 aprile 2014 ore 17.30

Apertura: lu – ma – gi - ve ore 10 - 15 e 19 - 24
mer - sab 10 - 24, dom - fest 12 – 24



domenica 9 marzo 2014

ACRILICO ACQUATICO - MOSTRA DI LAURA ZILOCCHI

ACRILICO ACQUATICO

Mostra personale di

LAURA ZILOCCHI



a cura di Stefania Ferrari

in collaborazione con CIRCOLO DEGLI ARTISTI REGGIO EMILIA




Pennellate leggere come un profumo che armonioso si diffonde sulla tela, tra i colori e i tratti, 

per riportare alla memoria e all'occhio le più incantevoli piacevolezze della natura. 

L'evanescente acquerello e il vitale acrilico si fondono, dando vita a composizioni floreali dalle 

tonalità sorprendentemente melodiose.


12 MARZO – 7 APRILE 2014


Sala espositiva TRATTORIA CAFFETTERIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a - Reggio Emilia


Inaugurazione sabato 22 marzo 2014 ore 17.30


Apertura: lu – ma – gi - ve ore 10 - 15 e 19 - 24

mer - sab 10 - 24, dom - fest 12 – 24













info@