Visualizzazione post con etichetta pittura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pittura. Mostra tutti i post

sabato 7 gennaio 2017

LUIGI IMBRIALE al Caffè della Gabella


L'INFORMALE DI IMBRIALE



Colori densi e una informalità matura quella che si osserva nei quadri di Luigi Imbriale, in esposizione presso gli spazi del Caffè della Gabella, in via Emilia San Pietro, 73 a Reggio Emilia. Opere dai colori netti e densi, che sollecitano l'immaginario e suscitano stupore e curiosità.








venerdì 9 dicembre 2016

I PAESAGGI EMILIANI DI CLAUDIO GUATTERI

PAESAGGI EMILIANI

Claudio Guatteri per Tabaccheria in Arte

Un insieme di piccoli capolavori ad olio negli spazi espositivi della Tabaccheria del Vento, in via del Perugino, 2/4 a Modena.
L'artista, originario di Parma, si esprime al meglio con questi quadri che con amorevole sguardo ritraggono scorci dell'Emilia.

Orari di apertura per visitare la mostra: dal Lunedì al Sabato orari 7:30-13:00 e 15:30-19:30.







mercoledì 30 novembre 2016

LE FANTASTICHERIE SOGNANTI DI LISA BENEVENTI

Una personale che presenta una seducente serie di dipinti, 
con il colore grande protagonista

FANTASTICHERIE SOGNANTI


Personale di

LISA BENEVENTI



a cura di Stefania Ferrari

Attraverso i colori si accede alla dimensione dei sogni, inseguendo forme nate dalla fantasia più selvaggiamente libera. Immergendosi nelle profondità della psiche e dei ricordi, rincorrendo desideri e creatività, si possono raggiungere livelli di percezione di sorprendente potenza, con il solo aiuto dell'immaginazione, miscelata con i pigmenti di una tavolozza.


2 - 31 DICEMBRE 2016


INAUGURAZIONE VENERDÌ 2 DICEMBRE ORE 17


Sala espositiva HOTEL MERCURE - ASTORIA

via Leopoldo Nobili, 2 Reggio Emilia

Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19





lunedì 17 ottobre 2016

IL MONDO VISTO DAGLI OCCHI DELLE DONNE


WOMEN'S EYES

IL MONDO NEGLI OCCHI DELLE DONNE

Personale di

SABRINA VERONESE




Gli occhi delle donne vedono anche ciò che il solo cuore percepisce. Dietro solitudine o speranza, amore o abbandono, passato e futuro diventano uno, donando una visione della realtà mediata dal sentimento: ampia, aperta, coinvolgente e comprensiva. Se davvero l'essenziale è invisibile agli occhi, forse quelli delle donne sono in grado di andare appena oltre il visibile, riuscendo a sfiorare la sostanza del mondo.

a cura di Stefania Ferrari

22 OTTOBRE – 27 NOVEMBRE 2016


INAUGURAZIONE E INCONTRO CON L'ARTISTA 

22 OTTOBRE ORE 17,30


Spazi espositivi TRATTORIA SIPARIO

Viale Allegri 1/a, Reggio Emilia

Apertura: tutti i giorni 12 – 14.30, 19 –23


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



La mostra di Sabrina è personale, non solo nel senso di esposizione di una sola artista, ma anche con il significato di esposizione del proprio sentire più profondo.
Il titolo che ha dato a questa sua serie di dipinti, Women's eyes, ovvero gli occhi delle donne, è emblematico riguardo le finalità dell'intera produzione: offrire una visione del mondo mediato dallo sguardo femminile e del suo particolare modo di interpretare gli avvenimenti, i rapporti tra le persone, le storie di vita.
Tutte le sue tele hanno per protagonista una donna, vista nelle sue diverse sfaccettature, osservata ma anche osservatrice, grazie a sguardi profondi che ammaliano e inducono all'introspezione.



Sabrina Veronese richiama le donne ad una consapevolezza più profonda, ad un recupero delle proprie peculiarità, così importanti, ma così dimenticate.
A questo proposito ha scelto di ritrarre, con particolare passione, la loba, la lupa, la donna selvaggia, colei che non ha paura di riappropriarsi delle proprie origini e raccontata nel libro Donne che corrono coi lupi, della Pincola Estes, in cui, partendo dalle favole raccontate nella loro versione originale e non edulcorate e rimaneggiate prima dai fratelli Grimm da Disney poi, rivela il reale ruolo della femminilità nella cultura antica e nell'educazione delle bambine, per renderle donne complete e indipendenti a qualunque potere, padrone del proprio corpo, della propria volontà e quindi del proprio destino.





Tutte le donne che guardiamo nei suoi quadri, non sono vittime, sono pienamente consce di possedere una personalità capace di trattare il mondo e l'umanità tutta con dolcezza infinita, di amare con profonda passione e dedizione, sostenute però da un animo che è uno stelo d'acciaio, sottile eppure incapace di spezzarsi. Eleganti giunchi che affrontano tempeste e avversità piegandosi sino a terra, che sembrerebbero sconfitte, ma si rialzeranno sempre, mai dome, mai vinte.
I loro ritratti rimandano a femminilità ideali eppure terrene, nelle espressioni dei visi si leggono la volontà di realizzazione così come la ricerca dell'amore, elemento indispensabile per la completezza della persona, uomo o donna che sia. Queste donne non dimenticano l'istinto selvaggio, quella parte maschile di ognuna sempre alla ricerca di quella naturale parte femminile, nascosta eppure presente, in ogni uomo, per formare finalmente un tutto capace di collaborazione, sostegno, cammino condiviso.
Attraverso gli occhi di queste donne, e quindi dei suoi stessi occhi, Sabrina Veronese ci offre un mondo tinto di rosa, non perché esso sia buono e dolce, perché tutti sappiamo bene che non lo è, ma di un rosa associato al femminino immortale, quello che sostiene la sofferenza, quello che si dedica alla cura, quello che ama incondizionatamente anche quando riamato non è.






Lo sguardo forte, spesso seducente, delle figure femminili di Sabrina, potrebbe trarre in inganno, lasciando credere di essere di fronte a protagoniste che utilizzano esclusivamente la bellezza per ottenere potere e attenzione, ma a questa conclusione giungerà solo chi sarà incapace di una osservazione più attenta, perché da quegli occhi traspaiono vite e amori, abbandoni, sogni infranti e speranze come gioie e realizzazioni, ottenute però con la fatica dell'anima d'acciaio che appunto possiedono le donne selvagge di Sabrina, che si legano a qualcuno non per necessità, ma per libera scelta, che amano senza nulla chiedere in cambio, che scelgono anche la solitudine per riscoprire il proprio intimo valore, che dona un immenso potere, che porta al rispetto e all'amore di sé, alla coscienza dell'essere, quel potere che spesso, quando incontriamo una di loro, ci fa scoprire un misterioso, profondo, multiforme e infinito mondo che traspare dagli occhi delle donne.

(Stefania Ferrari)





martedì 11 ottobre 2016

TU CHE MI HAI RUBATO IL CUOR – LA MUSICA DELL'ANIMA


NOTE DELL'ANIMA NEI DIPINTI 
DELLA GALLERIA S. MARCO

Una collettiva per dipingere la musica che scaturisce dall'anima e alla quale hanno partecipato sei pittori, Elisa Beltrame, Ivan Lazzaretti, Francesca Mori, Ferruccio Mirandola, Armando Nizzoli, Alberto Tellini, affiancati da un settimo, eclettico artista, Rusp@, con una personale collaterale dal titolo "La musica del Mondo", presso la Galleria S. Marco, via Saccani 2 a Boretto (RE), sotto la sensibile direzione di Cristina Bernardi.
Inaugurata sabato 8 ottobre, proseguirà sino al 16, con apertura festivi e prefestivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.

Due opere di Rusp@, nella personale collaterale La musica del Mondo







Cristina Bernardi, direttrice della Galleria S. Marco e Stefania Ferrari de I Giardini di Afrodisia


IL VOTO ALLE DONNE RICORDATO CON L'ARTE


DIECIMARZO46


Otto artiste rilanciano con le loro opere una data importantissima nella storia della democrazia italiana e soprattutto nella battaglia per i diritti delle donne: il primo voto concesso loro, rendendole così cittadine attive a pieno titolo. 
Maddalena Barletta, Giorgia Beltrami, Simonetta Berruti, Valentina Biasetti, Myriam Cappelletti, Emanuela Cerutti, Cristina Iotti e Susy Manzo hanno esposto opere che richiamano il pensiero femminile sulla visione del mondo. L'esposizione, curata da Nicla Ferrari, si protrarrà sino al 9 novembre, visitabile a ingresso libero presso Spazio ART E', via Battaglione Toscano 1/b a Reggio Emilia, con orari dalle 9 alle 19 tutti i giorni tranne il mercoledì.










Stefania Ferrari de I Giardini di Afrodisia e Nicla Ferrari, pittrice,  qui in veste di curatrice della mostra

domenica 2 ottobre 2016

SUCCESSO PER I NAIFS DEL PO

I NAIFS DEL PO INAUGURANO IN GRANDE STILE

Grande successo per l'inaugurazione della terza edizione de I naifs del Po, che si terrà sino alla fine di ottobre 2016 nella Sala di Falegnami di Palazzo Bentivoglio a Gualtieri (RE).
Come sempre un folto pubblico di appassionati ha presenziato all'apertura di questo appuntamento, ormai consolidato nel panorama artistico della Bassa, ma non solo, promosso e organizzato dal Club delle Arti Reggiane.
Dimostrandosi più vitale che mai, il naif e i suoi tanti artisti rinnova la sua presenza con quattordici pittori che si sono impegnati nell'esprimere, ognuno secondo il proprio modo di raccontarsi, sentimenti, visoni e desideri, ricordi e speranze, racchiusi, ma solo in apparenza, nei limiti di una tela e di una cornice. In realtà, spaziando tra i pensieri e le onde del tempo.

Stefania Ferrari






La pittrice Roberta Valducci (Azzurra la Naif) e la gallerista Cristina Bernardi

Foto di gruppo durante l'inaugurazione

Roberta Valducci, Cristina Bernardi e Stefania Ferrari de I Giardini di Afrodisia




venerdì 30 settembre 2016

I NAIFS DEL PO - TERZA EDIZIONE

I Naïfs del Po
Terza edizione



Da sabato 1 ottobre sino alla fine del mese, la cittadina rivierasca di Gualtieri (RE) ospiterà, per il terzo anno consecutivo, la rassega di pittura I Naïfs del Po, in un tripudio di immagini rubate alle campagne e alla fantasia, omaggiando, ma soprattutto sottolineando, la vitalità e il desiderio di riaffermazione di questo stile pittorico, che tanto è legato alla terra solcata dal Po. 
La Sala Falegnami, all'interno di Palazzo Bentivoglio, vedrà riportato alla luce un mondo agreste che rimanda a tradizioni mai dimenticate e che il velo della nostalgia mantiene vivo, grazie alla organizzazione e cura, anche di questa edizione, da parte del Club delle Arti Reggiane, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura di Gualtieri.

Alberta Baglione, Brenno Benatti, Fausto Bianchini, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Augusto Fantini, Dino Fiorini, Franco Mora, Gianni Pontiroli, Natale Rovesti, Gianni Samini, Roberta Valducci (Azzurra la Naïf), Serafino Valla, Gianni Verona sono i quattordici artisti che si sono cimentati nella realizzazione di opere che rappresentano una memoria storica tramandata tramite l'arte.

Tra animali da cortile, covoni di fieno, barche su fiume, rezdore che impastano sapientemente uova e farina, allegorie fantasiose della natura, il naïf è più che mai vivo e la sua storia resta legata alle stagioni, che scandiscono la vita con ritmo lento e regolare, al sole, ai campi, ai galli multicolori che razzolano nell'aia, ma in special modo, alle persone, grate a una campagna dolce e materna, che dona i suoi frutti in cambio di un rispetto che sopravvive e si racconta nelle tele de I Naïfs del Po.
La mostra è l'esempio più lampante di come la pittura naif sia più che mai viva e sia stata capace di evolversi con il tempo, mantenendo intatto il suo spirito, la sua candida anima, che oggi risplende  a Gualtieri.
La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.


(Stefania Ferrari)