lunedì 17 febbraio 2014

CENA CON L'AUTORE

Nell'ambito della mostra fotografica di Vincenzo Calì, dal titolo “Reflection”  (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2014/02/reflection-mostra-fotografica-di.html )
 
e in corso presso la Trattoria Sipario, è in programma una CENA CON L'AUTORE, prevista per la serata di MERCOLEDI' 26 FEBBRAIO alle 20,30 sempre presso Sipario, in viale Allegri, 1 a Reggio Emilia.


Il menu prevede: gnocco fritto con salumi e formaggi, torta della casa, ¼ di vino, acqua e caffè. Il costo è di 15,00 Euro a persona.

Necessaria la prenotazione telefonando al numero 0522 436 758.


Vi aspettiamo numerosi per trascorrere piacevolmente una sera tra arte, chiacchiere in compagnia e ottima cucina.

I TEMPLARI A REGGIO PER PROGETTO MISTERO - Il percorso culrurale di Yorick si arricchisce con i monaci-cavalieri

I TEMPLARI oltrepassano la dimensione spazio-temporale per cavalcare nei feudi di YORICK. Chissà, forse guardando con curiosità al percorso culturale "PROGETTO MISTERO2: X-FILES REGGIANI". Lo spunto arriva da una serata tematica svoltasi nei giorni scorsi ad Albinea su iniziativa del Gruppo archeologico albinetano: "TEMPLARI: MISTERI, VERITA', PRESENZA STORICA NEL TERRITORIO REGGIANO". 

In vista dell''incontro, Massimo TASSI, l'ideatore di "Progetto Mistero", aveva infatti intervistato il relatore, Mauro Giorgio FERRETTI, magister dell'associazione Cavalieri Templari Cattolici d'Italia. Una conversazione che fornisce molti spunti per i creativi che partecipano agli X-Files di Yorick. Un sunto è stato proposto su "Il Resto del Carlino-Carlino Reggio" (11/2/2014, pag. 16).

Nei prossimi giorni RIVELEREMO il NOME DELL'ARTISTA che metterà su carta verità storica e misteri dei Templari rispetto al territorio reggiano. Per il momento, anticipiamo che si tratta di un creativo di consolidata esperienza, che ha già viaggiato nella geografia della fantasia, così come nel mondo dello sport e della letteratura.
Ma ora concentriamoci su "TEMPLARI: misteri, verità, presenza storica nel territorio reggiano", sunto del dialogo fra Mauro Giorgio Ferretti e Massimo Tassi.

NELL'IMMAGINARIO COLLETTIVO è uno degli argomenti che immediatamente richiama il MEDIOEVO, con la sua componente storica che spesso cinematografia e narrativa hanno liberamente ripreso per dare libero sfogo alle fantasie più sfrenate. Si tratta dei TEMPLARI, di cui abbiamo parlato con Mauro Giorgio FERRETTI, relatore dell'incontro "Templari: misteri, verità, presenza storica nel territorio reggiano", organizzato dal GRUPPO ARCHEOLOGICO ALBINETANO con il coordinamento di Gabriella Gandolfi.
Un'opportunità che può contribuire a fare luce sugli enigmi e sui luoghi a noi vicini legati al celebre ORDINE MONASTICO-CAVALLERESCO.

Massimo TASSI - Ferretti, perché l'incontro di stasera?
Mauro Giorgio FERRETTI - "Tutti chiamano in causa questi monaci-cavalieri, soprattutto cinema e romanzi. Così con questa serata si è voluto contribuire ripristinare la verità sui Templari, monaci con la licenza delle armi grazie all'appoggio del loro mentore Bernardo di Chiaravalle".

MT- E cosa se ne facevano delle armi?
MG F- "Erano per la difesa dei pellegrini, oppure dei deboli, come anziani o bambini. E comunque non dimentichiamo che il loro statuto impediva di impugnarle contro altri cristiani. E' per questo che non hanno potuto opporsi al momento dell'arresto".

MT- Ecco, siamo arrivati al crepuscolo dei Templari: cosa accadde?
MGF - "Il periodo dei Templari va dal 1119 al 1314, anno in cui furono messi al rogo in Francia ad opera del re Filippo il Bello, che mirava ai loro beni. Per arrivare a questo, vennero accusati di adorare un idolo, una testa barbuta. Ma era la Santa Sindone, ripiegata in otto e che riproduceva il volto di Gesù Cristo. L'avevano salvata nel 1203 dal saccheggio di Costantinopoli per custodirla".

MT - E i misteri?
MGF - "Alla realtà storica si può affiancare il mistero del loro tesoro, che il re di Francia non trovò".

MT - Passiamo a Reggio. Templari anche qui: possibile?
MGF - "Certo, le tracce sono ancora evidenti, anche se la condanna contro di loro ha fatto in modo che molte venissero cancellate. Reggio era un territorio di passaggio e i Templari presidiavano le vie di comunicazione".

MT - Concretamente, quali prove ci sono?
MGF - "Soprattutto documenti notarili e atti di proprietà. Poi la croce tipica, definita 'patente'. Alcune croci incise sono scampate alla distruzione e sono giunte a noi conservate nelle case-torre dell'Appennino".

MT- Vediamo i luoghi, fra documenti e tracce sul territorio...
MGF - "Avevano terreni dalla Mucciatella sino alla via Emilia, una striscia di terra ininterrotta. Alla Roncina, a Reggio, dove adesso c'è la moderna chiesa e via dei Templari, c'era un luogo di culto templare. Fra Rivalta, San Bartolomeo e Montevacolo c'era un'area templare, oggi conosciuta come Tempie. Lì sorgeva la chiesa dedicata a S. Maria Maddalena, rimasta sino all'800".

MT - Poi?
MGF - "Hanno presidiato la pieve cimiteriale di Mucciatella. Si sono salvati dai terremoti i sotterranei, che sono molto belli e che la nostra associazione ha contribuito al recupero e a tenere aperti. La collina era  inoltre un punto di osservazione da cui avevano visuale sino alla via Emilia".


MT- E in città?
MGF - "Fra il 1160 e il 1307 c'era l'hospitale di S. Stefano, dove ora c'è l'omonima chiesa. Aveva un chiostro quadrato, dove dormivano i viandanti. Adesso ne rimangono due lati. Alcuni scavi nella piazzetta hanno portato alla luce un cimitero con spoglie di pellegrini e Templari".

MT- Anche i Templari reggiani fecero una tragica fine?
MGF  "Furono processati e assolti nel XIV secolo a Ravenna insieme ad altri membri emiliani. Del resto era chiara l'innocenza. A Reggio erano ben voluti, rispettati e fecero ritorno per amministrare la terra e occuparsi di allevamento. L'ultimo templare reggiano visse nella sua domus sino al 1323, cioè anche dopo i tragici roghi di Parigi".

venerdì 7 febbraio 2014

REFLECTION - Mostra fotografica di VINCENZO CALI'

REFLECTION
Riflessi del mondo in riflessi di donne

Mostra fotografica di
VINCENZO CALI'
A cura di Stefania Ferrari

Fotografo di spiccata sensibilità, unisce ad essa una provata capacità tecnica per realizzare immagini femminili come emblema di nascita e energia vitale, contenitore e contenuto, specchio e riflesso in cui si inglobano la natura, la città, l'essere umano. In un gioco di rimandi frutto di paziente ricerca, un universo in trasparenza comunica messaggi di olistico rispetto.

8 febbraio - 1 marzo 2014

Spazi espositivi Caffetteria Trattoria Sipario
Viale Allegri 1/a, Reggio Emilia

INAUGURAZIONE SABATO 15 FEBBRAIO ORE 17,30

Apertura: LU-MA-GI-VE ore 10 - 15 e 19 - 24, MER - SAB 10 - 24, DOM - FEST 12 – 24
Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com

mercoledì 29 gennaio 2014

PAESAGGIO LENTO NOSTALGICI PANORAMI IMMORTALATI TRA LE NEBBIE



PAESAGGIO LENTO


NOSTALGICI  PANORAMI  IMMORTALATI  TRA  LE  NEBBIE




Mostra fotografica di


ROSANNA BANDIERI


a cura di Stefania Ferrari


in collaborazione con CIRCOLO DEGLI ARTISTI

www.circolodegliartisti.re.it



Immagini soffuse e cristallizzate tra volute di umidi vapori, ritratte dall'obbiettivo della 

“Signora delle nebbie” in una ricerca fotografica che evidenzia la lentezza, il silenzio e tutto il 

fascino di un territorio, la Bassa reggiana, conosciuto eppure enigmatico, sottolineato 

dall'eleganza del bianco e nero.


DAL 30 GENNAIO AL 28 FEBBRAIO 2014 
 Sala espositiva CANTINA DELLA TORRE


Via della Torre, 2/B - Reggio Emilia


martedì, mercoledì, giovedì 19,00 – 24,00



venerdì, sabato 12,30 – 14,30 e 19,00/24,00


domenica 12,30 – 14,30 - chiuso il lunedì


                                                   
                                                        www. rosannabandieri.com
                                                        info@circolodegliartisti.re.it


domenica 26 gennaio 2014

Yorick da forma al mistero con gli X-Files reggiani



Fantasmi, alieni e inquietanti creature vanno in mostra



Finalmente gli enigmi del territorio reggiano avranno una risposta. E' l'idea dell'associazione YORICK PER LA CULTURA unitamente alla rivista YORICK FANTASY MAGAZINE, che hanno lanciato PROGETTO MISTERO2: X-FILES REGGIANI. INDAGINE SULLA FENOMENOLOGIA DEL BIZZARRO FRA L'APPENNINO E IL GRANDE FIUME.
Si tratta di un'iniziativa giocata fra archivi e arte, fra testimonianze e ricognizioni direttamente nei luoghi che sono stati scenario di fatti inspiegabili; che vuole fare luce su avvenimenti apparentemente inspiegabili.

Il PRIMO CASO viene illustrato in questi giorni con il linguaggio fotografico al SIPARIO (viale Allegri 1/a, Reggio Emilia) con la mostra IL SAPONE DEL MALE di MASSIMO TASSI. L'allestimento si propone di fare chiarezza sull'inquietante vicenda della Cianciulli, la "Saponificatrice" che si macchiò dell'omicidio di tre donne fra il 1939 e il 1940.
La mostra IL SAPONE DEL MALE prosegue sino alla mezzanotte di MERC. 5 FEBBRAIO.

E i PROSSIMI X-FILES quali saranno? Ebbene, verranno resi tangibili in AUTUNNO con un'ESPOSIZIONE COLLETTIVA. Ma i creativi che si radunano attorno a Yorick sono già al lavoro. I risultati delle indagini d'archivio e sul territorio vengono infatti messe a disposizione di pittori, scultori e fotografi, pronti a dare forma a ciò che in precedenza era solo astrazione o apparteneva all'immaginario collettivo.

Qualche esempio? NICLA FERRARI racconta il mistero di una tomba medievale che contiene due corpi, BEATRICE RIVA si sta cimentando con il ritrovamento di un...teschio in gabbia a Reggio, MARIA CRISTINA MARTINELLI dà forma al fantasma del castello di Bianello, MASSIMO CANUTI racconta i brividi causati da fantomatiche creature anfibie avvistate nel Secchia e nell'Enza, MARCO ARDUINI ricostruisce con i colori la scomparsa di un aereo durante un'azione bellica, ELEONORA IOTTI e MARY SBROCCHI stanno lavorando pittoricamente sulla Cianciulli fra figurativo e simbolico, WILLIAM DALL'ASTA mette su tela gli strani accadimenti registrati in una casa colonica del Querciolese, EMANUELA CERUTTI rilegge i processi a eretici e streghe, ENZO ZANNI ricostruisce un omicidio apparentemnte inspiegabile del '700 .
E poi: scie luminose nella notte, oggetti misteriosi che sfrecciano in cielo, inspiegabili cerchi nei campi, una presenza spettrale in viale Umberto I e tanti altri brividi.

E' ancora possibile ADERIRE a PROGETTO MISTERO2 : X-FILES REGGIANI, percorso creativo curato da Massimo Tassi. Qui di seguito le linee generali dell'iniziativa. Buoni brividi...



Progetto Mistero2: X-Files reggiani
Indagine sulla fenomenologia del bizzarro fra l'Appennino e il Grande Fiume

Un inquietante essere vive in un torrente dell'Appennino, un oggetto volante viene avvistato negli anni '20 nel cielo della città, i brividi che trapelano dai verbali dei processi alle streghe, l'apparizione di una dama del passato in un castello, una tomba medievale che contiene due corpi, tre donne scompaiono nel nulla in un paese della Bassa, un tentativo di omicidio il cui mandante è un grande letterato del Rinascimento, giganteschi cerchi compaiono nei campi...

Sono alcuni degli enigmatici casi che i creativi soliti radunarsi attorno all'associazione Yorick si preparano ad affrontare per mezzo dei linguaggi espressivi dell'arte.
Un viaggio nell'insolito che, stavolta, dopo la recente mostra di Reggio, si sofferma su misteriosi accadimenti che vengono minuziosamente documentati dai ricercatori di Yorick. Per arrivare oltre a ciò che la scienza e le parole hanno solamente provato a raccontare: un'indagine sulla fenomenologia del bizzarro, dove quello che è da mostrare, sarà mostrato. Senza reticenze.


Cos'è – Si tratta di una mostra che intende sviluppare il tema del mistero attraverso i linguaggi espressivi, dando così vita a un viaggio nell'insolito sorretto da documentazioni storiche, testimonianze, ricerche sul territorio effettuate dallo staff di Yorick.

Dove – L'iniziativa si svolgerà a Reggio Emilia, allestita in uno spazio che abbina l'aspetto storico alla mondanità. La grande mostra collettiva autunnale viene anticipata a gennaio/febbraio 2014 dal caso n. 001 degli X-Files, "Il sapone del male", che rievoca la vicenda della "saponificatrice" Cianciulli.

Quando – Autunno 2014.

Organizzzazione – Il percorso culturale è organizzato dalla rivista Yorick Fantasy Magazine, che fondata nel 1987 è stata più volte insignita del Premio Italia per il lavoro di ricerca e valorizzazione della letteratura del fantastico e del meraviglioso. La rivista è affiancata dall'associazione Yorick per la Cultura, che dal 2001 si propone percorsi tematici attraverso linguaggi espressivi come pittura, fotografia e narrativa.

Curatore – Curatore della mostra è Massimo Tassi, giornalista e narratore. Scrive per Il Resto del Carlino. Esperto di letteratura popolare di genere, ha scritto varie introduzioni per la collana Emilio Salgari - L'opera completa edita da Fabbri e ha tradotto inediti per l'Italia di Robert Howard e H.P. Lovecraft. Studioso di Storia delle religioni, ha partecipato a spedizioni archeologiche in Medio Oriente, dove collabora con l'SBF Museum di Gerusalemme. Ha curato varie mostre e iniziative per enti e associazioni.

Le opere – La partecipazione è possibile concordando preventivamente la tematica e comunque dovrà attingere dai casi dell'insolito e del bizzarro che saranno via via inseriti negli spazi web di Yorick. Le opere dovranno essere di piccolo-medio formato (tecnica libera).

Partecipazione – Aperta a un numero limitato di creativi, a insindacabile giudizio dello staff di Yorick. L'iniziativa non ha scopo di lucro e intende promuovere i linguaggi espressivi attraverso cui si esprime la creatività autoriale. L'organizzazione richiede unicamente la simbolica partecipazione alle spese organizzative e di segreteria.

Promozione evento – Tramite cartolina, spazio on line Yorick Fantasy Magazine e comunicati stampa. La promozione dell'evento è a cura de I Giardini di Afrodisia.

Info – Ass. Yorick per la Cultura: yorickfantasy@yahoo.com . Segreteria organizzativa, Dario Tedeschi (redattore Yorick).

martedì 21 gennaio 2014

MIRKO AMADEI E LA FIAMMA DELLA BELLEZZA - A SCANDIANO ANCORA IN MOSTRA LE SUE OPERE

Continua il successo di questo giovane artista di Cavriago (RE), di nuovo sotto le luci della ribalta. Ben meritata la visibilità e i rimandi alla sua prima personale, che proseguirà sino alla fine di Gennaio.
Due dei suoi primi lavori sono stati esposti a settembre dello scorso anno, nell'ambito dell'evento artistico "Biancaneve non è qui", negli spazi espositivi dell'Università di Modena e Reggio (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/11/biancaneve-non-e-qui.html). Recente è anche un suo passaggio televisivo negli studi di Teleregggio (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/12/mirko-amadei-ospite-buongiorno-reggio_30.html) e continua la sua presenza nelle piazze reggiane per la pittura estemporanea (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/11/arte-in-piazza-per-vivere-la-citta.html).




lunedì 13 gennaio 2014

"LUCE ALL'OSCURITA'" - MOSTRA PERSONALE DI ELISABETTA MANGHI AL MAX CAFE' DI REGGIO EMILIA

Da sabato 18 gennaio al 22 febbraio, una nuova mostra della pittrice Elisabetta Manghi, presso le sale espositive del Max Cafè, in via Guidelli a Reggio Emilia.

Morbide e materne, eppure forti. Sensuali e femminili, eppure indomite e positive. Queste le donne dipinte da Elisabetta Manghi, che con il linguaggio pittorico esprime idee e emozioni potenti. Potenti come le sue figure muliebri, sinuose e avvolgenti, scevre di volgarità così come immuni alla banalità. Soprattutto sempre luminose, nel dolore come nella passione e proprio alla luminosità della donna è dedicata questa sua ultima mostra, "Luce all'oscurità", che pone l'accento sull'aspetto più positivo e volitivo delle donne. Colpiscono infatti i colori, netti e primari, utilizzati in queste opere: bianco, rosso, nero, come le emozioni basilari, che da sempre le donne utilizzano istintivamente per proteggere, amare, combattere e per squarciare il buio con la luce della dolcezza. Una ulteriore occasione per conoscere da vicino le opere di questa instancabile artista, che osserva la vita con sguardi sempre nuovi e ritrae il mondo femminile con sensibilità e sapienza. Ogni suo quadro è inevitabilmente un'opera di grande impatto emotivo e dal profondo significato.
(Stefania Ferrari)