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giovedì 28 novembre 2019

NATALE NAIF A REGGIO EMILIA

NATALE NAIF
A REGGIO EMILIA

Immagine di Antonio Ligabue: Archivio storico fotografico Fotowall di Walter Breveglieri


Quello stile conosciuto ormai in tutto il mondo, che ha varcato ogni confine geografico e temporale, torna finalmente a Reggio Emilia, dopo il successo ottenuto a Luzzara grazie al concorso "A casa di Za", di cui a settembre si è conclusa la seconda edizione. 
Nella giornata dell'1 dicembre 2019, negli storici spazi espositivi della Trattoria Sipario (V.le Allegri, 1/a - Reggio Emilia) si apre una splendida collettiva che vede la partecipazione di ventuno artisti, provenienti da diverse parti d'Italia e che riportano, con pennellate tradizionali o con rivisitazioni contemporanee, i racconti dei "candidi", unendosi per offrire una panoramica che racchiude appieno lo spirito natalizio, raccontando di campi e paesi, feste nei boschi e nevicate, raccontando tutto il fascino di albe e tramonti.
Ligabue, Zavattini e Guareschi hanno narrato, ognuno col proprio mezzo, la vita di un "mondo piccolo" che è diventato grande, abbracciando ora tutte le latitudini.

L’allestimento propone quadri di Paola Abruzzese, Iago Barbieri, Brenno Benatti, 
Fausto Bianchini, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Patrizia D’Anna, Marino Di Fazio, 
Antonio Donati, Dino Fiorini, Paolo Incerti, Luciano Lipreri, Maurizio Maglio, Ivonne Melli, Miria Nardini, Cesare Novi, Gianni Pontiroli, Lucetta Righetti, Guido Vedovato, 
Gianni Verona, Giuliano Zoppi.

Dall’1/12/2019 al 28/2/2020. Apertura mostra domenica 1/12, ore 12. 
Orari d’apertura della mostra: 12-15 e 19-22,30 (chiuso il martedì).

L’evento è organizzato da: Gruppo culturale Giardini di Afrodisia, Associazione Yorick per la Cultura, Ass. Flore-Familiari Lavoratori Officine Reggiane. Curatori dell’iniziativa Stefania Ferrari e Massimo Tassi.

info: yorickfantasy@yahoo.com

Come raggiungere la mostra - In auto. Autostrada, uscita Reggio Emilia. Seguire segnaletica centro storico. Parcheggi gratuiti nei pressi della sede dell’evento: controviale viale Insonzo (intersezione con via Franchetti), strisce blu, domenica park libero. Inoltre: park liberi (nei festivi) in viale Trento Trieste, via U. Cagni, via P. Toselli. Da lì, passeggiata di cinque minuti sino al luogo della mostra. 

Parcheggio a pagamento più vicino: parcheggio Zucchi, non custodito, ingresso da viale Isonzo. A due minuti dalla mostra.


In treno: Stazione Fs di piazzale Marconi (no alta velocità). Con una passeggiata di 15 minuti è possibile raggiungere la mostra. Il percorso: p.le Marconi, via Eritrea, via Dante Alighieri, via Secchi, p.zza della Vittoria, via Allegri. Autobus: n. 3, frequenza ogni 30 minuti (da p.le Marconi, scendere alla fermata Caserma Zucchi, viaggio di sette minuti, dalla Caserma Zucchi al luogo dell’evento, due minuti di passeggiata).



venerdì 19 aprile 2019

Concorso di pittura 2019 - A CASA DI ZA - NAIF A LUZZARA

CONCORSO DI PITTURA 2019

A CASA DI ZA - NAIF A LUZZARA

BANDO
Concorso di pittura 2019
A casa di Za - Naif a Luzzara


A casa di Za - Naif a Luzzara è un'iniziativa organizzata dal gruppo culturale I Giardini di Afrodisia con la collaborazione di Ancicafè di Elena Anceschi, associazione Yorick per la Cultura, blog Luzzara, un paese.
1 – L’iniziativa si propone in particolare una mostra di quadri naif, riservata a opere strettamente in questo stile.
2 - I creativi potranno partecipare con una sola opera, i quadri non pertinenti non saranno presi in considerazione. La mostra, che si svolgerà a Luzzara all'Ancicafè (via Avanzi n. 46), è aperta a un massimo di 15 opere. Iscrizioni entro il 20/5/2019 sino a esaurimento dei posti, secondo data di adesione. Consegna quadri entro il 31/5/2019 (vedi oltre).
3 - La manifestazione prevede sette premi: targhe artistiche e/o prodotti tipici. Al termine dell’iniziativa, tutte le opere saranno restituite agli autori. Sei premi sono suddivisi in due sezioni: 1°, 2° e 3° posto assegnati dalla giuria di qualità; più 1°, 2° e 3° posto assegnati dal giudizio dei visitatori, che potranno votare il quadro preferito direttamente in loco con apposita scheda. Inoltre, trofeo speciale in ricordo di Alfredo Gianolio, avvocato, critico d'arte e presidente della giuria della prima edizione di A Casa di Za (2017).
4 - L’esposizione sarà dal 15/6 al 14/9/2019 all'Ancicafè (via Avanzi n. 46, Luzzara), ubicato nel centro della cittadina, sotto gli storici portici, a poca distanza dalla casa appartenuta alla famiglia Zavattini. Orari di apertura: dal lunedì al venerdì ore 7-12,30 e 16,30-19,30; sabato ore 7-12,30.
5 - I quadri dovranno avere misura massima 40 x 50 cm. (o superficie equivalente), la cornice non è obbligatoria (nel caso di cornice, misura 40 x 50 cornice compresa). Dovranno essere dotati di gancio adeguato, correttamente posizionato.
6 - Iscrizione entro il 20/5/2019 sino a esaurimento posti, in base a data di adesione. Consegna quadri entro il 31/5/2019. Per adesione: stefania.arte2@gmail.com. Punti di raccolta: Luzzara (Ancicafè) e Reggio Emilia (Ass. Yorick per la Cultura). Per concordare le modalità di consegna dei quadri: tel. 334-3881053. Mail: stefania.arte2@gmail.com. Le opere dovranno essere accompagnate da alcune informazioni: generalità dell'autore, titolo e tecnica, indirizzo, numero telefonico, mail, eventuale curriculum artistico (sintetico). I dati saranno tutelati secondo norme privacy.
7 - L'iniziativa non ha scopo di lucro e si propone la valorizzazione dei linguaggi espressivi e del territorio caro a Za. Si richiede unicamente un contributo alle spese organizzative di 30,00 €. Ogni autore potrà partecipare con una sola opera.
8 – L’inaugurazione dell’iniziativa avverrà sabato 15 giugno 2019 alle ore 18 all’Ancicafè. Cerimonia conclusiva nello stesso luogo alle ore 11 di sabato 14 settembre 2019. In questa occasione sarà comunicata la composizione della giuria di qualità. L’esito verrà anche divulgato tramite mail e siti web. In caso di assenza dei pittori, potranno ritirare i premi (e quadri) solamente persone munite di delega scritta (previa comunicazione agli organizzatori). Eventuali spese di spedizione per consegna opere e premi saranno a carico dei destinatari. L'organizzazione non si assume responsabilità per eventuali disguidi postali, smarrimenti, furti.
9 - L'organizzazione si riserva di poter modificare il presente bando, a proprio insindacabile giudizio, al fine di migliorare la manifestazione. La partecipazione implica la completa accettazione del presente regolamento. Per ogni controversia sarà competente il Foro di Reggio Emilia.

giovedì 18 aprile 2019

A Casa di Za - I Naif a Luzzara

IMMINENTE 
LA SECONDA EDIZIONE DELL'INIZIATIVA NAIF

Luzzara nuovamente protagonista dell'importante iniziativa che riunisce artisti e appassionati, per ritrovarsi nuovamente tutti "A Casa di Za".


giovedì 15 giugno 2017

Premiazione "A Casa di Za"

18 GIUGNO APPUNTAMENTO 
PER LA CHIUSURA E LE PREMIAZIONI

Foto di gruppo alla inaugurazione del 14 maggio 2017


Appuntamento domenica 18 giugno alle 10, 30 in via Avanzi 46, davanti all'Ancicafè, per una grande festa e le premiazioni per il termine di "A casa di Za", la mostra-concorso che ha nuovamente riunito a Luzzara i migliori pennelli naif, con una grande affluenza di pubblico e visitatori. 
Colori e storie si sono alternati nei tre luoghi che hanno ospitato le opere in concorso: Ancicafè, Salone Serazzi e Studio Immagine, tutti nel centro storico della cittadina patria di Cesare Zavattini, grande conoscitore e amante del naif.
Hanno partecipato Alberta Baglione, Rina Becchi, Brenno Benatti, Fausto Bianchini, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Antonio Donati, Augusto Fantini, Elena Guastalla, Paolo Incerti, Cesare Marchesini, Luciano Lipreri, Stefano Maccaferri, Maurizio Maglio, Ivonne Melli, Lucietta Righetti, Carlo Moretti, Miria Nardini, Elio Nava, Annunziata Orsini, Maria Elena Piacentini, Isara Po, Gianni Pontiroli, Giovanni Rossi, Sergio Ruggeri,Silvana Uccellini, Roberta Valducci, Alfio Zac, Giuseppe Zivieri (in memoriam) e Giuliano Zoppi.


mercoledì 15 marzo 2017

CONCORSO NAIF "A CASA DI ZA"

A CASA DI ZA

 "Zavattini a Luzzara, suo paese natale, alla finestra dell'osteria del padre" per gentile concessione dell'autore Arturo Zavattini


"A casa di Za - I naif a Luzzara" è il titolo di una iniziativa che vuole radunare i pittori naif nella Bassa. E sottolineare il legame di Cesare Zavattini con la terra emiliana.
Si tratta di una mostra-concorso, che si svolgerà tra maggio e giugno 2017 nel centro di Luzzara, a pochi passi dalla casa della famiglia Zavattini.
La manifestazione sarà a numero chiuso: solamente 40 pittori potranno esporre nel luogo che è uno dei simboli della Bassa, attorniato dalle tipiche campagne e dal Grande Fiume.
E' organizzata dal gruppo culturale I Giardini di Afrodisia con la collaborazione dell'associazione Yorick per la cultura, Ancicafè, Salone Serazzi, Studio Immagine, sito web "Luzzara, un paese".
La foto utilizzata "Zavattini a Luzzara, suo paese natale, alla finestra dell'osteria del padre" per gentile concessione dell'autore Arturo Zavattini.


Bando di Concorso “A casa di Za - Naif a Luzzara”


A casa di Za - Naif a Luzzara è un'iniziativa organizzata dal gruppo culturale I Giardini di Afrodisia, con la collaborazione di Ancicafè di Elena Anceschi, associazione Yorick per la Cultura, Salone di barberia Serazzi, Studio Immagine di Silvia Bosi, sito web Luzzara, un paese.


1 – L’iniziativa si propone in particolare una mostra di quadri naif, riservata a opere strettamente in questo stile.

2 - I creativi potranno partecipare con una sola opera, i quadri non pertinenti non saranno presi in considerazione. La mostra è aperta a un massimo di 40 opere, sino a esaurimento dei posti, assegnati secondo ordine di adesione. Iscrizioni e consegna entro il 4/5/2017 (vedi oltre).

3 - La manifestazione prevede sei premi: targhe artistiche più prodotti tipici. Al termine dell’iniziativa, tutte le opere saranno restituite agli autori. I sei premi sono suddivisi in due sezioni: 1°, 2° e 3° posto assegnati dalla giuria di qualità; più 1°, 2° e 3° posto assegnati dal voto del pubblico, ovvero dai visitatori, che potranno votare il quadro preferito direttamente in loco con apposita scheda.

4 – L’esposizione dei quadri sarà dal 14/5 al 18/6/2017 a Luzzarasecondo il concetto di mostra diffusa sul territorio. Le sedi espositive sono le seguenti, in centro, a poca distanza l’una dall’altra: Ancicafè (via Avanzi 46), Salone Serazzi (via Avanzi 27), Studio Immagine (via Avanzi  52). Orari di apertura: Ancicafè dal lunedì al sabato, ore 6,30-12,30; Studio Immagine dal martedì al sabato, ore 8,30-12,30 e 14,30-19,30; Salone di barbiere Serazzi dal martedì al sabato, ore 8-12 e 15-19.

5 - I quadri dovranno avere misura massima 40 x 50 cm. (cornice compresa) e dovranno essere forniti di adeguato gancio, posizionato centralmente. Iscrizione e consegna tassativamente entro il 4/5/2017 sino a esaurimento dei posti. Punti di raccolta: Luzzara e Reggio Emilia. 
Per concordare le modalità: tel.  334-3881053. Mail:  stefania.arte2@gmail.com.
Le opere dovranno essere accompagnate da alcune informazioni: generalità dell'autore, titolo e tecnica, indirizzo, numero telefonico, mail, eventuale curriculum artistico (sintetico). I dati dei partecipanti saranno tutelati secondo norme privacy.

6 – La collocazione dei quadri nei tre locali, tutti con uguale visibilità e a distanza minima dalla casa di Cesare Zavattiniavverrà tramite sorteggio a cura dell’organizzazione. Ogni locale sarà dotato di un’urna per la raccolta delle preferenze assegnate dai visitatori. Ogni visitatore potrà esprimere preferenza per un solo quadro tra tutti quelli esposti.

7 - L'iniziativa non ha scopo di lucro e si prefigge la valorizzazione dei linguaggi espressivi e del territorio caro a Za. Si richiede unicamente un contributo alle spese organizzative di 25,00 euro per la partecipazione con un quadro. Ogni autore potrà partecipare con una sola opera.

8 – L’inaugurazione dell’iniziativa avverrà domenica 14 maggio p.v. alle ore 10,30 con base e itinerario a partire dall’Ancicafè. Cerimonia conclusiva nello stesso luogo alle ore 10,30 di domenica 18 giugno 2017.  In questa occasione sarà comunicata la composizione della giuria di qualità. L’esito verrà anche comunicato tramite mail e siti web. In caso di assenza dei pittori, potranno ritirare i premi solamente persone munite di delega scritta (ciò previa comunicazione agli organizzatori). Eventuali spese di spedizione per consegna opere e premi saranno a carico dei destinatari. L'organizzazione non si assume responsabilità per eventuali disguidi postali, smarrimenti, furti. L'organizzazione si riserva di poter modificare il presente bando, a proprio insindacabile giudizio, al fine di migliorare la manifestazione. La partecipazione implica la completa accettazione del presente regolamento. Per ogni controversia sarà competente il Foro di Reggio Emilia.

9 – Al termine, verrà realizzato catalogo disponile on line. La mostra avrà visibilità a mezzo stampa e spazi web.


venerdì 30 settembre 2016

DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: DISCOTECHE FANTASMA



Episodio 2

DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: 
DISCOTECHE FANTASMA
Alla ricerca dei vecchi locali da ballo

Massimo Tassi & Collettivo Creativo Yorick

DAL 5 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2016

Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA

Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia

dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21- domenica dalle 8 alle 13


Com'è oggi l'ingresso dello storico e famoso Marabù


Il popolo della notte ritorna, nelle discoteche FANTASMA.
E' DIVERTIMENTIFICIO EMILIA, iniziativa ideata da Massimo TASSI con il CCY - Collettivo Creativo YORICK.



Dal 5 OTTOBRE, nello spazio espositivo del Caffè della Gabella, storico edificio alle porte del centro di Reggio Emilia.
Per raccontare STORIE DI VECCHIE DISCOTECHE al ritmo della musica, vissuto tra incontri, ricordi e oggetti che diventano icone. Il percorso culturale e di costume è iniziato nel 2015, poi ecco una prima mostra nella primavera 2016. Ora, il 2° episodio, con molte sorprese.
CONCEPT - Tra gli anni '70 e '90, la via Emilia è la spina dorsale su cui s'innestano le grandi discoteche, luoghi di musica e aggregazione. Decenni dopo, Massimo Tassi e il CCY - Collettivo
Creativo Yorick ripercorrono quell'itinerario, dall'Emilia sino alla Riviera Romagnola. Dove le notti sembravano non finire mai, oggi ci
sono soprattutto edifici in rovina. Il percorso diventa occasione per raccogliere testimonianze, suoni, immagini e memorabilia di un tempo che se n'è andato per sempre.
QUANDO - Dal 5 ottobre al 6 novembre 2016
DOVE - Spazio espositivo del Caffè della Gabella (via Emilia S. Pietro 73, Reggio Emilia)
ORARI - Dal lunedì al sabato, ore 7-21; domenica, ore 8-13
INFO - yorickfantasy@yahoo.com
COMUNICAZIONE - Stefania Ferrari - I Giardini di Afrodisia












mercoledì 21 settembre 2016

NEI BUNKER DELLE ARMI SEGRETE DEL FÜHRER


Una fabbrica nascosta nel cuore di una montagna



Una esplorazione tra brivido e avventura, tra storia e archeologia industriale. Verso un mondo sotterraneo.
Siamo entrati nei tunnel segreti dove durante la II Guerra mondiale si fabbricava componentistica per l'esercito di Hitler. E forse - aggiunge sibillino qualcuno - anche parti destinate alle armi sperimentali, con cui i nazisti volevano ribaltare l'esito del conflitto.
Siamo a Costozza (Vicenza), nei Colli Berici. Alle nostre spalle il paese avvolto dal sole. Davanti a noi si spalanca invece un abisso di tenebra e roccia.



La spedizione è composta dal cameraman Andrea Boni, dal giornalista Massimo Tassi e da Pier Guido Segna, la cui famiglia è proprietaria di una parte delle grotte.
Nei cunicoli, tra il 1943 e il 1945, erano collocati macchinari di Officine Reggiane, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Fiat, Ducati e Siemens. La dotazione industriale era stata trasferita in modo che sfuggisse alle incursioni aeree degli Alleati. In precedenza le grotte erano state utilizzate come cave di pietra.
I tedeschi indicavano il luogo con un nome in codice: “Officina C, Saibling”.
Gli Alleati vennero a conoscenza della fabbrica che produceva per Junkers e Messerschmitt: lo dimostra un dossier segreto. Tuttavia non riuscirono a colpire l'impianto, ricavato all'interno della montagna, dove erano stati anche ricavati spazi per cinema, chiesa, dormitori, mensa, come attestano rare foto d'epoca.



Le tenebre ci avvolgono. Ci troviamo in un labirinto. “Si tratta probabilmente di centinaia di chilometri di gallerie, che percorrono l'intera montagna”, dice Segna. E' impressionante pensare che qui lavorassero centinaia di persone. Erano in scacco dei tedeschi: i cunicoli erano minati. E così pure il paese.
Gli occhi si abituano all'oscurità. E con l'aiuto delle torce troviamo segni concreti della presenza dei lavoratori o dei soldati: sulle pareti ci sono nomi e date.
La fine dei tunnel di guerra arrivò nel '45, con l'avanzata degli Alleati e il ritiro dei tedeschi verso il Brennero. Ma più di settant'anni dopo, i cunicoli avvolti dalle tenebre custodiscono ancora molti enigmi.
Testo di Massimo Tassi, proposto in forma diversa dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio (21/9/2016). Foto di Andrea Boni e Massimo Tassi. Si ringrazia la famiglia Segna.




martedì 20 settembre 2016

"TESTA DEL DIAVOLO": SCULTURA CELTICA?


"TESTA DEL DIAVOLO": 

MISTERO CELTICO?

Antica scultura apre il dibattito




Ha un nome che mette i brividi e si rivela come un mistero la cui soluzione potrebbe catapultarci sino agli abissi del tempo, alle usanze degli antichi abitanti dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Viene chiamata la “TESTA DEL DIAVOLO" e secondo gli studiosi si tratta di una scultura molto antica. Si trova a Crovara, piccola località nel territorio di Vetto (Reggio Emilia), sulle montagne che dominano il torrente Enza.
Un enigma di pietra che ammicca a lato degli scalini della chiesa di San Giorgio, a ridosso di una rupe che conserva i resti di un castello medievale, luogo frequentato da escursionisti e gitanti.
Solo i più attenti notano però la strana figura che ha attirato l'attenzione degli studiosi, per aprire un clamoroso scenario storico.
E' sicuramente molto antica, forse risale a duemila anni fa, realizzata dalle popolazioni che abitavano la zona appenninica di cui parla anche Tito Livio, potrebbe essere un retaggio delle teste che facevano LIGURI e CELTI”, rivela Adolfo Zannoni, esperto di simbolismo delle religioni antiche.
La scultura rappresenta un volto, scolpito nella pietra arenaria. Sembra fissarci, magnetico. Spostandoci, pare che strizzi un occhio, ammiccando. La bocca sembra contorta in una smorfia. Forse si tratta di uno scherzo dell'immaginazione o dell'intensa luce di un pomeriggio estivo. O forse dell'abilità dello sconosciuto artista.
Però potrebbe anche risalire all'inizio del medioevo, realizzata dai montanari che guardavano a quelle sculture a forma di testa che erano ancora presenti nella zona”, aggiunge Zannoni, portandoci a spasso nel tempo.
La “TESTA DEL DIAVOLO” non era inserita nella chiesa. E' stata collocata negli anni '70, quando il parroco di allora l'ha trovata nella vicina area della Rocca. La tradizione la considera “apotropaica”, allontanerebbe gli influssi negativi. Il nome popolare potrebbe derivare dalle orecchie molto marcate, che ricordano le corna di un demone o di una divinità.
C'è chi parla di CERUMNO, che per i Celti aveva sembianze umane e corna di cervo al posto delle orecchie.
Le ipotesi sono varie e suggestive, con una certezza: è antichissima. E necessita di essere preservata dagli agenti atmosferici, destinati a sgretolare l'arenaria, con il rischio che questa testimonianza sulle antiche genti vada perduta.
Testo di Massimo TASSI, proposto in forma sensibilmente diversa anche dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio.

Come spesso accade, anche I Giardini di Afrodisia erano presenti grazie alla partecipazione della nostra inviata Stefania Ferrari, all'interno della spedizione esplorativa, guidata appunto da Massimo Tassi.

lunedì 19 settembre 2016

TUTTO ESAURITO PER LA NOTTE DEL WEIRD


A TUTTO WEIRD

Una serata da brivido. E non perché si stia avvicinando l'autunno, ma per quella sottile lama di paura che attanaglia la nuca, quando di mezzo ci sono storie di treni che scompaiono nel nulla, diligenze fantasma e terribili maledizioni che incombono su antichi tumuli indiani.
Tutto questo e decisamente molto di più nella seconda edizione de “La notte del weird”, che come lo scorso anno si è presentata con un tutto esaurito di pubblico e di fan e un programma che ha indotto a guardarsi le spalle tornando a casa.

Pubblico fuori dalla Miskatonic, in attesa dell'apertura dell'evento


L'iniziativa, targata anche questa volta Miskatonic University e Yorick, si è tenuta domenica 18 settembre dalle 21 sino a notte inoltrata, terminando... di lunedì, presso la sede della libreria Miskatonic, in via Squadroni 10/a Reggio Emilia.
Il filo conduttore della serata è stato “Gotico Americano tra narrativa e fiction Tv”, sottolineando i numerosi richiami tra un filone narrativo riconducibile alla letteratura fantastica statunitense, soprattutto del sud, e alcune serie tv di grande successo, come “True Detective”, che ha rilanciato in tutto il mondo i nomi di grandi maestri del weird come Robert Chambers, Ambrose Bierce e Thomas Ligotti.
Ma la serata è stata anche dedicata agli ottant'anni dalla scomparsa del grandissimo Robert E. Howard, creatore non solo di Conan, ma di altri personaggi e scenari poco conosciuti al grande pubblico e che sono stati svelati durante l'evento, con vere "chicche" per collezionisti e estimatori.

Tutto esaurito e anche posti in piedi. serata di gran successo



I relatori che hanno animato la notte, sono stati Giulia Cigni, indagatrice del fantastico, che ha parlato dei romanzi noir di Joe Lansdale, autore texano che spesso affonda la penna nel noir e nell'immaginario, con omaggi a REH, ad es. con il fumetto, vedi "I piccioni dell'inferno", e ai B-movie horror.; Maico Morellini, narratore, esperto di cinema, vincitore del Premio Urania, si è soffermato invece sulla serie tv True Detective, riflettendo in particolare sui rimandi simbolici, i punti di contatto con la narrativa di Chambers e Bierce e l'opprimente atmosfera della Louisiana, restituita dalla prima stagione tv., mentre Massimo Tassi, giornalista, direttore di Yorick, vincitore del Premio Italia, ha presentato il lato horror di Robert Howard. tra vampiri, licantropi e cose senza nome, con particolare attenzione alla produzione narrativa ambientata nel Texas, sottolineando come buona parte delle opere di REH sia incline al brivido.

Giulia Cigni
Maico Morellini

Massimo Tassi


I collezionisti si son dati battaglia per poter acquistare rarità come "Vita privata di HPL" a cura di Claudio De Nardi (Reverdito), "Lovecraftiana" a cura di C. De Nardi (Yorick), "Skull-Face" di REH (Nord) e molte prelibatezze di Yorick dedicate allo scrittore di Cross Plains, tra cui numeri introvabili della rivista, taccuini della Saga di Robert Howard e altro ancora.
Per partecipare all'imperdibile appuntamento, molti appassionati son giunti da varie località, come Cesena, Mantova e Vignola, decidendo di trascorrere la notte a Reggio Emilia, vista anche l'ora tarda dei saluti tra "weirdfan". 
Da notare anche la presenza di personaggi attivi nella nuova editoria e nel mondo della cultura, tra cui Mauro Corradini di Vincent Books, mentre Stefania Ferrari è stata l'inviata nei mondi oscuri per noi de I Giardini di Afrodisia.
Brillante padrone di casa della Libreria  Miskatonic University, Andrea Gibertoni.


Andrea Gibertoni
Foto di gruppo per appassionati. Al centro, Massimo Tassi

giovedì 15 settembre 2016

LA NOTTE DEL WEIRD


UN INCONTRO NOTTURNO CHE METTE I...BRIVIDI

"La notte del weird" con Bob Howard, Joe Landsdale, True Detective





Domenica 18/9, un viaggio nel brivido tra narrativa e serie tv con:
LA NOTTE DEL WEIRD - Gotico americano, da Robert Howard a Joe Landsdale, passando per True Detective.
Iniziativa targata Miskatonic University & Yorick.
Ore 21, libreria Miskatonic University (via Squadroni 10/a, Reggio Emilia).
Un itinerario tra '900 e terzo millennio, in compagnia di linguaggi espressivi come narrativa e cinema, alla ricerca di una matrice comune dai contorni inquietanti. Un viaggio dagli intriganti rimandi culturali, vissuto sul sottile filo del mistero, che si spingerà sempre più nel sud degli Stati Uniti. Per parlare di enigmi che hanno le tinte del giallo, di credenze popolari, di fatti inspiegabili. E'...la Notte del Weird!
E i relatori?
Giulia CIGNI, giovane indagatrice del Fantastico, parlerà dei romanzi noir di Joe LANSDALE. Maico MORELLINI - narratore, esperto di cinema, vincitore del Premio Urania - si soffermerà sulla serie tv da brividi TRUE DETECTIVE, mentre Massimo TASSI (giornalista, direttore Yorick, vincitore del Premio Italia) presenterà il lato horror di Robert HOWARD, il "papà" di Conan.
Prenotazione posti a sedere: tel. 0522-1715765
Info: yorickfantasy@yahoo.com


domenica 1 maggio 2016

ARTE E CULTURA FUORI DAGLI SCHEMI -



I week end nei Giardini di Afrodisia

Grande fermento in Reggio Emilia, in cui poliedriche e cosmopolite personalità artistiche seguono un filo che guida lungo un percorso estemporaneo di eventi, slegati tra loro e di diverso genere, che tuttavia contribuiscono a rendere vitale una cittadina in cui i nomi dei creativi si ripetono ormai da decenni.
Approfittando di spazi espositivi non istituzionali e fuori dagli schemi, sull'onda già iniziata da parecchio tempo negli Stati Uniti e nelle capitali europee più dinamiche, pittori, scultori, fotografi, scrittori, attori, performer praticamente ogni week end inaugurano mostre e esibizioni all'interno di locali che accolgono pubblico non specializzato, ma numericamente molto rilevante, creando un circuito virtuoso in cui la cultura viene portata al fruitore che, uscendo da bar, ristoranti, caffetterie, parchi e giardini, porterà a sua volta cultura tramite il passaparola o le condivisioni in rete.
Ancora non apprezzata dalla maggioranza degli artisti vecchio stile, che amano appoggiarsi a gallerie o sedicenti tali spesso dietro molto salato obolo, i più lungimiranti, non solo esordienti ma anche di già affermato nome, comprendono la possibilità di avere un vastissimo pubblico che giornalmente ha la facoltà di apprezzare, gratuitamente e senza spostarsi dal luogo in cui solitamente fa colazione o aperitivo, opere di varia qualità, stile, tecnica che più o meno mensilmente si rinnovano con altre mostre di altri autori.
L'arte fine a se stessa serve davvero a poco, mentre portata nei luoghi di aggregazione, anche non deputati ad esposizioni, potrebbe scalfire qualche animo votato solo a reality e talent, aprirgli nuovi orizzonti e, quindi, aprire anche la mente, condicio sine qua non è possibile cambiare le carte in tavola quando la mano promette male, proprio come per molti in questo periodo.
I Giardini di Afrodisia, che dal 2012 ad oggi ha collaborato all'organizzazione di oltre settanta eventi artistici e culturali, contribuisce assai spesso nel rendere appetibili i fine settimana creativi e anche in questo ultimo mese sono diversi gli eventi in chiusura e apertura, come ad esempio la prestigiosa collettiva Lo strappo di Penelope (8 Infinito) terminata il 30 aprile dopo due mesi di esposizione all'Hotel Astoria-Mercure e che ha visto diciassette artisti interpretare la vita di altrettante donne coraggiose, avendo un riscontro mediatico e di pubblico a livello oltre che nazionale. 
http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2016/02/lo-strappo-di-penelope-8infinito.html




Oppure la più tradizionale mostra pittorica Emozioni con l'acqua di Piero Vezzani, presso Trattoria Sipario e prorogata sino al 6 maggio, in cui acquerelli delicati ritraggono scorci della città e panorami delle colline davvero carichi di emozioni.
In chiusura ai primi di maggio anche una personale fotografica di Giancarlo Bonacini, presso Max Cafè, che con Flores diversi sumus ritrae fiori come fossero persone, sottolineando come l'unicità renda possibile il confronto e quindi la crescita della comunità.
Inaugurata invece il 30 aprile la bipersonale Attenti a quei due – Movimenti d'Arte, di Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, con grande affluenza di pubblico per la vernice presso il locale ospitante, il Cafè Bistrò del Centro Simonazzi.
In partenza la personale fotografica di Cinzia Bianchi Viaggio lento sulla Ss9, all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea, che inaugurerà il 7 maggio alle 18 alla Torrefazione H223, mostrando il percorso dal punto di vista di due chiocciole.













Sempre per il circuito Off, la personale fotografica intitolata Divertimentificio Emilia- Fotostorie di vecchie discoteche ad opera di Massimo Tassi, prenderà il posto degli acquerelli di Vezzani a Trattoria Sipario, a partire dal 7 maggio, mostrando il com'era com'è dei tanti locali da ballo che hanno punteggiato la storia del divertimento lungo la via Emilia.

giovedì 14 gennaio 2016

IL CUORE E L'ACCIAIO - Trilogia Reparto Avio Reggiane - Episodio 2

IL CUORE E L'ACCIAIO

Il sudore diventa pittura, l'acciaio si trasforma in tela. La memoria dei 12mila operai che negli anni '30 e '40 lavoravano alle OFFICINE REGGIANE DIVENTA UNA MOSTRA D'ARTE.
Prevista a REGGIO EMILIA dal 19 GENNAIO (sino al 28 febbraio) negli spazi espositivi del Sipario (viale Allegri 1/a, centro storico), è organizzata dall'associazione YORICK per la Cultura, che ha previsto un incottro con gli artisti sabato 27 febbraio alle 17.
Parlerà del tempo in cui negli stabilimenti dell'azienda - anni 30' e '40 - venivano fabbricati aerei all'avanguardia.
E' intitolata “Trilogia Reparto Avio Reggiane. IL CUORE E L'ACCIAIO. Episodio 2”. Segue l'analoga esperienza sempre di Yorick del 2014, nell'aula magna della locale università.



Il nostro progetto di raccontare le Officine Reggiane con la PITTURA E' INIZIATO QUALCHE ANNO FA, poi ha avuto una prima tappa concreta nel 2014 con la mostra di Marco ARDUINI all'università di Modena e Reggio anche grazie ad altre realtà culturali sensibili all'argomento, tra cui c'era l'Archivio digitale Reggiane dell' UniMoRe”, spiega Dario TEDESCHI di Yorick. “ORA siamo arrivati al SECONDO APPUNTAMENTO dei tre previsti, che si basa sulle TESTIMONIANZE degli EX DIPENDENTI, sulle documentazioni e sulla ricerca artistica dei creativi, protagonisti di questo percorso che abbiamo voluto ampliare”.



Sono stati interpellati i CREATIVI, per evidenziare come l'IMMAGINARIO sia stato colpito da quella esperienza industriale, da temi come il volo e la sperimentazione applicata alla tecnica”, continua Tedeschi.
Nell'esposizione trova spazio una produzione di MODA che ammicca alle AVANGUARDIE ARTISTICHE del '900. E' una CRAVATTA IN METALLO realizzata con parti di AEREO provenienti dal reparto che produceva i caccia. Un oggetto FASHION unico e NEOFUTURISTA. Una rarità per COLLEZIONISTI. Il materiale di recupero è stato fornito dai congiunti di un ex dipendente che lavorava nel reparto dei caccia Re2000 nel periodo bellico.
I temi affrontati con la pittura sono tanti.
Ad es. l'esperienza INDUSTRIALE, l'aspetto SOCIALE, la devastazione portata dalla GUERRA, i rapporti tra LAVORATORI. Altro argomenti detti COLORI E PENNELLI, i ritrovamenti negli abissi dei rari velivoli prodotti a Reggio Emilia.
C'è chi ha detto l'argomento con le nuvole parlanti, immaginando gli stabilimenti animati dai personaggi dei FUMETTI.



Ecco i CREATIVI che colorano il percorso culturale di Yorick: Pietro AMENDOLA, Marco ARDUINI, Alessandro BANI, Lorenzo BASSI, Franco BONETTI, Massimo CANUTI, Greta CATELLANI, Errico CHIARI, Marco CIGNI, Giancarlo DAVOLI, Silla DAVOLI, Nicla FERRARI, Stefano GRASSELLI, Leonardo Marcello GRASSI, Maria Cristina MARTINELLI, Cristian MORLINI, Beatrice RIVA, Rosario SANTAMARIA, Silvano SCOLARI, Corrado TAMBURINI. Tanti stili, tante idee per risultati originali. E un modo diverso per raccontare le Officine Reggiane.
Al termine ci sarà una MEMORIA concreta dell'iniziativa (come già per "Progetto mistero: X-Files reggiani").
Cioè un LIBRO per fissare l'evento, che vuole essere un apporto alla divulgazione dell'argomento Officine Reggiane. Con interventi di Gino BEDESCHI, Michele BECCHI, Stefania FERRARI, Andrea FIORI, Alberto GREGORI, Rodolfo PETTAZZONI, Adriano RIATTI, Massimo TASSI, Matteo ZANICHELLI e altri ancora.
Per INFO: yorickfantasy@yahoo.com