Proseguiranno sino al 9 gennaio 2017 le "Fantasticherie Sognanti"
di Lisa Beneventi:
pubblico incantato all'inaugurazione
La personale della pittrice LISA BENEVENTI proseguirà sino al 9 gennaio 2017. Sarà quindi possibile ammirare i meravigliosi quadri esposti presso i locali dell'hotel Mercure-Astoria di via Leopoldo Nobili a Reggio Emilia.
E' stato un grande successo annunciato la giornata inaugurale della mostra personale di Lisa Beneventi, presso gli spazi dell'Hotel Mercure-Astoria di Reggio Emilia, che si conferma come luogo principe per gli appuntamenti d'arte e cultura per la città e non solo.
I riferimenti filosofici e alla corrente Surrazionale presenti nelle opere della Beneventi, hanno incantato per la loro profondità.
Fantasticare.
Da molti è considerata un'attività da evitare, in quanto distoglie
dai doveri quotidiani, non rende nulla economicamente ed è
potenzialmente pericolosa, poiché apre porte che guidano alla
libertà della coscienza, che sarà quindi in grado di spezzare
catene invisibili e prive di sostanza, ma spesso più resistenti di
quelle tangibili.
Lisa
Beneventi ha deciso di essere pericolosa, perché attraverso i suoi
dipinti ci mostrerà nuovi e inesplorati sentieri, che si dirigono
verso l'alba di una nuova consapevolezza.
Accade
a tutti, di tanto in tanto, per quanto si possa essere privi di
immaginazione, di immergersi in qualche fantasticheria. Tuttavia
credo sia d'obbligo fare alcune precisazioni, perché il fantasticare
è ben diverso dal sognare.
La
definizione di “fantasticheria sognante”, scelta come
titolo della personale di questa pittrice, si ritrova nel pensiero
dell'ispiratore del movimento artistico Surrazionale, Gaston
Bachelard, filosofo francese morto nel 1962, che riconosce nell'immaginazione "la manifestazione più autentica, elevata e evoluta della creatività umana".
Il
fantasticare è sognare consapevolmente, differente dall'avere la
coscienza del tutto abbandonata a se stessa, come accade la notte.
Per Bachelard il sognare è una discesa nel mondo infero,
mentre il fantasticare offre la possibilità di ascendere al mondo
supero, da esso quindi il surrazionale, ovvero, sovra-razionale,
oltre il razionale. Qualcosa che non è diverso dalla
razionalità, ma anzi è cosa che aggiunge alla razionalità,
arricchendo in questo modo l'essere umano.
Vortici marini |
Il
sognare e il fantasticare vengono assimilati a maree, a onde marine
che nel sogno rapiscono la coscienza, trascinandola nelle profondità
notturne, mentre al risveglio la restituiscono alla chiarezza con la
fantasticheria, la rêverie.
Primavera in fondo al mare |
Ecco
che Lisa Beneventi ci porta sul fondo del mare, con il dipinto che è
stato scelto per rappresentare la sua esposizione. Questo quadro ha
anche un titolo che racchiude in sé l'intero concetto: Primavera
in fondo al mare.
Cos'è
la primavera, se non il risveglio della natura e della persona
stessa? Il nascere di un nuovo giorno e il rinascere, ogni volta,
della coscienza, arricchita magari dalle scoperte fatte nel “viaggio
infero” notturno, in fondo al mare, in cui le sue onde ci hanno
trascinati?
Sinfonia di primavera |
Sinfonia d'estate |
E
di nuovo, la primavera emerge dai rigori invernali e si fa estate e
autunno e nuovamente inverno in altri dipinti di Lisa Beneventi, che
con una deflagrante purezza di colore, ci spingono ad indagare
l'incredibile semplicità degli elementi che compongono il tutto, la
vita stessa: terra, aria, acqua e fuoco, la bruma che si fa pioggia,
uno zampillo che esplode in una inimitabile immagine liquida, il
fuoco che si schiude come un fiore, la terra che verdeggiante ci
offre i suoi doni.
Zampillo |
Fuoco |
Anche
la musica ha i suoi elementi primari, i suoi atomi sono le note e la
sua associazione con la natura e il mondo è inevitabile: le stagioni
si trasformano così in sinfonie e le sinfonie si amalgamo con i
colori.
Sinfonia in bianco e nero |
Sinfonia in blu |
Il
risultato è sorprendente, perché ci immerge totalmente in una
razionalità nuova, più completa, più ricca. Squarcia il velo della
mediocrità cui appartiene la realtà prestabilita, illumina il
grigiore di un significato imposto alla coscienza e quindi alla
nostra vita, perché solo nella fantasticheria chi sogna è un vero
sognatore e perciò è vivo.
Quindi,
parafrasando Cartesio, si può ben affermare: “Fantastico, ergo
sum”.
(Stefania
Ferrari)
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