dIstoRsIonI
(Diversi punti di Svista)
Personale
di
ELISA
BRAGLIA
A
cura di Stefania Ferrari
Panorami
e figure che sembrano noti, ma che arrivano distanti, come nei sogni.
Attraverso distorsioni spazio-temporali, ecco giungere alla vista
illusioni di certezza camuffate da certezza di illusione, in un gioco
di linee e curve che ammiccano alla ragione, affascinandola con
inganni di prospettive contorte. Tra tecnica e ironia, una mostra che
lascia aperte le porte di ogni percezione,
11
FEBBRAIO – 5 MARZO 2017
C'è un solo
modo di percepire la realtà? Apparentemente, sì.
Eppure tutto
quello che noi vediamo, o crediamo di vedere, è solo una
interpretazione, una codifica del nostro cervello, per permetterci di
avere comprensione di ciò che ci circonda. Il che significa che le
cose non sono “effettivamente” così, ma semplicemente, che a noi
“sembrano” essere così.
Ecco quindi
che si aprono numerose possibilità interpretative del reale e la
curiosità, la volontà di scoprirle, sono sempre state insite nella
natura umana. In aiuto per poter rivelare, a volte sperimentare,
queste altre possibilità, sono via via intervenute la scienza in
generale, la chimica, la medicina, la psicologia, la psichiatria e
prima ancora, nei tempi più remoti, la magia e lo sciamanesimo.
In questo
caso, il mezzo che abbiamo disponibile, è l'arte.
Grazie ad
essa possiamo indagare, con l'immaginazione e la tecnica visiva, cosa
accadrebbe se...
Elisa
Braglia, con uno studio sulle distorsioni d'immagine durato alcuni
anni, ha intrapreso un percorso non facile, aprendo nuove
prospettive, nel vero senso della parola, di quello che ci circonda.
Non
fermandosi alla forma “naturale” di cose, persone e oggetti, ha
deciso di andare oltre, incamminandosi lungo un sentiero che l'ha
portata a una interpretazione estremamente profonda, apparentemente
illusoria, ma estremamente reale, di ciò che ha deciso di ritrarre.
Avvalendosi
di varie tecniche, come la matita, l'inchiostro, l'acrilico, ci
mostra le varie espressioni di uno stesso soggetto, partendo
dall'immagine che si presenta all'occhio, per giungere a quella che
potrebbe presentarsi ad una mente che abbia spezzato i legami con la
logica e l'apparenza, perché di questa si tratta, della realtà
tangibile.
L'immagine
principale, quella di partenza, è facilmente interpretabile:
l'occhio non ha difficoltà a isolarne ogni elemento; eppure, via via
che la deformazione diviene più forte, è necessario avvicinarsi
fisicamente all'opera per riconoscerne le varie parti, ma
allontanarsi dalle leggi fisiche conosciute per poter comprendere
l'insieme.
Ecco perché
abbiamo chiamato questa mostra anche “Diversi punti di Svista”:
perché la vista è limitata, statica, incredibilmente ingannevole.
Ma la mente
può essere libera, infinita, divertente, saggia se le daremo la
possibilità di spaziare oltre i confini che la nostra natura le ha
imposto.
Elisa
Braglia ci ha fornito, con la sua interpretazione aperta della
realtà, la chiave per aprire nuove porte percettive, grazie ad una
grande abilità tecnica e alla volontà di non ritrarre semplicemente
il reale, così com'è, secondo la verosimiglianza data dagli occhi,
ma come potrebbe essere, come probabilmente è, secondo una libera
associazione della mente, che può spaziare all'infinito, in ogni
realtà possibile.
(Stefania
Ferrari)
INAUGURAZIONE
11 FEBBRAIO ore 17,30
Spazi
espositivi TRATTORIA
SIPARIO
Viale
Allegri 1/a, Reggio Emilia
Apertura:
tutti i giorni 12 – 14.30, 19 –23
info:
igiardinidiafrodisia@gmail.com
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