L'ESSENZIALE DEL COLORE
PERSONALE DI
KATIA BURANI
a cura di
Stefania Ferrari
Un tripudio di
sfumature incisive, selvagge, essenziali,
La pittura di Katia
Burani è istintiva e refrattaria alle regole, si nutre di se stessa e catalizza
l’attenzione su una vitalità che trascina in un vortice danzante di gioiosa
ebbrezza artistica.
Se, come scriveva Atoine de Saint-Exupéry, “l’essenziale è
invisibile agli occhi” ebbene, la pittura di questa artista è l’eccezione che
conferma la regola: nulla infatti è più percettibile dell’essenzialità dei
colori utilizzati per i suoi dipinti, prevalentemente astratti. Sono così
colmi, saturi e tangibili da possedere una tridimensionalità che li pone nello
spazio come vere esplosioni cromatiche.
Katia utilizza il mezzo espressivo per esternare suggestioni
e stati di coscienza, senza seguire argomenti specifici, ma solo rincorrendo il
pensiero del momento. Che sia una valvola da cui far fuggire pensieri cupi, o
una porta dalla quale escono correndo emozioni gioiose, come bimbi all’ultimo
giorno di scuola, si serve della pittura quale estensione di sé e del suo
vivere nel tempo.
I suoi quadri possono rappresentare spunti per una
meditazione, poiché di fronte alle tele possiamo lasciare andare, almeno per
qualche momento, ogni affanno e dedicarci alla sensazione profonda, libera, innocente
e primigenia.
I colori, apparentemente riportati sulla tela come affidati
alla casualità, seguono invece un percorso intimo preciso, un cammino a spirale
ascendente verso la consapevolezza del momento, quasi fossero mezzi divinatori
e di autocoscienza. Attraverso le intuizioni pittoriche di Katia Burani, è
possibile recarsi nel profondo con gioia e serenità, certi di ritrovare la
strada per tornare da un viaggio in un mondo “altro”, pieno di sorprese e nuove
idee.
Anche il tratto delle opere figurative mantiene questa sua
espressività svincolata e tendente all’astratto, offrendo così una sensazione
di vaga irrealtà, come i primi istanti del risveglio, dopo un sogno
particolarmente vivido e concreto. Le immagini non hanno margini definiti e le
forme sono ribelli e irrispettose verso le rigide geometrie, rendendosi così
più morbide, dolcemente insinuanti, all’occhio di chi guarda.
Diversi sono i soggetti presenti nelle sue opere che, come
fuochi d’artificio, colpiscono lo sguardo: possiamo camminare in un campo di
girasoli, in un pomeriggio di mezza estate, così come possiamo essere travolti
dalle onde azzurre e tumultuose di un mare tempestoso, cercando di raggiungere
un faro lontano.
Spostando l’osservatore verso punti di vista non
convenzionali, costringe a vedere il mondo in modo differente, acquisendo così
una percezione che, attraverso i canali accettati dal senso comune, non sarebbe
possibile raggiungere. L’estrema emancipazione da preconcetti stilistici,
permette a questa artista di trasformarsi da pittrice a guida verso mondi
intimi, di trasformarsi in Bianconiglio e accompagnarci verso mondi
meravigliosi e ricchi di fantasia.
Stefania Ferrari
Inaugurazione sabato 2 Dicembre ore 17.30Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì e sabato 10-13 e 16-19.30; giovedì e domenica 10-13; lunedì chiuso. Sabato 2 dicembre orario continuato 10-19.30 info: arcusartis@gmail.com
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