lunedì 27 gennaio 2025

LA LUCE NON HA ECO - Personale di Lorenzo Squarza

 LA LUCE NON HA ECO

personale di 

LORENZO SQUARZA

a cura di

Stefania Ferrari




Senza eco, senza suono.

Solo palpiti di luce, tramutati in immortale poesia e consegnati all’eternità le opere di Lorenzo Squarza, che porta una selezione di ritratti nella sua mostra personale, dal titolo La luce non ha eco, che inaugura l’1 febbraio 2025 alle 17 presso Arcus Artis GalleryLab, in via dei Due Gobbi 2/c a Reggio Emilia, per proseguire sino al 15 dello stesso mese, curata da Stefania Ferrari e diretta da Gian Domenico Silvestrone,

La luce, archetipo di ogni sorgente primaria, nei ritratti di Lorenzo Squarza pare sgusciare faticosamente, mimando ogni volta una nascita, per raccontare istanti che non appartengono più a questo tempo, ma cavalcano gli eoni raggiungendo menti non ancora nate.

Squarciando tenebre che, al contrario, spesso gridano dall’inconscio, dai ricordi e dalla sofferenza, questi dipinti vanno oltre il simbolo e oltre l’emozione, che è cosa effimera, addentrandosi nelle profondità abissali del sentimento. Sono volti che risuonano di note silenziose, narrandosi senza parlare, perché tutto è negli sguardi, nelle forme, nel gesto cristallizzato e a volte incompiuto, quasi temesse di essere scoperto e interpretato.

Nel segreto di una tela, quale profano confessionale, si raccontano lutti e desideri, sogni infranti e speranze ancora inespresse, attraverso pennellate che sono pura luce, la cui eco, tramutata in silenzioso messaggio, è udibile non con i sensi, ma con lo spirito.










sabato 11 gennaio 2025

ALBERI = SINAPSI = X - Personale di Luca Dallari

ALBERI = SINAPSI = X

Mostra personale di 

LUCA DALLARI



“L'artista è la sinapsi tra la sua opera e l'osservatore. Il risultato è x, l'incognita”, afferma lo stesso creativo Luca Dallari nell’illustrare il concetto della sua prima mostra personale, intitolata Alberi = Sinapsi = X presso Arcus Artis GalleryLab, in via dei Due Gobbi, 2/C a Reggio Emilia.
Riprendendo il vocabolo greco synapsis, ossia collegamento, l’autore intende dipingere, attraverso la metafora delle piante, ciò che nel cervello rappresenta il punto di contatto funzionale fra due cellule nervose. Luca Dallari ritrova nelle forme ramificate degli alberi e nel reticolo delle propaggini osservate dal basso, una connessione simile a quella cellulare e, come quella, l’impulso all’esecuzione di segnali elettrici e alla conseguente realizzazione del movimento.
L’intento dell’artista è quello di provocare un impulso elettrico in chi osservi i suoi quadri, creando dunque di un’emozione: l’incognita x, diversa per ognuno.
Con una pittura istintiva e un punto di vista anomalo, Luca Dallari ci riporta a momenti forse dimenticati, in meriggi assolati e silenziosi, in cui solo il ronzio degli insetti interrompe la calura e la sensazione sognante, mentre, sdraiati sull’erba profumata, osserviamo le fronde stagliarsi contro il cielo, agganciandosi ad ogni alito di vento.
Connettendo direttamente le forme e i pensieri, gli alberi e le sinapsi, l’incognita si scioglie e il risultato si palesa, tra le nuvole e le foglie, in un istante infinito.

La mostra, curata da Stefania Ferrari e con la direzione di Gian Domenico Silvestrone, proseguirà sino al 26 Gennaio.

Orari di apertura: martedì, mercoledì, venerdì, sabato 10 -13 e 16 – 19; Giovedì 10 – 13; domenica e lunedì chiuso.











giovedì 2 gennaio 2025

Natale naif - Appuntamento atteso e apprezzato

NATALE NAIF A REGGIO EMILIA
Visitabile sino al 5 Gennaio

La terza edizione del Natale naif a Reggio Emilia si conferma come appuntamento atteso e apprezzato.
Ospitato per il secondo anno consecutivo presso Arcus Artis GalleryLab, unisce arte e tradizione, passato e presente.
Come già accaduto, questa esposizione di opere uniche e di grande livello attrae un pubblico eterogeneo, che sempre resta affascinato dagli scorci di un tempo e di una semplicità che ormai fanno parte dei ricordi dei nonni, ma che le giovani generazioni desiderano conoscere e non dimenticare.
I bambini, infatti, sono i più curiosi e pongono domande su come fosse un Natale trascorso in campagna, al calore di un focolare o della stufa economica, tra giocattoli sparsi sul pavimento, notti stellate e silenziose e racconti degli anziani, filando e cucinando.
Un'epoca che purtroppo non tornerà, ma che è necessario preservare nella memoria collettiva, per non perdere ciò che è il legame che ci accomuna tutti: quello umano.
Stefania Ferrari, curatrice di tutte le tre edizioni di Natale naif a Reggio Emilia, ha saputo riportare dal 2022 questo stile così particolare nel centro cittadino, dopo oltre trent'anni nei quali le opere dei "candidi" venivano proposte solo in zone della Bassa reggiana, in quanto la corrente è particolarmente legata a quelle terre, soprattutto grazie a figure come Zavattini e Ligabue.
Gli artisti che partecipano all'iniziativa sono Gianni Bagni, Fausto Bianchini, Bruno Biazzi, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Manola De Gobbi, Dino Fiorini, Paolo Incerti, Luciano Lipreri, Gianni Pontiroli, Natale Rovesti e Gianni Verona.
L'esposizione attuale, in via dei Due Gobbi, 2/C nel cuore del centro Storico reggiano, rimarrà aperta fino al 5 Gennaio compreso e rappresenta un'occasione imperdibile per apprezzare un genere che difficilmente è presente lontano dalle lande di Peppone e Don Camillo.





Piccolo capolavoro di Luciano Lipreri sulla "Tavola naif" in esposizione






Un meraviglioso piattino artistico di Gianni Verona






Un particolare del quadro di Fausto Bianchini






Un gatto si gode il calduccio nell'opera di Manola De Gobbi







Pattinatori sul laghetto ghiacciato dipinti da Gianni Bagni