LA MINICOLLETTIVA
ANIME NAÏF - I CANDIDI,
RICONFERMA LUZZARA CENTRO DI QUEST'ARTE UNICA
In un
piovoso pomeriggio dell'ultima domenica di maggio, un notevole gruppo
di persone, con spirito amichevole e gioioso, si è riunito per
inaugurare una collettiva che riporta Luzzara agli antichi splendori
del naif.
La cittadina
della Bassa reggiana è sempre stata patria d'eccellenza di questo
stile pittorico così particolare e unico. Per varie ragioni, da
qualche tempo il suo nome è stato un po' dimenticato sotto questo
punto di vista, ma con questa mini collettiva, nel cuore del centro
storico e nel locale, l'Ancicafè, che ospita una delle opere di
Cerare Zavattini, Luzzara si ripropone come elemento nevralgico
dell'arte nativa.
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Da sinistra in piedi Luigi Camellini, Roberta Valducci, Stefania Ferrari, Gianni Pontiroli. In basso, i due proprietari di Ancicafè: Elena Anceschi e Dante Bosi. Alle spalle di ogni artista, uno dei loro quadri e tutto sulla destra l'opera di cesare Zavattini, da lui donata a Dante Bosi da bambino. |
Questa
mostra riveste quindi una particolare importanza, non solo perché
ripropone dopo un periodo di stasi delle opere naif, ma perché
rappresenta un nuovo modo di dipingere, che si ricollega sì allo
stile classico di questa corrente pittorica, ma che aggiunge note
moderne alla visione candida dell'esperienza naif.
La pittura
più geometrica e dai colori netti di Gianni Pontiroli, nelle
cui tele campeggiano anche scorci cittadini e automobili, segna un
momento di passaggio tra il naif della tradizione contadina a quello
più urbano di oggi, in cui la campagna confina con la città e in
cui ai carri trainati dai cavalli si sono sostituiti moderni
trattori. Gli abitanti dei villaggi non si muovono più a piedi o con
le biciclette, ma con le auto. Eppure negli sguardi e in alcuni
scorci panoramici, ancora si rivela la passione intensa per la natura
e i suoi ritmi immutabili.
Se nelle
opere più classiche di Luigi Camellini si legge, in maniera
nemmeno molto velata, una critica alla modernità che tutto travolge
e contamina, a scapito di una purezza ormai perduta, di ricordi
d'infanzia e innocenza di un tempo che non tornerà, nelle tele di
Pontiroli pare esserci invece una maggiore integrazione tra presente
e passato, una visione più positiva per una convivenza tra passato e
contemporaneo.
Roberta
Valducci, in arte Azzurra la Naif, già in questo suo nome
d'arte, nel senso letterale della parola, afferma la sua volontà di
immergersi in questo candido, o per lei azzurro, mondo, che assume
contorni fiabeschi grazie a personaggi immaginari che trascorrono
l'esistenza in universo perlaceo dai colori brillanti.
Eppure,
anche in questo caso, in questa nuova visione di pittura dedita alla
spontaneità creativa, la matrice dei padri è ben presente. Una
natura madre amorevole, che accoglie ogni sua creatura secondo un
disegno ben stabilito e che si ripete, uguale ma sempre sorprendente,
ogni anno, ogni stagione. Animali, veri o immaginari, vivono e si
avvicinano a elementi della natura, in una esplosione di colori
gioiosi.
Questi tre
artisti, con stili così differenti, sono l'esempio più lampante di
come la pittura naif sia più che mai viva e sia stata capace di
evolversi con il tempo, mantenendo intatto il suo spirito, la sua
candida anima naif, che oggi risplende nuovamente a Luzzara.
Mostra
visitabile fino al 31 luglio presso Ancicafè, via Avanzi, 46
Luzzara.
Orari:
7-12,30 e 16-19, chiuso sabato pomeriggio e domenica.
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Roberta Valducci e Gianni Pontiroli |
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In primo piano Cristina Bernardi, alle sue spalle Elena Piccinini |