I
RAGAZZI CHE SI AMANO
MOSTRA
PITTOGRAFICA-SPETTACOLO DELL'ARTE
AIROMA
Aida
Palmieri, Roberta Lodi Rizzini, Maria Grassi
Pianoforte
e voce: Danilo Predieri
Recitazione:
Lidia Carboni, Marina Prati
A cura di Stefania Ferrari
6 DICEMBRE 2014 – 7 GENNAIO 2015
Rappresentazione d'arte sabato 6 dicembre 2014 ore 17.00
Sala espositiva MAX CAFE’
Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia
Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30
domenica chiuso
Ispirato a poesie di
Pessoa, Neruda e Prévert, un evento che unisce letteratura, pittura,
fotografia, musica dal vivo e recitazione, per celebrare l'amore
attraverso differenti linguaggi artistici dedicati al sentimento
umano più potente.
Aida Palmieri, ispirandosi alla
poesia Tutte le lettere d'amore di Pessoa, analizza nelle sue
concezioni fotografiche differenti connotati comunicativi dell'amore:
attraverso le parole scritte, che appaiono quasi ridicole col senno
di poi o a un occhio che non appartenga a quello dell'amante o
dell'amato, o al contrario taciute, per incapacità e chiusura, per
insicurezza e timidezza di fronte a un sentimento così forte e
totalizzante. La parola amorosa scritta prende corpo nelle sue opere,
evidenziando il ricordo di un amore presente, che ispira, di uno
passato, che genera sottile nostalgia, e quello inciso nei graffiti,
dell'ora e dell'allora, che campeggia su rocce, cortecce e monumenti,
monumento esso stesso a ciò che, almeno una volta nella vita,
accomuna tutti noi.
Roberta Lodi Rizzini ha invece
scelto Pablo Neruda quale autore guida per le sue opere, che
scandiscono tre diversi possibili momenti di una storia sentimentale,
narrata nella poesia Se tu mi dimentichi. L'emozione assoluta
che lega due persone, indissolubile apparentemente, può essere
invece spezzata se l'amare non è eguale e reciproco, se la
dimenticanza scioglie il calore della condivisione dello stesso
respiro, se l'esistenza diventa un donare senza ritorno. Ecco allora
che lo stesso oggetto di devozione e desiderio, presente e tangibile
in ogni manifestazione del mondo, scompare, diviene spettro
evanescente in un ricordo fuggevole, per non soffrire, per non
soccombere. Come unico antidoto al veleno dell'oblio, la dolcezza di
un amore corrisposto con duratura fiamma.
Maria Grassi ha seguito il
motivo ispiratore che ha concesso a Jaques Prévert di comporre i
palpitanti versi de I ragazzi che si amano, scelta inoltre per
il titolo della mostra stessa. Nel realizzare le sue riproduzioni, la
fotografa ha consegnato all'immortalità una serie di baci esclusivi
e universali, tali perché l'esistenza dei protagonisti è in
quell'attimo al di fuori di ogni legge, di ogni razionalità, di ogni
tempo e per questo rappresenta un atto immortale, sconfinato, divino,
trascendendo e ignorando qualunque parola di disapprovazione e
malcelata invidia di chi, forse da molto, troppo tempo, ha
dimenticato la sfolgorante potenza del primo amore, ardente e puro
gioiello in scenari di quotidianità metropolitana.
info:
igiardinidiafrodisia@gmail.com
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