venerdì 30 settembre 2016

I NAIFS DEL PO - TERZA EDIZIONE

I Naïfs del Po
Terza edizione



Da sabato 1 ottobre sino alla fine del mese, la cittadina rivierasca di Gualtieri (RE) ospiterà, per il terzo anno consecutivo, la rassega di pittura I Naïfs del Po, in un tripudio di immagini rubate alle campagne e alla fantasia, omaggiando, ma soprattutto sottolineando, la vitalità e il desiderio di riaffermazione di questo stile pittorico, che tanto è legato alla terra solcata dal Po. 
La Sala Falegnami, all'interno di Palazzo Bentivoglio, vedrà riportato alla luce un mondo agreste che rimanda a tradizioni mai dimenticate e che il velo della nostalgia mantiene vivo, grazie alla organizzazione e cura, anche di questa edizione, da parte del Club delle Arti Reggiane, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura di Gualtieri.

Alberta Baglione, Brenno Benatti, Fausto Bianchini, Luigi Camellini, Paolo Camellini, Augusto Fantini, Dino Fiorini, Franco Mora, Gianni Pontiroli, Natale Rovesti, Gianni Samini, Roberta Valducci (Azzurra la Naïf), Serafino Valla, Gianni Verona sono i quattordici artisti che si sono cimentati nella realizzazione di opere che rappresentano una memoria storica tramandata tramite l'arte.

Tra animali da cortile, covoni di fieno, barche su fiume, rezdore che impastano sapientemente uova e farina, allegorie fantasiose della natura, il naïf è più che mai vivo e la sua storia resta legata alle stagioni, che scandiscono la vita con ritmo lento e regolare, al sole, ai campi, ai galli multicolori che razzolano nell'aia, ma in special modo, alle persone, grate a una campagna dolce e materna, che dona i suoi frutti in cambio di un rispetto che sopravvive e si racconta nelle tele de I Naïfs del Po.
La mostra è l'esempio più lampante di come la pittura naif sia più che mai viva e sia stata capace di evolversi con il tempo, mantenendo intatto il suo spirito, la sua candida anima, che oggi risplende  a Gualtieri.
La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.


(Stefania Ferrari)

















DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: DISCOTECHE FANTASMA



Episodio 2

DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: 
DISCOTECHE FANTASMA
Alla ricerca dei vecchi locali da ballo

Massimo Tassi & Collettivo Creativo Yorick

DAL 5 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2016

Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA

Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia

dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21- domenica dalle 8 alle 13


Com'è oggi l'ingresso dello storico e famoso Marabù


Il popolo della notte ritorna, nelle discoteche FANTASMA.
E' DIVERTIMENTIFICIO EMILIA, iniziativa ideata da Massimo TASSI con il CCY - Collettivo Creativo YORICK.



Dal 5 OTTOBRE, nello spazio espositivo del Caffè della Gabella, storico edificio alle porte del centro di Reggio Emilia.
Per raccontare STORIE DI VECCHIE DISCOTECHE al ritmo della musica, vissuto tra incontri, ricordi e oggetti che diventano icone. Il percorso culturale e di costume è iniziato nel 2015, poi ecco una prima mostra nella primavera 2016. Ora, il 2° episodio, con molte sorprese.
CONCEPT - Tra gli anni '70 e '90, la via Emilia è la spina dorsale su cui s'innestano le grandi discoteche, luoghi di musica e aggregazione. Decenni dopo, Massimo Tassi e il CCY - Collettivo
Creativo Yorick ripercorrono quell'itinerario, dall'Emilia sino alla Riviera Romagnola. Dove le notti sembravano non finire mai, oggi ci
sono soprattutto edifici in rovina. Il percorso diventa occasione per raccogliere testimonianze, suoni, immagini e memorabilia di un tempo che se n'è andato per sempre.
QUANDO - Dal 5 ottobre al 6 novembre 2016
DOVE - Spazio espositivo del Caffè della Gabella (via Emilia S. Pietro 73, Reggio Emilia)
ORARI - Dal lunedì al sabato, ore 7-21; domenica, ore 8-13
INFO - yorickfantasy@yahoo.com
COMUNICAZIONE - Stefania Ferrari - I Giardini di Afrodisia












mercoledì 21 settembre 2016

NEI BUNKER DELLE ARMI SEGRETE DEL FÜHRER


Una fabbrica nascosta nel cuore di una montagna



Una esplorazione tra brivido e avventura, tra storia e archeologia industriale. Verso un mondo sotterraneo.
Siamo entrati nei tunnel segreti dove durante la II Guerra mondiale si fabbricava componentistica per l'esercito di Hitler. E forse - aggiunge sibillino qualcuno - anche parti destinate alle armi sperimentali, con cui i nazisti volevano ribaltare l'esito del conflitto.
Siamo a Costozza (Vicenza), nei Colli Berici. Alle nostre spalle il paese avvolto dal sole. Davanti a noi si spalanca invece un abisso di tenebra e roccia.



La spedizione è composta dal cameraman Andrea Boni, dal giornalista Massimo Tassi e da Pier Guido Segna, la cui famiglia è proprietaria di una parte delle grotte.
Nei cunicoli, tra il 1943 e il 1945, erano collocati macchinari di Officine Reggiane, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Fiat, Ducati e Siemens. La dotazione industriale era stata trasferita in modo che sfuggisse alle incursioni aeree degli Alleati. In precedenza le grotte erano state utilizzate come cave di pietra.
I tedeschi indicavano il luogo con un nome in codice: “Officina C, Saibling”.
Gli Alleati vennero a conoscenza della fabbrica che produceva per Junkers e Messerschmitt: lo dimostra un dossier segreto. Tuttavia non riuscirono a colpire l'impianto, ricavato all'interno della montagna, dove erano stati anche ricavati spazi per cinema, chiesa, dormitori, mensa, come attestano rare foto d'epoca.



Le tenebre ci avvolgono. Ci troviamo in un labirinto. “Si tratta probabilmente di centinaia di chilometri di gallerie, che percorrono l'intera montagna”, dice Segna. E' impressionante pensare che qui lavorassero centinaia di persone. Erano in scacco dei tedeschi: i cunicoli erano minati. E così pure il paese.
Gli occhi si abituano all'oscurità. E con l'aiuto delle torce troviamo segni concreti della presenza dei lavoratori o dei soldati: sulle pareti ci sono nomi e date.
La fine dei tunnel di guerra arrivò nel '45, con l'avanzata degli Alleati e il ritiro dei tedeschi verso il Brennero. Ma più di settant'anni dopo, i cunicoli avvolti dalle tenebre custodiscono ancora molti enigmi.
Testo di Massimo Tassi, proposto in forma diversa dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio (21/9/2016). Foto di Andrea Boni e Massimo Tassi. Si ringrazia la famiglia Segna.




martedì 20 settembre 2016

"TESTA DEL DIAVOLO": SCULTURA CELTICA?


"TESTA DEL DIAVOLO": 

MISTERO CELTICO?

Antica scultura apre il dibattito




Ha un nome che mette i brividi e si rivela come un mistero la cui soluzione potrebbe catapultarci sino agli abissi del tempo, alle usanze degli antichi abitanti dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Viene chiamata la “TESTA DEL DIAVOLO" e secondo gli studiosi si tratta di una scultura molto antica. Si trova a Crovara, piccola località nel territorio di Vetto (Reggio Emilia), sulle montagne che dominano il torrente Enza.
Un enigma di pietra che ammicca a lato degli scalini della chiesa di San Giorgio, a ridosso di una rupe che conserva i resti di un castello medievale, luogo frequentato da escursionisti e gitanti.
Solo i più attenti notano però la strana figura che ha attirato l'attenzione degli studiosi, per aprire un clamoroso scenario storico.
E' sicuramente molto antica, forse risale a duemila anni fa, realizzata dalle popolazioni che abitavano la zona appenninica di cui parla anche Tito Livio, potrebbe essere un retaggio delle teste che facevano LIGURI e CELTI”, rivela Adolfo Zannoni, esperto di simbolismo delle religioni antiche.
La scultura rappresenta un volto, scolpito nella pietra arenaria. Sembra fissarci, magnetico. Spostandoci, pare che strizzi un occhio, ammiccando. La bocca sembra contorta in una smorfia. Forse si tratta di uno scherzo dell'immaginazione o dell'intensa luce di un pomeriggio estivo. O forse dell'abilità dello sconosciuto artista.
Però potrebbe anche risalire all'inizio del medioevo, realizzata dai montanari che guardavano a quelle sculture a forma di testa che erano ancora presenti nella zona”, aggiunge Zannoni, portandoci a spasso nel tempo.
La “TESTA DEL DIAVOLO” non era inserita nella chiesa. E' stata collocata negli anni '70, quando il parroco di allora l'ha trovata nella vicina area della Rocca. La tradizione la considera “apotropaica”, allontanerebbe gli influssi negativi. Il nome popolare potrebbe derivare dalle orecchie molto marcate, che ricordano le corna di un demone o di una divinità.
C'è chi parla di CERUMNO, che per i Celti aveva sembianze umane e corna di cervo al posto delle orecchie.
Le ipotesi sono varie e suggestive, con una certezza: è antichissima. E necessita di essere preservata dagli agenti atmosferici, destinati a sgretolare l'arenaria, con il rischio che questa testimonianza sulle antiche genti vada perduta.
Testo di Massimo TASSI, proposto in forma sensibilmente diversa anche dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio.

Come spesso accade, anche I Giardini di Afrodisia erano presenti grazie alla partecipazione della nostra inviata Stefania Ferrari, all'interno della spedizione esplorativa, guidata appunto da Massimo Tassi.

lunedì 19 settembre 2016

TUTTO ESAURITO PER LA NOTTE DEL WEIRD


A TUTTO WEIRD

Una serata da brivido. E non perché si stia avvicinando l'autunno, ma per quella sottile lama di paura che attanaglia la nuca, quando di mezzo ci sono storie di treni che scompaiono nel nulla, diligenze fantasma e terribili maledizioni che incombono su antichi tumuli indiani.
Tutto questo e decisamente molto di più nella seconda edizione de “La notte del weird”, che come lo scorso anno si è presentata con un tutto esaurito di pubblico e di fan e un programma che ha indotto a guardarsi le spalle tornando a casa.

Pubblico fuori dalla Miskatonic, in attesa dell'apertura dell'evento


L'iniziativa, targata anche questa volta Miskatonic University e Yorick, si è tenuta domenica 18 settembre dalle 21 sino a notte inoltrata, terminando... di lunedì, presso la sede della libreria Miskatonic, in via Squadroni 10/a Reggio Emilia.
Il filo conduttore della serata è stato “Gotico Americano tra narrativa e fiction Tv”, sottolineando i numerosi richiami tra un filone narrativo riconducibile alla letteratura fantastica statunitense, soprattutto del sud, e alcune serie tv di grande successo, come “True Detective”, che ha rilanciato in tutto il mondo i nomi di grandi maestri del weird come Robert Chambers, Ambrose Bierce e Thomas Ligotti.
Ma la serata è stata anche dedicata agli ottant'anni dalla scomparsa del grandissimo Robert E. Howard, creatore non solo di Conan, ma di altri personaggi e scenari poco conosciuti al grande pubblico e che sono stati svelati durante l'evento, con vere "chicche" per collezionisti e estimatori.

Tutto esaurito e anche posti in piedi. serata di gran successo



I relatori che hanno animato la notte, sono stati Giulia Cigni, indagatrice del fantastico, che ha parlato dei romanzi noir di Joe Lansdale, autore texano che spesso affonda la penna nel noir e nell'immaginario, con omaggi a REH, ad es. con il fumetto, vedi "I piccioni dell'inferno", e ai B-movie horror.; Maico Morellini, narratore, esperto di cinema, vincitore del Premio Urania, si è soffermato invece sulla serie tv True Detective, riflettendo in particolare sui rimandi simbolici, i punti di contatto con la narrativa di Chambers e Bierce e l'opprimente atmosfera della Louisiana, restituita dalla prima stagione tv., mentre Massimo Tassi, giornalista, direttore di Yorick, vincitore del Premio Italia, ha presentato il lato horror di Robert Howard. tra vampiri, licantropi e cose senza nome, con particolare attenzione alla produzione narrativa ambientata nel Texas, sottolineando come buona parte delle opere di REH sia incline al brivido.

Giulia Cigni
Maico Morellini

Massimo Tassi


I collezionisti si son dati battaglia per poter acquistare rarità come "Vita privata di HPL" a cura di Claudio De Nardi (Reverdito), "Lovecraftiana" a cura di C. De Nardi (Yorick), "Skull-Face" di REH (Nord) e molte prelibatezze di Yorick dedicate allo scrittore di Cross Plains, tra cui numeri introvabili della rivista, taccuini della Saga di Robert Howard e altro ancora.
Per partecipare all'imperdibile appuntamento, molti appassionati son giunti da varie località, come Cesena, Mantova e Vignola, decidendo di trascorrere la notte a Reggio Emilia, vista anche l'ora tarda dei saluti tra "weirdfan". 
Da notare anche la presenza di personaggi attivi nella nuova editoria e nel mondo della cultura, tra cui Mauro Corradini di Vincent Books, mentre Stefania Ferrari è stata l'inviata nei mondi oscuri per noi de I Giardini di Afrodisia.
Brillante padrone di casa della Libreria  Miskatonic University, Andrea Gibertoni.


Andrea Gibertoni
Foto di gruppo per appassionati. Al centro, Massimo Tassi

giovedì 15 settembre 2016

LA NOTTE DEL WEIRD


UN INCONTRO NOTTURNO CHE METTE I...BRIVIDI

"La notte del weird" con Bob Howard, Joe Landsdale, True Detective





Domenica 18/9, un viaggio nel brivido tra narrativa e serie tv con:
LA NOTTE DEL WEIRD - Gotico americano, da Robert Howard a Joe Landsdale, passando per True Detective.
Iniziativa targata Miskatonic University & Yorick.
Ore 21, libreria Miskatonic University (via Squadroni 10/a, Reggio Emilia).
Un itinerario tra '900 e terzo millennio, in compagnia di linguaggi espressivi come narrativa e cinema, alla ricerca di una matrice comune dai contorni inquietanti. Un viaggio dagli intriganti rimandi culturali, vissuto sul sottile filo del mistero, che si spingerà sempre più nel sud degli Stati Uniti. Per parlare di enigmi che hanno le tinte del giallo, di credenze popolari, di fatti inspiegabili. E'...la Notte del Weird!
E i relatori?
Giulia CIGNI, giovane indagatrice del Fantastico, parlerà dei romanzi noir di Joe LANSDALE. Maico MORELLINI - narratore, esperto di cinema, vincitore del Premio Urania - si soffermerà sulla serie tv da brividi TRUE DETECTIVE, mentre Massimo TASSI (giornalista, direttore Yorick, vincitore del Premio Italia) presenterà il lato horror di Robert HOWARD, il "papà" di Conan.
Prenotazione posti a sedere: tel. 0522-1715765
Info: yorickfantasy@yahoo.com


3°CONCORSO DI PITTURA “MINIQUADRO”




PROGRAMMA:

SABATO 1 OTTOBRE

Ore 19,30: cena a € 10 con antipasto di salume e polenta fritta, risotto con crema di parmigiano e aceto balsamico, tortelli di zucca al lardo, ¼ di lambrusco, acqua.

Ore 21: commedia dialettale “No! Al dutor Carlino no!” 
della compagnia “La palanca sbusa” di Gualtieri

DOMENICA 2 OTTOBRE

Ore 17: camminata di Sandroun. Percorso breve non competitivo. Iscrizione € 2. Premio a estrazione per tutti. Partenza dal piazzale Hotel Gemmi

Ore 19,30 : cena di Sandrone a € 10 con stinco al forno, patate arrosto, calice di vino, acqua.

Durante la cena si terrà la premiazione del 3° concorso “Miniquadro”

La mostra resterà aperta tutto il mese di Settembre. 
Hotel Gemmi – via Marconi, 2 – Cadelbosco Sotto (RE) – tel: 0522 911226