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domenica 2 ottobre 2016

... corre sul Fiume - Due artisti eclettici raccontano il Po

... corre sul Fiume

Mostra di fotografie e installazioni di 
Massimo Canuti e Emanuela Cerutti

La sala espositiva Museo “Guareschi, il cinema e il territorio” a Brescello (RE) dal 1 ottobre al 13 novembre 2016 ospita una esposizione di sicuro interesse e curiosità.
In molti hanno raccontato Il Po e il suo rapporto con la gente che abita i territori delle sue rive: una mescolanza di amore, timore e rispetto, raramente odio, nemmeno quando le alluvioni distruggono il lavoro e le case, se non addirittura le vite.

Emanuela Cerutti e Massimo Canuti

I due autori hanno deciso di narrare un aspetto inedito e poco osservato di questo fiume, appunto ciò che prende e ciò che restituisce, come obbedendo a una sorta di insondabile equilibrio.
Canuti raccogliendo ciò che si appoggia sulle sponde, magari dopo una alluvione o una forte pioggia, trascinato per chilometri dalla corrente e rimasto nascosto per anni sotto i fondali sabbiosi, per poi spuntare, un paio di generazioni dopo, come balzando dal tempo che fu.




Cerutti ponendo se stessa nelle vesti di quante hanno perso la vita, per sfortuna o volontà, sfinite da amori infelici, nelle acque placide ma insidiose, crudeli eppure pietose, di questo corso d'acqua che ha segnato tante esistenze e osservato, inconsapevole, lo scorrere di migliaia di vite.



Un paziente raccoglitore di memorie e una novella Ofelia hanno unito gli intenti e i talenti, per questa mostra tutta da scoprire, carica di emozioni inaspettate.
Il titolo dell’esposizione è ispirato dal film “La morte corre sul Fiume” del 1955 capolavoro del regista di origine inglese Charles Laugthon. 
I Giardini di Afrodisia non potevano certo mancare a questo appuntamento, quantomai segnato da originale profondità e energia creativa.
L'esposizione è visitabile a ingresso libero dal martedì al venerdì 9,30-12,30 e 14,30-17,30
Sabato, domenica e festivi 9,30-12,30 e 14,30-18,30. Dal 29 ottobre domenica  e festivi 9,30-12,30 e 14,00-18,00.

Stefania Ferrari


Da sin. Stefania Ferrari de I Giardini di Afrodisia, Emanuela Cerutti artista in mostra e la pittografa scrittrice Maria Grassi


venerdì 30 settembre 2016

DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: DISCOTECHE FANTASMA



Episodio 2

DIVERTIMENTIFICIO EMILIA: 
DISCOTECHE FANTASMA
Alla ricerca dei vecchi locali da ballo

Massimo Tassi & Collettivo Creativo Yorick

DAL 5 OTTOBRE AL 6 NOVEMBRE 2016

Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA

Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia

dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21- domenica dalle 8 alle 13


Com'è oggi l'ingresso dello storico e famoso Marabù


Il popolo della notte ritorna, nelle discoteche FANTASMA.
E' DIVERTIMENTIFICIO EMILIA, iniziativa ideata da Massimo TASSI con il CCY - Collettivo Creativo YORICK.



Dal 5 OTTOBRE, nello spazio espositivo del Caffè della Gabella, storico edificio alle porte del centro di Reggio Emilia.
Per raccontare STORIE DI VECCHIE DISCOTECHE al ritmo della musica, vissuto tra incontri, ricordi e oggetti che diventano icone. Il percorso culturale e di costume è iniziato nel 2015, poi ecco una prima mostra nella primavera 2016. Ora, il 2° episodio, con molte sorprese.
CONCEPT - Tra gli anni '70 e '90, la via Emilia è la spina dorsale su cui s'innestano le grandi discoteche, luoghi di musica e aggregazione. Decenni dopo, Massimo Tassi e il CCY - Collettivo
Creativo Yorick ripercorrono quell'itinerario, dall'Emilia sino alla Riviera Romagnola. Dove le notti sembravano non finire mai, oggi ci
sono soprattutto edifici in rovina. Il percorso diventa occasione per raccogliere testimonianze, suoni, immagini e memorabilia di un tempo che se n'è andato per sempre.
QUANDO - Dal 5 ottobre al 6 novembre 2016
DOVE - Spazio espositivo del Caffè della Gabella (via Emilia S. Pietro 73, Reggio Emilia)
ORARI - Dal lunedì al sabato, ore 7-21; domenica, ore 8-13
INFO - yorickfantasy@yahoo.com
COMUNICAZIONE - Stefania Ferrari - I Giardini di Afrodisia












mercoledì 21 settembre 2016

NEI BUNKER DELLE ARMI SEGRETE DEL FÜHRER


Una fabbrica nascosta nel cuore di una montagna



Una esplorazione tra brivido e avventura, tra storia e archeologia industriale. Verso un mondo sotterraneo.
Siamo entrati nei tunnel segreti dove durante la II Guerra mondiale si fabbricava componentistica per l'esercito di Hitler. E forse - aggiunge sibillino qualcuno - anche parti destinate alle armi sperimentali, con cui i nazisti volevano ribaltare l'esito del conflitto.
Siamo a Costozza (Vicenza), nei Colli Berici. Alle nostre spalle il paese avvolto dal sole. Davanti a noi si spalanca invece un abisso di tenebra e roccia.



La spedizione è composta dal cameraman Andrea Boni, dal giornalista Massimo Tassi e da Pier Guido Segna, la cui famiglia è proprietaria di una parte delle grotte.
Nei cunicoli, tra il 1943 e il 1945, erano collocati macchinari di Officine Reggiane, Alfa Romeo, Isotta Fraschini, Fiat, Ducati e Siemens. La dotazione industriale era stata trasferita in modo che sfuggisse alle incursioni aeree degli Alleati. In precedenza le grotte erano state utilizzate come cave di pietra.
I tedeschi indicavano il luogo con un nome in codice: “Officina C, Saibling”.
Gli Alleati vennero a conoscenza della fabbrica che produceva per Junkers e Messerschmitt: lo dimostra un dossier segreto. Tuttavia non riuscirono a colpire l'impianto, ricavato all'interno della montagna, dove erano stati anche ricavati spazi per cinema, chiesa, dormitori, mensa, come attestano rare foto d'epoca.



Le tenebre ci avvolgono. Ci troviamo in un labirinto. “Si tratta probabilmente di centinaia di chilometri di gallerie, che percorrono l'intera montagna”, dice Segna. E' impressionante pensare che qui lavorassero centinaia di persone. Erano in scacco dei tedeschi: i cunicoli erano minati. E così pure il paese.
Gli occhi si abituano all'oscurità. E con l'aiuto delle torce troviamo segni concreti della presenza dei lavoratori o dei soldati: sulle pareti ci sono nomi e date.
La fine dei tunnel di guerra arrivò nel '45, con l'avanzata degli Alleati e il ritiro dei tedeschi verso il Brennero. Ma più di settant'anni dopo, i cunicoli avvolti dalle tenebre custodiscono ancora molti enigmi.
Testo di Massimo Tassi, proposto in forma diversa dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio (21/9/2016). Foto di Andrea Boni e Massimo Tassi. Si ringrazia la famiglia Segna.




martedì 20 settembre 2016

"TESTA DEL DIAVOLO": SCULTURA CELTICA?


"TESTA DEL DIAVOLO": 

MISTERO CELTICO?

Antica scultura apre il dibattito




Ha un nome che mette i brividi e si rivela come un mistero la cui soluzione potrebbe catapultarci sino agli abissi del tempo, alle usanze degli antichi abitanti dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Viene chiamata la “TESTA DEL DIAVOLO" e secondo gli studiosi si tratta di una scultura molto antica. Si trova a Crovara, piccola località nel territorio di Vetto (Reggio Emilia), sulle montagne che dominano il torrente Enza.
Un enigma di pietra che ammicca a lato degli scalini della chiesa di San Giorgio, a ridosso di una rupe che conserva i resti di un castello medievale, luogo frequentato da escursionisti e gitanti.
Solo i più attenti notano però la strana figura che ha attirato l'attenzione degli studiosi, per aprire un clamoroso scenario storico.
E' sicuramente molto antica, forse risale a duemila anni fa, realizzata dalle popolazioni che abitavano la zona appenninica di cui parla anche Tito Livio, potrebbe essere un retaggio delle teste che facevano LIGURI e CELTI”, rivela Adolfo Zannoni, esperto di simbolismo delle religioni antiche.
La scultura rappresenta un volto, scolpito nella pietra arenaria. Sembra fissarci, magnetico. Spostandoci, pare che strizzi un occhio, ammiccando. La bocca sembra contorta in una smorfia. Forse si tratta di uno scherzo dell'immaginazione o dell'intensa luce di un pomeriggio estivo. O forse dell'abilità dello sconosciuto artista.
Però potrebbe anche risalire all'inizio del medioevo, realizzata dai montanari che guardavano a quelle sculture a forma di testa che erano ancora presenti nella zona”, aggiunge Zannoni, portandoci a spasso nel tempo.
La “TESTA DEL DIAVOLO” non era inserita nella chiesa. E' stata collocata negli anni '70, quando il parroco di allora l'ha trovata nella vicina area della Rocca. La tradizione la considera “apotropaica”, allontanerebbe gli influssi negativi. Il nome popolare potrebbe derivare dalle orecchie molto marcate, che ricordano le corna di un demone o di una divinità.
C'è chi parla di CERUMNO, che per i Celti aveva sembianze umane e corna di cervo al posto delle orecchie.
Le ipotesi sono varie e suggestive, con una certezza: è antichissima. E necessita di essere preservata dagli agenti atmosferici, destinati a sgretolare l'arenaria, con il rischio che questa testimonianza sulle antiche genti vada perduta.
Testo di Massimo TASSI, proposto in forma sensibilmente diversa anche dal quotidiano Il Resto del Carlino-Carlino Reggio.

Come spesso accade, anche I Giardini di Afrodisia erano presenti grazie alla partecipazione della nostra inviata Stefania Ferrari, all'interno della spedizione esplorativa, guidata appunto da Massimo Tassi.

giovedì 15 settembre 2016

LA NOTTE DEL WEIRD


UN INCONTRO NOTTURNO CHE METTE I...BRIVIDI

"La notte del weird" con Bob Howard, Joe Landsdale, True Detective





Domenica 18/9, un viaggio nel brivido tra narrativa e serie tv con:
LA NOTTE DEL WEIRD - Gotico americano, da Robert Howard a Joe Landsdale, passando per True Detective.
Iniziativa targata Miskatonic University & Yorick.
Ore 21, libreria Miskatonic University (via Squadroni 10/a, Reggio Emilia).
Un itinerario tra '900 e terzo millennio, in compagnia di linguaggi espressivi come narrativa e cinema, alla ricerca di una matrice comune dai contorni inquietanti. Un viaggio dagli intriganti rimandi culturali, vissuto sul sottile filo del mistero, che si spingerà sempre più nel sud degli Stati Uniti. Per parlare di enigmi che hanno le tinte del giallo, di credenze popolari, di fatti inspiegabili. E'...la Notte del Weird!
E i relatori?
Giulia CIGNI, giovane indagatrice del Fantastico, parlerà dei romanzi noir di Joe LANSDALE. Maico MORELLINI - narratore, esperto di cinema, vincitore del Premio Urania - si soffermerà sulla serie tv da brividi TRUE DETECTIVE, mentre Massimo TASSI (giornalista, direttore Yorick, vincitore del Premio Italia) presenterà il lato horror di Robert HOWARD, il "papà" di Conan.
Prenotazione posti a sedere: tel. 0522-1715765
Info: yorickfantasy@yahoo.com


giovedì 11 agosto 2016

QUANDO LOVECRAFT SI PUO' TOCCARE

Alle montagne della follia

Iniziativa realizzata con materiali eco-compatibili e rispettosa dell'ambiente dedicata al Sognatore di Providence



Lovecraft è diventato realtà, tanto da poter toccare con mano le sue storie.

La rivista YORICK ha promosso un'iniziativa dedicata allo scrittore di Providence e in particolare al suo romanzo d'esplorazione Alle montagne della follia.
L'idea si è concretizzata in una località misteriosa del Trentino, dove il creativo Gino Bedeschi ha dato tangibilità alla suggestioni della storia lovecraftiana.



“Abbiamo ricostruito l'atmosfera incombente della splendida storia di Lovecraft con una installazione creativa realizzata in una località segreta, dove sono state utilizzate le caratteristiche paesaggistiche per sottolineare i rimandi al racconto del maestro”, afferma Bedeschi. “Così si spiegano le gole vertiginose, le pareti incombenti, gli strani pinnacoli di roccia, in cui abbiamo collocato una serie di collage preparati per l'occasione, che rimandano agli argomenti che trapelano da HPL, tra cui l'inquietudine degli studiosi di fronte alla scoperta di tracce di civiltà aliene e preumane”.



Rodolfo Pettazzoni ha documentato fotograficamente l'installazione e la location di rara bellezza.
Qui riportati alcuni scatti, con le rupi inquietanti, l'atmosfera carica di mistero, le rocce dalle forme insolite e i collage, che omaggiano liberamente HPL.






I collage sono a disposizione dei collezionisti lovecraftiani, con firma dell'autore e autentica lovecraftiana rilasciata dalla rivista YORICK e da il Circolo di HPL.

Per la riuscita dell'iniziativa hanno anche collaborato il Circolo di Lovecraft, I Giardini di Afrodisia, l'Howard Club, Juliette Verne, il Gruppo Letterario di Attività Salgariane, Rodolfo Pettazzoni, l'Associazione Yorick per la Cultura.



mercoledì 7 ottobre 2015

TICKETS Biglietti per l'Altroquando - mostra fotografica di FABIO VEZZANI

TICKETS

Biglietti per l'Altroquando

Mostra personale del fotografo

FABIO VEZZANI

Biglietti per un altro tempo, un altro luogo, impossibili da trovare, se non si possiede la chiave di lettura per interpretare le immagini, grondanti suggestioni, che in un allusivo bianco e nero trasportano la mente in un immaginifico universo che  pulsa parallelo, misterioso e invisibile.


Il fotografo Fabio Vezzani posa tra due sue opere in mostra al Max Cafè


A cura di Stefania Ferrari

10 – 31 OTTOBRE 2015

INAUGURAZIONE SABATO 10 OTTOBRE ORE 18

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30

domenica chiuso


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



giovedì 4 dicembre 2014

PROGETTO MISTERO: X-FILES REGGIANI

Progetto Mistero: X-Files reggiani
Indagine sulla fenomenologia dell'insolito
tra l'Appennino e il Grande Fiume


A cura di Massimo Tassi



Una mostra per spiriti avventurosi in cui curiosità, bizzarro e mistero sono protagonisti. Progetto Mistero: X-Files reggiani è il titolo che già promette emozioni alla Mulder & Scully, ma tutto calato in territorio nostrano.
Oltre trenta opere di artisti illustrano con vari linguaggi eventi riguardanti avvistamenti Ufo, spettri, casi irrisolti, streghe e inquisizione, esseri mutanti, ritrovamenti archeologici che gettano nuove luci sulla nostra storia più remota.
Questi sono solo alcuni degli argomenti esposti in questo percorso di ricerca dell'insolito, affrontato con serietà di indagine, strizzando tuttavia l'occhio alle leggende popolari, che l'associazione Yorick ha intrapreso un anno fa con una analisi riguardante il forse più famoso mistero reggiano, quello della Cianciulli. Durante questo viaggio tra i meandri degli enigmi made in Reggio, i ricercatori si sono imbattuti in numerosi casi che affondano le radici nella storia e nelle pieghe dell'inspiegabile e ne hanno stilato rapporti sotto forma di brevi articoli che sono stati così riuniti in un libro, indispensabile completamento dell'esposizione artistica e che contiene, oltre ai resoconti degli X-Files, anche un catalogo con le opere.
Tra le maggiori curiosità, la scoperta di una piccola Carnac tra le nostre colline, sito in cui particolari ritrovamenti hanno condotto alcuni archeologi a ipotizzare un luogo di culto risalente all'Età del Bronzo; una visita nel palazzo che in passato fu sede dell'inquisizione a Reggio e una documentazione che ricostruisce l'ipotesi di un tentativo di sabotaggio all'aereo del Duce, in visita alle Officine Reggiane nel periodo della guerra.

Opere di Marco Arduini, Laura Bacciocchi, Grazia Badari, Franco Bonetti, 
Alfonso Borghi, Massimo Canuti, Greta Catellani, Emanuela Cerutti, Silla Davoli, 
Nicla Ferrari, Vando Fontanesi, Enrico Ganassi, Stefano Grasselli, Marino Iotti, 
Maria Cristina Martinelli, Beatrice Riva, Michele Sassi, Corrado Tamburini, 
Nani Tedeschi, Enzo Zanni

Catalogo in sede (dal 17/12), con testi di Carlo Baja Guarienti, Gino Bedeschi, Stefania Ferrari, Roberto Giampietri, Cosimo Pederzoli, Rossella Pergetti, Rodolfo Pettazzoni, Sara Rizzitelli Stevenson, Massimo Tassi 

10 dicembre 2014 – 30 gennaio 2015

Incontro con gli artisti sabato 10 gennaio 2015 ore 16,30 – 18,00

Spazi espositivi Caffetteria Trattoria Sipario
Viale Allegri 1/a, Reggio Emilia

Apertura: tutti i giorni 12 – 14.30, 19 –23
yorickfantasy@yahoo.com - tel.368- 7222883



www.viamari10.it










martedì 17 giugno 2014

LA MOSTRA "OLTRE IL CIELO" VOLA A ROMA

La mostra OLTRE IL CIELO ideata da Massimo Tassi e dall'associazione Yorick
vola a Roma. Allestimento sino al 30 giugno negli spazi espositivi del Chiostro
del Bramante. Quadri e disegni di Marco Arduini, consulenza storico-tecnica di
Adriano Riatti. 




Con gli auspici della contessa Caproni e la collaborazione
della mediateca dell'Università di Modena e Reggio, che ha messo a disposizione
immagini e filmati d'epoca, base del percorso che con il linguaggio grafico-
pittorico racconta l'esperienza sociale, industriale e progettuale degli
stabilimenti Reggiane, dove negli anni '40 ben 12mila persone lavoravano
attorno alle futuribili frecce d'argento, aerei oggi divenuti perfetto esempio
di archeologia industriale.
Le opere esposte sono di stile figurativo, realizzate prevalentemente a olio e
matite su carte d'epoca, con l'aggiunta - in alcune - di contaminazioni di
materiali. Quindici opere di Marco Arduini per sognare, sfrecciare nel cielo e
volare nella storia.





Catalogo con testi di Luigi Grasselli (UniMoRe), Adriano Riatti (Archivio dig.
Reggiane, mediateca UniMoRe), Massimo Tassi (ass. Yorick). Per informazioni:

domenica 26 gennaio 2014

Yorick da forma al mistero con gli X-Files reggiani



Fantasmi, alieni e inquietanti creature vanno in mostra



Finalmente gli enigmi del territorio reggiano avranno una risposta. E' l'idea dell'associazione YORICK PER LA CULTURA unitamente alla rivista YORICK FANTASY MAGAZINE, che hanno lanciato PROGETTO MISTERO2: X-FILES REGGIANI. INDAGINE SULLA FENOMENOLOGIA DEL BIZZARRO FRA L'APPENNINO E IL GRANDE FIUME.
Si tratta di un'iniziativa giocata fra archivi e arte, fra testimonianze e ricognizioni direttamente nei luoghi che sono stati scenario di fatti inspiegabili; che vuole fare luce su avvenimenti apparentemente inspiegabili.

Il PRIMO CASO viene illustrato in questi giorni con il linguaggio fotografico al SIPARIO (viale Allegri 1/a, Reggio Emilia) con la mostra IL SAPONE DEL MALE di MASSIMO TASSI. L'allestimento si propone di fare chiarezza sull'inquietante vicenda della Cianciulli, la "Saponificatrice" che si macchiò dell'omicidio di tre donne fra il 1939 e il 1940.
La mostra IL SAPONE DEL MALE prosegue sino alla mezzanotte di MERC. 5 FEBBRAIO.

E i PROSSIMI X-FILES quali saranno? Ebbene, verranno resi tangibili in AUTUNNO con un'ESPOSIZIONE COLLETTIVA. Ma i creativi che si radunano attorno a Yorick sono già al lavoro. I risultati delle indagini d'archivio e sul territorio vengono infatti messe a disposizione di pittori, scultori e fotografi, pronti a dare forma a ciò che in precedenza era solo astrazione o apparteneva all'immaginario collettivo.

Qualche esempio? NICLA FERRARI racconta il mistero di una tomba medievale che contiene due corpi, BEATRICE RIVA si sta cimentando con il ritrovamento di un...teschio in gabbia a Reggio, MARIA CRISTINA MARTINELLI dà forma al fantasma del castello di Bianello, MASSIMO CANUTI racconta i brividi causati da fantomatiche creature anfibie avvistate nel Secchia e nell'Enza, MARCO ARDUINI ricostruisce con i colori la scomparsa di un aereo durante un'azione bellica, ELEONORA IOTTI e MARY SBROCCHI stanno lavorando pittoricamente sulla Cianciulli fra figurativo e simbolico, WILLIAM DALL'ASTA mette su tela gli strani accadimenti registrati in una casa colonica del Querciolese, EMANUELA CERUTTI rilegge i processi a eretici e streghe, ENZO ZANNI ricostruisce un omicidio apparentemnte inspiegabile del '700 .
E poi: scie luminose nella notte, oggetti misteriosi che sfrecciano in cielo, inspiegabili cerchi nei campi, una presenza spettrale in viale Umberto I e tanti altri brividi.

E' ancora possibile ADERIRE a PROGETTO MISTERO2 : X-FILES REGGIANI, percorso creativo curato da Massimo Tassi. Qui di seguito le linee generali dell'iniziativa. Buoni brividi...



Progetto Mistero2: X-Files reggiani
Indagine sulla fenomenologia del bizzarro fra l'Appennino e il Grande Fiume

Un inquietante essere vive in un torrente dell'Appennino, un oggetto volante viene avvistato negli anni '20 nel cielo della città, i brividi che trapelano dai verbali dei processi alle streghe, l'apparizione di una dama del passato in un castello, una tomba medievale che contiene due corpi, tre donne scompaiono nel nulla in un paese della Bassa, un tentativo di omicidio il cui mandante è un grande letterato del Rinascimento, giganteschi cerchi compaiono nei campi...

Sono alcuni degli enigmatici casi che i creativi soliti radunarsi attorno all'associazione Yorick si preparano ad affrontare per mezzo dei linguaggi espressivi dell'arte.
Un viaggio nell'insolito che, stavolta, dopo la recente mostra di Reggio, si sofferma su misteriosi accadimenti che vengono minuziosamente documentati dai ricercatori di Yorick. Per arrivare oltre a ciò che la scienza e le parole hanno solamente provato a raccontare: un'indagine sulla fenomenologia del bizzarro, dove quello che è da mostrare, sarà mostrato. Senza reticenze.


Cos'è – Si tratta di una mostra che intende sviluppare il tema del mistero attraverso i linguaggi espressivi, dando così vita a un viaggio nell'insolito sorretto da documentazioni storiche, testimonianze, ricerche sul territorio effettuate dallo staff di Yorick.

Dove – L'iniziativa si svolgerà a Reggio Emilia, allestita in uno spazio che abbina l'aspetto storico alla mondanità. La grande mostra collettiva autunnale viene anticipata a gennaio/febbraio 2014 dal caso n. 001 degli X-Files, "Il sapone del male", che rievoca la vicenda della "saponificatrice" Cianciulli.

Quando – Autunno 2014.

Organizzzazione – Il percorso culturale è organizzato dalla rivista Yorick Fantasy Magazine, che fondata nel 1987 è stata più volte insignita del Premio Italia per il lavoro di ricerca e valorizzazione della letteratura del fantastico e del meraviglioso. La rivista è affiancata dall'associazione Yorick per la Cultura, che dal 2001 si propone percorsi tematici attraverso linguaggi espressivi come pittura, fotografia e narrativa.

Curatore – Curatore della mostra è Massimo Tassi, giornalista e narratore. Scrive per Il Resto del Carlino. Esperto di letteratura popolare di genere, ha scritto varie introduzioni per la collana Emilio Salgari - L'opera completa edita da Fabbri e ha tradotto inediti per l'Italia di Robert Howard e H.P. Lovecraft. Studioso di Storia delle religioni, ha partecipato a spedizioni archeologiche in Medio Oriente, dove collabora con l'SBF Museum di Gerusalemme. Ha curato varie mostre e iniziative per enti e associazioni.

Le opere – La partecipazione è possibile concordando preventivamente la tematica e comunque dovrà attingere dai casi dell'insolito e del bizzarro che saranno via via inseriti negli spazi web di Yorick. Le opere dovranno essere di piccolo-medio formato (tecnica libera).

Partecipazione – Aperta a un numero limitato di creativi, a insindacabile giudizio dello staff di Yorick. L'iniziativa non ha scopo di lucro e intende promuovere i linguaggi espressivi attraverso cui si esprime la creatività autoriale. L'organizzazione richiede unicamente la simbolica partecipazione alle spese organizzative e di segreteria.

Promozione evento – Tramite cartolina, spazio on line Yorick Fantasy Magazine e comunicati stampa. La promozione dell'evento è a cura de I Giardini di Afrodisia.

Info – Ass. Yorick per la Cultura: yorickfantasy@yahoo.com . Segreteria organizzativa, Dario Tedeschi (redattore Yorick).