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martedì 5 agosto 2014

ENZO BARBANTI E LA SUA MUSICA: UN SUCCESSO ANNUNCIATO

Una splendida serata sotto le stelle, quella di sabato 2 agosto in quel di Carpineti, storico borgo dell'Appennino reggiano. A contribuire a renderla tale, la musica incantevole eseguita, prevalentemente col sax, ma anche con la chitarra, da Enzo Barbanti.



Artista a tutto tondo, ha interpretato brani che spaziavano dal jazz al pop, al rock più morbido, senza dimenticare di rendere omaggio a cantanti italiani quali Celentano e Battisti o trasportarci nel magico mondo della celluloide, con colonne sonore suonate mirabilmente.



Gli applausi non sono certo mancati al termine di ogni esibizione. La suggestiva cornice di piazza Matilde di Canossa ha contributo alla perfetta riuscita della serata.



Persino due strumenti alla volta. Non c'è nulla che possa fermare questo musicista...



Ottima acustica e pubblico attento, oltre al talento dell'autore, hanno assicurato il successo dell'evento. Annunciato, occorre dire, perché Barbanti aggiunge la sua verve e il suo umorismo ad ogni esibizione e anche in questa serata, non si è smentito.


Al termine dell'evento musicale, la maggior parte del pubblico si è recata a visitare la splendida mostra di disegni di questo poliedrico artista, che non si smentisce nemmeno nel campo dell'arte grafica, con opere cariche di emozione. L'esposizione, allestita presso i locali di via Crispi, proseguirà sino al 9 agosto e porta il titolo di "Sensazioni a matita"
Organizzatrice della serata, l'associazione culturale Stana! di Carpineti.





martedì 21 gennaio 2014

MIRKO AMADEI E LA FIAMMA DELLA BELLEZZA - A SCANDIANO ANCORA IN MOSTRA LE SUE OPERE

Continua il successo di questo giovane artista di Cavriago (RE), di nuovo sotto le luci della ribalta. Ben meritata la visibilità e i rimandi alla sua prima personale, che proseguirà sino alla fine di Gennaio.
Due dei suoi primi lavori sono stati esposti a settembre dello scorso anno, nell'ambito dell'evento artistico "Biancaneve non è qui", negli spazi espositivi dell'Università di Modena e Reggio (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/11/biancaneve-non-e-qui.html). Recente è anche un suo passaggio televisivo negli studi di Teleregggio (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/12/mirko-amadei-ospite-buongiorno-reggio_30.html) e continua la sua presenza nelle piazze reggiane per la pittura estemporanea (http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2013/11/arte-in-piazza-per-vivere-la-citta.html).




lunedì 9 dicembre 2013

EVOLUZIONI, sperimentazioni di Mirko Amadei

Volti enigmatici, malinconici, eppure così vivi e tangibili.
 Le labbra dischiuse, quasi sul punto di parlare, di rivelarci i loro pensieri o i segreti che hanno fino a quel momento custodito.
Bellezze così pure ma così inquisitrici. Anime che bruciano lentamente, ci osservano dall'alto e catturano coi loro sguardi i nostri, rendendoci partecipi della loro autodistruzione, dello sgretolamento dell'umanità e della bellezza di cui siamo ogni giorno silenziosi spettatori.



"All' interno delle mie figure vorrei trasmettere la bellezza umana che sta lentamente svanendo" afferma l'autore Mirko Amadei, giovanissimo esordiente formatosi all' Istituto D'arte G. Chierici di Reggio Emilia.
"Ho voluto effettuare un' operazione simile, ma diversa, da quella messa in atto dai pittori del '900 che, distrutti dagli orrori della guerra, iniziarono a deformare il volto umano come se non ci fosse più nè speranza nè redenzione.
La deturpazione sociale che vedo intorno a me non è qualcosa che si consuma velocemente, come una guerra, ma è qualcosa che divora la società diversamente e in maniera più lenta. Non è più una logorazione fisica, come quella che voleva rappresentare ad esempio Burri, ma una logorazione sociale e culturale che si sta manifestando lentamente e che sta massacrando l'uomo e la sua bellezza".
L'artista si mantiene comunque distante dall'idea di idealizzare la figura umana, reputandola una falsità.
"Voglio dare l'impressione che questi volti siano pensanti, che possano chiudere gli occhi, anche in mezzo alle fiamme, e buttarsi alle spalle i problemi del quotidiano e che si chiedano ' Ho veramente bisogno di tutto questo?' ".

Per rappresentare queste idee l'autore ricerca tecniche diverse, che possano rendere viva e pensante la sua idea. Non solo pittura o pennelli quindi, ma stucco e spatole o addirittura il fuoco unito a grafite.


Bruciare un dipinto non significherà più solo distruggerlo, ma dargli nuova forza; lasciando un' immagine che incanta e che gonfia l'anima di pensieri.


Rossella Pergetti

EVOLUZIONI
Movimenti in trasformazione seguendo
MIRKO AMADEI

Dal 6 DICEMBRE 2013 al 31 GENNAIO 2014
sala espositiva 4 Cantoni taberna In Rocca; Rocca del Boiardo (Scandiano – RE)
Mercoledì, giovedì, venerdì dalle 18 alle 01; Sabato, domenica dalle 9 alle 01; Lunedì e martedì chiuso

A cura di Stefania Ferrari
info: igiardinidiafrodisia@gmail.com
"Evoluzioni come arabeschi e volute tramutate in segno, ma anche come crescita, sperimentazione, ricerca. Nel doppio significato, l'essenza dell'arte di un giovane talento che sorprende per la dolcezza del tratto unita a padronanza di tecnica e desiderio di nuove forme espressive. Ritratti di fanciulla incantano, realizzati non solo col pennello, ma persino grazie al fuoco."




mercoledì 27 novembre 2013

ARTE IN PIAZZA PER VIVERE LA CITTÁ



Una piazzetta del centro cittadino, l'odore dell'autunno. Artisti, cavalletti,  colori, quadri che ritraggono monumenti o volti di donna.  Bella Parigi, Montmartre… No, un momento, questa è Reggio Emilia. 
Possibile? Sì, lo è e grazie a un’ iniziativa spontanea di tre artisti reggiani, due dei quali poco più che ventenni, Mirko Amadei e Federico Branchetti, guidati da un nome già noto in città, Mauro Magnani. 
Si ritrovano ogni sabato mattina in una diversa piazza della città, per portare un po’ di arte tra la gente, destando curiosità di passanti e di tanti bambini, che si avvicinano per osservare le opere in divenire. 

“Abbiamo molti bravi artisti a Reggio e bisognerebbe che la gente conoscesse di più il valore della propria città”, spiega Mauro Magnani. 
“ Ci sono scorci bellissimi, ma la gente non se ne interessa, così come si interessa poco di arte. Allora abbiamo deciso di unire le due cose e portare l’arte tra la gente. Per ora siamo solo in tre, ma vorremmo che altri si unissero a noi, per coinvolgere il maggior numero di persone possibile, soprattutto i bambini, che sono i più aperti e curiosi, ma anche i disabili”.


“Piazza Fontanesi è una delle parti più belle della città”, aggiunge Federico Branchetti. “Sarebbe il luogo adatto a diventare il punto di ritrovo di elezione per gli artisti”.

“In effetti, il nostro scopo sarebbe di coinvolgere almeno una ventina di artisti. Piazza Fontanesi piena di pittori, con cavalletti e tele, facendola diventare la nostra Montmarte. Questo è il nostro sogno”, conclude Mirko Amadei.


Un’idea alquanto positiva dei tre pittori, che hanno compreso che l’arte ha un vero valore solo se apprezzata e compresa da tutti, non da una ristretta élite, portandola tra la gente, valorizzando la nostra città e i suoi abitanti.

                                                                                         
                                                                                                     Stefania Ferrari


I tre artisti davanti alle loro opere