giovedì 26 novembre 2015

"PRIMA DELLA PAROLA" di FRANCO BONETTI - Anche l'arte contro il terrorismo


UN ARTISTA REGGIANO, FRANCO BONETTI,  A NIZZA CON UNA MOSTRA QUALE TESTIMONIANZA DI IMPEGNO CONTRO IL TERRORISMO



Franco Bonetti ha portato una serie di opere riunita in una esposizione dal titolo "Prima della parola" a Nizza, nella sede centrale della Caisse d'èpargne della Costra Azzurra.
In una intervista rilasciata a Massimo Tassi e pubblicata il 25 novembre 2015 sulle pagine di Carlino Reggio, l'artista sottolinea: "Si tratta di un momento delicato, non è possibile rimanere indifferenti, senza esitare, è importante esserci nel segno dell'arte, vicino a chi è stato colpito dal terrorismo. L'artista deve allora essere impegnato, lucido testimone". La mostra francese sarà inaugurata il 2 dicembre. Nel frattempo, il giorno 1 dicembre, a Montalto di Vezzano (RE), una sua opera verrà messa a disposizione per scopi benefici durante una serata nel locale ristorante Venturi, organizzata dalla Polisportiva Montalto.

lunedì 23 novembre 2015

LAS MARIPOSAS (Le farfalle) Personale di MARIO PAVESI


LAS MARIPOSAS
(Le farfalle)


Personale di

MARIO PAVESI


a cura di Stefania Ferrari

Veicolo di libertà espressiva e potente sensale tra idea e percezione, il colore interpreta la follia creativa attraverso forme essenziali e istintive. Le opere segnano un percorso di studio in cui arte e coscienza si uniscono per rendere manifesta la parte più segreta dell'umano sentire, che si affranca così dallo stato di crisalide per ascendere alla lucida consapevolezza della farfalla, quale simbolo di emancipazione di spirito e intelletto.


La farfalla è, sin dall'antichità e in molte tradizioni, simbolo di libertà, rinascita, ascesa, pensiero in grado di librarsi negli spazi sconfinati dell'immaginazione creativa. In un periodo in cui pare che molte libertà siano minacciate su molti fronti, ecco che l'arte può ergersi a baluardo contro questa insidia.
Per questo motivo Mario Pavesi ha scelto questo lepidottero come filo conduttore della sua personale, nata da un progetto concretizzatosi solo in seguito a un approfondito studio che ha indagato l'umano in relazione ai colori e alle forme espressi con linguaggio artistico. Muovendosi dalla teoria dei colori di Kandinskij, che associa ad ogni cromia determinate proprietà capaci di indurre specifiche reazioni di fronte a un'opera, Pavesi approda all'estetica applicata alla scienza che analizza la mente e si addentra nei meandri delle diverse risposte che si scatenano nell'osservare colori e linee.
Con “Las mariposas” vengono offerti ulteriori spunti di riflessione su un tema che da sempre segna la nostra evoluzione storica e sociale, appunto la libertà, intesa nella sua più ampia accezione.

In questa serie composta di sette tele, l'ispirazione diventa azione creativa consapevole e in quanto tale atto di autonomo arbitrio, portando artista e osservatore lungo una linea ascendente sino a svelare ciò che non si vede: la farfalla, celata nella crisalide; la farfalla, che si mostrerà nella sua forma perfetta, che si nutrirà dei fiori dell'intelletto audace, creativo e sperimentatore, ma destinata a concludere tragicamente e prematuramente il suo volo, se tale nutrimento verrà negato da una cultura arida e chiusa nelle sue presunte certezze, che abolisce quindi ogni libertà.


27 NOVEMBRE 2015 - 31 GENNAIO 2016



INAUGURAZIONE SABATO 28 NOVEMBRE ORE 17


sala espositiva HOTEL MERCURE - ASTORIA

via Leopoldo Nobili, 2 Reggio Emilia

Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19



ANTICO PRESENTE di MARIA CRISTINA MARTINELLI


ANTICO PRESENTE

mostra personale di


MARIA CRISTINA MARTINELLI

Incontro con l'artista sabato 12 dicembre ore 17



a cura di Stefania Ferrari

Opere di immortale bellezza, eterne nella loro perfezione, ricevono ulteriore splendore tramite nuova interpretazione. Rispettosa delle proporzioni e della storia, del segno e del contesto, la pittrice rende omaggio al passato non per gusto retorico, ma con la consapevolezza che l'arte antica è base imprescindibile per poter raggiungere nuove, vertiginose altezze nel presente.

***

Passato e presente si intrecciano, regalando nuove interpretazioni di ciò che da secoli ammalia gli sguardi e interroga le menti. L'amore per il bello, per le proporzioni perfette, per le linee regolari, per l'armonia delle forme emerge e si fa immagine nella serie di opere che Maria Cristina Martinelli ha dipinto per rendere omaggio all'antico, con uno sguardo nuovo.
E' nella natura umana la ricerca dell'equilibrio e spesso con sperimentazioni artistiche estreme si perde questa importante componente, che rende eterna un'opera. Per questo motivo la pittrice, che comunque da sempre predilige un figurativo che tende alle regole classiche, ha deciso di tornare indietro nel tempo, per guardare con più accortezza, con più vicinanza, sculture, pitture, architetture di grandi del passato e darne una nuova e personale interpretazione, senza tradirne lo spirito fondamentale col quale furono concepite dai loro autori.
Ecco allora monumenti o particolari di monumenti di Venezia e Firenze, scorci di più piccole cittadine che riservano gioielli in punti nascosti, anfratti rubati a borghi sconosciuti, ma che rivelano angoli di immutata bellezza da svariate decadi. Tutto ciò ritratto assecondando la luce naturale, i giochi di ombre che allungandosi svelano e nascondono, seguendo l'ispirazione momentanea che suggerisce proprio quel soggetto e non un altro. Tutto con estremo rispetto e grande umiltà nei confronti di chi l'ha preceduta e ha creato tanta bellezza.
Grande umiltà che si accompagna però a quella altrettanto grande capacità pittorica, anche in questo caso e come sempre, ampiamente dimostrata da questa artista che manifesta una sensibilità profonda nella percezione dell'insieme e delle singole proporzioni e che si esprime tramite un lavoro accurato e fedele ai principi estetici.
Fedeltà che non pregiudica la freschezza dell'opera né la sua originalità. La pennellata di Maria Cristina Martinelli ha infatti acquistato da tempo una personalità ben definita che non manca, giustamente, di assai numerosi estimatori. Tuttavia questa fedeltà le fa onore, poiché dimostra la saggezza di avvalersi degli insegnamenti che nei secoli si sono succeduti, tramandati di bottega in bottega, di artista in artista e per i quali sono stati necessari anni di studio, di ricerche e verifiche.
Maria Cristina Martinelli a sua volta ha dimostrato come il passato, ben lungi dall'essere statico e immobile, riservi invece ancora molti spunti dai quali iniziare inediti cammini, inesplorati percorsi interiori e artistici, spesso estremamente legati tra loro, per offrire al mondo dell'arte nuove opere, nuove pitture, nuove idee che si ispirano sì all'antico, ma con uno sguardo nel presente e, perché no, verso il futuro, un futuro che contenga però non solo una sterile ribellione alle regole.

Se queste regole riguardano lo scoprire la bellezza e l'armonia, allora meritano di essere utilizzate, come direbbe Bernardo di Chartres, come le spalle dei giganti, sulle quali noi, nani al confronto, riusciamo a guardare lontano.

DAL 24 NOVEMBRE AL 31 DICEMBRE 2015

Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA

Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia

dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21

Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com










lunedì 16 novembre 2015

ANTOLOGICA di Corrado Luglio


ANTOLOGICA

Mostra personale del pittore
CORRADO LUGLIO


Sorriso - olio su tela


Attraverso un percorso che si snoda tra forme e colori, ritratti e riproduzioni realistiche, si racconta questo artista poliedrico e capace. Con tecnica e gusto ripropone volti noti rubati al cinema e immagini inneggianti alla vita, immortalati sulle tele grazie a pennellate luminose e sicure, in un omaggio alla bellezza.


Opere colme di diletto. Questa è la definizione più appropriata per le tele di Corrado Luglio che intinge i suoi pennelli, oltre che nei colori, anche nella gioia evidente che prova nel comporre i suoi quadri.
Traspare, questa gioia, in ogni segno e in ogni sfumatura, nei visi ridenti, negli sguardi penetranti, nelle ombre discrete che mai oscurano quella luce sempre presente in tutte le sue opere.
Con il suo figurativo realistico, riporta volti noti rubati al mondo della musica, al cinema o alla storia con grande somiglianza. Sono ritratti che risvegliano immediato il riconoscimento del personaggio, richiamando alla memoria un gioco di identificazione che non ha età e che coinvolge l'osservatore nel filo di ricordi, recenti o lontani.
Corrado Luglio si avvicina alla ricerca artistica per puro piacere, avendo egli una base più prettamente tecnica e geometrica. Tuttavia è proprio questa base che gli permette di spaziare con maggiore sicurezza tra le forme e le proporzioni, di selezionare linee e grafismi, di amalgamare le sfumature o di utilizzare colori forti e puri.
Lo studio delle immagini da proporre non è mai pedissequo all'originale, ma sempre integrato da elementi personali, in grado di definirne immediatamente la paternità autoriale.
Pur prediligendo il ritratto, questo artista spazia attraverso diversi temi, affrontando con dovizia di particolari anche il mondo animale o esprimendosi su argomenti di maggiore profondità, ricordando figure legate alla storia e alla letteratura del nostro territorio, ritraendo personaggi che mai verranno dimenticati per il loro apporto umano e sociale, oppure illustrando un mondo auspicabile se non addirittura ideale in cui il futuro, individuato nell'infanzia, si avvicina gioiosamente correndosi incontro o amorevolmente si prende cura del pianeta, assicurando cibo per tutti.
Con uno stile che si avvicina all'iperrealismo senza acquisirne caratteristiche di freddezza, Corrado Luglio intende ritrarre la realtà, e soprattutto le persone, scavando sotto la superficie della semplice immagine, per individuare tratti che rivelino qualcosa della personalità del soggetto oltre la più immediata apparenza. Allo stesso modo anche l'artista, inevitabilmente, rivelerà qualcosa di sé, della sua visione, dei suoi sogni e forse delle sue speranze tramite la scelta dei colori, delle ombre, dei sorrisi e degli sguardi, delle composizioni.
Il dolore, le difficoltà, le delusioni sembrano in questo momento permeare la vita di molti, per questo le gioiose tele di questo artista possono essere un balsamo, un istante di serenità e di libera immaginazione, un breve momento di gioco cui Corrado Luglio invita e di cui è il principale artefice.

Non ne detta le regole interpretative, traccia solo colorati confini di uno spazio entro cui la mente può concedersi riposo, pur riflettendo, in un piacevole “rimbalzare” tra ricordo e riconoscimento, tra citazione e fantasia, realtà e arte.

A cura di Stefania Ferrari

20 NOVEMBRE – 31 DICEMBRE 2015

Incontro con l'artista sabato 5 dicembre ore 18

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia

Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30


domenica chiuso


































SEDUZIONI A MATITA

SEDUZIONI A MATITA

Mostra personale di
ENZO BARBANTI

Disegno a matita su carta, ritraente uno dei tre ponti progettati da Santiago Calatrava e realizzati a Reggio Emilia

a cura di Stefania Ferrari

INCONTRO CON L'ARTISTA

SABATO 21 NOVEMBRE ORE 18.00


Il tratto di grafite si fa arte, in un estendersi di segni seducenti e leggeri. Il fascino del disegno a matita si evidenzia nelle opere inimitabili di questo creativo, che ha fatto del chiaroscuro un mezzo espressivo il cui calore sorprende nella sua naturalezza e perfezione, mai statica, mai immobile. In un susseguirsi di sfumature vibranti, quasi tangibili, la poesia dell'immagine conquista con inattesa, musicale armonia.


19 NOVEMBRE – 31 DICEMBRE 2015


TORREFAZIONE H223

Via Calderini 3/b Reggio Emilia tel. 0522 1484372

Dal lunedì al sabato 7.00 – 19.30 – domenica chiuso