lunedì 30 maggio 2016

INAUGURATA "ANIME NAÏF - I CANDIDI" A LUZZARA


LA MINICOLLETTIVA 
ANIME NAÏF -  I CANDIDI, 
RICONFERMA LUZZARA CENTRO DI QUEST'ARTE UNICA



In un piovoso pomeriggio dell'ultima domenica di maggio, un notevole gruppo di persone, con spirito amichevole e gioioso, si è riunito per inaugurare una collettiva che riporta Luzzara agli antichi splendori del naif.
La cittadina della Bassa reggiana è sempre stata patria d'eccellenza di questo stile pittorico così particolare e unico. Per varie ragioni, da qualche tempo il suo nome è stato un po' dimenticato sotto questo punto di vista, ma con questa mini collettiva, nel cuore del centro storico e nel locale, l'Ancicafè, che ospita una delle opere di Cerare Zavattini, Luzzara si ripropone come elemento nevralgico dell'arte nativa.

Da sinistra in piedi Luigi Camellini, Roberta Valducci, Stefania Ferrari, Gianni Pontiroli. In basso, i due proprietari di Ancicafè: Elena Anceschi e Dante Bosi. Alle spalle di ogni artista, uno dei loro quadri e tutto sulla destra l'opera di cesare Zavattini, da lui donata a Dante Bosi da bambino.

Questa mostra riveste quindi una particolare importanza, non solo perché ripropone dopo un periodo di stasi delle opere naif, ma perché rappresenta un nuovo modo di dipingere, che si ricollega sì allo stile classico di questa corrente pittorica, ma che aggiunge note moderne alla visione candida dell'esperienza naif.



La pittura più geometrica e dai colori netti di Gianni Pontiroli, nelle cui tele campeggiano anche scorci cittadini e automobili, segna un momento di passaggio tra il naif della tradizione contadina a quello più urbano di oggi, in cui la campagna confina con la città e in cui ai carri trainati dai cavalli si sono sostituiti moderni trattori. Gli abitanti dei villaggi non si muovono più a piedi o con le biciclette, ma con le auto. Eppure negli sguardi e in alcuni scorci panoramici, ancora si rivela la passione intensa per la natura e i suoi ritmi immutabili.



Se nelle opere più classiche di Luigi Camellini si legge, in maniera nemmeno molto velata, una critica alla modernità che tutto travolge e contamina, a scapito di una purezza ormai perduta, di ricordi d'infanzia e innocenza di un tempo che non tornerà, nelle tele di Pontiroli pare esserci invece una maggiore integrazione tra presente e passato, una visione più positiva per una convivenza tra passato e contemporaneo.



Roberta Valducci, in arte Azzurra la Naif, già in questo suo nome d'arte, nel senso letterale della parola, afferma la sua volontà di immergersi in questo candido, o per lei azzurro, mondo, che assume contorni fiabeschi grazie a personaggi immaginari che trascorrono l'esistenza in universo perlaceo dai colori brillanti.
Eppure, anche in questo caso, in questa nuova visione di pittura dedita alla spontaneità creativa, la matrice dei padri è ben presente. Una natura madre amorevole, che accoglie ogni sua creatura secondo un disegno ben stabilito e che si ripete, uguale ma sempre sorprendente, ogni anno, ogni stagione. Animali, veri o immaginari, vivono e si avvicinano a elementi della natura, in una esplosione di colori gioiosi.
Questi tre artisti, con stili così differenti, sono l'esempio più lampante di come la pittura naif sia più che mai viva e sia stata capace di evolversi con il tempo, mantenendo intatto il suo spirito, la sua candida anima naif, che oggi risplende nuovamente a Luzzara.

Mostra visitabile fino al 31 luglio presso Ancicafè, via Avanzi, 46 Luzzara.
Orari: 7-12,30 e 16-19, chiuso sabato pomeriggio e domenica.


Roberta Valducci e Gianni Pontiroli


In primo piano Cristina Bernardi, alle sue spalle Elena Piccinini






mercoledì 18 maggio 2016

MAURIZIANO: DA SALVARE LA CASA DELL'ARIOSTO

MOBILITAZIONE CITTADINA PER SALVARE UN IMPORTANTE MONUMENTO STORICO

Villa quattrocentesca, a pochi passi dal centro cittadino di Reggio Emilia, il Mauriziano è stata lungamente la dimora, soprattutto estiva, di Ludovico Ariosto, poeta e letterato a cavallo tra '400 e '500, il cui stile ha segnato una rottura dei canoni poetici del tempo.




Ora questo monumento, di importanza storica, architettonica e artistica, versa in cattive condizioni e necessita di restauri e adeguamenti. I lavori che dovrebbero rendere di nuovo agibile l'antico palazzo non sono nemmeno iniziati e la splendida villa, che contiene opere di grande valore estetico e notevole pregio artistico, rischia la chiusura totale.
Per questo motivo un grande numero di persone si sta adoperando perché non cada nell'oblio la casa di uno dei padri della nostra letteratura. Con eventi e iniziative, pubblicizzati soprattutto tramite web e social, centinaia di cittadini si stanno mobilitando per dare un esempio concreto di interessamento e partecipazione nei riguardi del patrimonio storico e culturale della città.


Un evento, organizzato da Francesco Fantuzzi e al quale partecipano anche I Giardini di Afrodisia, datato 8 settembre (data di nascita di Ludovico Ariosto) e dal titolo Salviamo il Mauriziano (https://www.facebook.com/events/569866173173576/) sta raccogliendo adesioni per iniziative che smuovano l'opinione pubblica e le istituzioni affinché si prenda atto del problema e si trovi concretamente, e velocemente, una soluzione.
Intanto, per giovedì 19 maggio alle 18 è previsto un Flashmob Furioso davanti al Municipio reggiano. I partecipanti, copia dell'Orlando Furioso alla mano, sosteranno sotto il portico del palazzo comunale per fare sentire la loro voce. In forma poetica.


ANNALISA FERRARINI: UNA SPLENDIDA VOCE BENEFICA


CONCERTO DI APERTURA 
MUSICA OSPITALE

Giunta alla quarta edizione la rassegna di bel canto Musica Ospitale, organizzata dall'associazione Amici Omozzoli Parisetti, ha inaugurato la stagione 2016 con un concerto al teatro San Prospero sabato scorso, alla presenza di un pubblico attento ed emozionato. Arie di Mozart, Verdi, Puccini, Lehar, Dvorak e Mascagni sono state interpretate dalla splendida voce della giovane soprano reggiana Annalisa Ferrarini, vincitrice del Concorso Internazionale di Spoleto nel 2013 e di recente premiata in Sala Tricolore nell'ambito di Reggiane per esempio. Accompagnamento musicale da parte dell'ottima pianista Elisa Montipò, anche lei nostra concittadina. 




Commozione tra i presenti per la dedica del concerto al Maestro Paolo Gandolfi, presente in sala, in memoria della amatissima moglie (ex soprano) appena scomparsa.
La rassegna, in collaborazione con ASP, porta avanti con una serie di iniziative culturali e progetti concreti il desiderio di sottolineare questo esempio reggiano di accoglienza e solidarietà, che dura da oltre 600 anni.


Il 2016 dovrebbe essere l'anno d'inizio effettivo dei lavori di restauro di questa parte importante di storia cittadina, dal punto di vista storico e artistico.

venerdì 13 maggio 2016

NAÏF DI NUOVO A LUZZZARA



ANIME NAÏF

I CANDIDI

Minicollettiva pittorica

LUIGI CAMELLINI

GIANNI PONTIROLI

ROBERTA VALDUCCI



Il naïf nuovamente protagonista a Luzzara, sua storica capitale, che rinasce a nuova arte con con questa mostra, prima di una lunga serie, che riporterà questo stile pittorico, peculiare di queste zone della Bassa reggiana, terre di Zavattini, Guareschi e Ligabue, ad essere al centro di un movimento culturale che non ha mai cessato di estendere il suo fascino ben oltre questi confini.
Le stagioni che scandiscono la vita con ritmo lento e regolare, il sole, i campi, la cura degli animali. E le persone, legate a una natura dolce e materna, che dona i suoi frutti in cambio di un rispetto che sopravvive e si racconta nelle tele dei candidi naïf.


a cura di Stefania Ferrari


Dolores e il girasole - Tenero quadro di Roberta Valducci




Emozionante opera di Gianni Pontiroli



L'arcobaleno di ieri e di oggi in questo quadro di Luigi Camellini


29 MAGGIO – 31 LUGLIO 2016

INAUGURAZIONE DOMENICA 29 MAGGIO ORE 11


ANCICAFÈ

  via Avanzi, 46 - Luzzara (RE)

orari: 7 - 12.30  e 16 - 19  

chiuso sabato pomeriggio e domenica









D'ARTE E NATURA NOSTRE - Le Grand Tour con le opere di M.C. Martinelli


D'Arte e Natura nostre

Mostra personale di

Maria Cristina Martinelli





Le Grand Tour in forma d'arte. Questa mostra accompagna tra spazi naturali e monumenti storici, con singolare attenzione al particolare e alla luce densa di dolcezza che contraddistingue l'Italia. Alla stregua di una straordinaria guida, la pittrice ritrae luoghi con affascinante narrazione artistica, grande maturità del segno e padronanza tecnica.






Siamo turisti privilegiati, perché abbiamo Maria Cristina Martinelli a farci da ideale guida in questo particolare Grand Tour, viaggio che i rampolli di nobile e ricca famiglia europea, ma non solo, intraprendevano per arricchire la propria educazione e la cui meta per eccellenza era proprio l'Italia, ricca di storia, d'arte e cultura.

Questa pittrice dal tocco ispirato ci accompagna con presenza discreta tra panorami incantevoli e opere che, ancora oggi, ci rendono orgoglioso esempio di bellezza nel mondo.

E' un percorso in cui si intrecciano meraviglia, scoperte e rivelazioni improvvise quello che Maria Cristina Martinelli ha dipinto per noi, e con questa sua personale, dal titolo “D'Arte e Natura nostre”, ci consegna la visione di un'Italia morbida, nobile e magica, di una dolcezza antica.

I paesaggi ritratti sono luoghi reali, che la pittrice stessa ha visitato, interpretandoli con quella particolare sensibilità che la contraddistingue e che da sempre penetra nelle trame complesse eppure apparentemente semplici delle forme, che accende i colori di un tramonto. La realtà si allaccia a emozioni, a ricordi felici, per accedere a pensieri d'incanto.
Esempio di maturazione umana e artistica, i paesaggi di questa artista rimandano alla consapevolezza di una componente unica che accomuna il creato, ad una matrice primigenia da cui tutto è scaturito e cui tutto tornerà.

I quadri che ritraggono opere d'arte o monumenti, ne rivelano spesso non l'interezza, ma particolari significativi, spesso inosservati, che con un sapiente effetto pittorico di luminosità e tenebra, giocato essenzialmente sull'abile utilizzo di bianco e nero, svelano una bellezza che con la sua intensità riesce a competere, e vincere, contro forze disgregatrici che negano l'armonia, riuscendo a individuarla anche dove spesso non si guarda, riproponendola in chiave intima e differente.

Le immagini acquistano così un nuovo respiro, in un cammino che parte dalla storia per arrivare alla contemporaneità, intatte eppure sempre sorprendenti.

Arte e Natura, le nostre arte e natura, hanno il sigillo della bellezza e dell'immortalità, cui anche le opere di Maria Cristina Martinelli contribuiranno a prolungare la leggenda.

24 MAGGIO – 5 GIUGNO 2016

INAUGURAZIONE SABATO 28 MAGGIO ORE 18

Presentazione a cura di 
Stefania Ferrari

PALAZZO CONTARELLI

  corso Mazzini 42 c - Correggio ( RE )

orari: 10 - 12.30   16.30 - 19,30   chiuso il lunedì


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



San Martino in Rio (RE) - 3486429585 

mercoledì 11 maggio 2016

FOTOGRAFIA EUROPEA 2016 - VIAGGIO LENTO SULLA SS9 personale di CINZIA BIANCHI





VIAGGIO LENTO SULLA SS9

Mostra personale di

CINZIA BIANCHI








a cura di Stefania Ferrari

7 MAGGIO – 10 LUGLIO 2016


INAUGURAZIONE SABATO 7 MAGGIO ORE 18

In questi anni, in cui viene curato il viaggiare lento, lo spostamento con ritmi più umani e naturali, le mie chiocciole hanno deciso di avventurarsi sulla via Emilia per ammirarne gli scorci storici e rischiare sulla sua transitata carreggiata stradale e…strisciando strisciando, si sono fatte il percorso da Bologna a Reggio Emilia, giungendovi visibilmente stanche, ma, ve lo assicuro, in ottima forma.
(C.B.)



Con una esposizione personale all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea, iniziativa internazionale che si tiene da ormai dieci anni a Reggio Emilia, Cinzia Bianchi, fotografa toscana con al suo attivo numerosi lavori attenti non solo all'estetica della fotografia, ma anche alla tematica ambientale, culturale e antropologica, propone quest'anno una mostra, curata da Stefania Ferrari, dal titolo Viaggio lento sulla SS9, che comprende una carrellata di opere in cui due chiocciole fanno da guida tra paesaggi e monumenti che costeggiano la via Emilia, accompagnando lungo un percorso insolito che si snoda tra storia e cultura, presentando vedute non convenzionali e poco conosciute. Con le sue immagini fotografiche, la Bianchi diviene biografa ufficiale delle due inconsuete viandanti, seguendole e immortalandole nelle tappe del loro viaggio, in cui si assaporano panorami da un diverso punto di vista, privilegiando la lentezza, l'osservazione, il particolare, tutto ciò che normalmente non è compreso nella velocità e nella fretta. 




***


Cinzia Bianchi ha realizzato una delle mostre più originali dell'edizione di Fotografia Europea 2016, effettuando una operazione molto semplice: cambiando il punto di vista. Il che non è molto frequente e lo si può facilmente intuire osservando le opere di altri fotografi.
Generalmente in ogni immagine c'è la presenza di due elementi: il punto di osservazione del fotografo e il soggetto ritratto. Personalità artistica che realizza, che crea e oggetto della foto. La Bianchi ha introdotto un terzo elemento: il punto di vista del soggetto fotografato: le sue chiocciole viaggiatrici.
Abbassandosi, rendendosi piccola, rinunciando in un certo senso al suo ruolo di protagonista d'arte, diviene biografa delle piccole, lente pellegrine che hanno deciso di intraprendere un viaggio, inusuale per loro, alla scoperta di un mondo nuovo e sconfinato, pericoloso, insidioso, ma denso di sorprese e di avventura.
Non più attraverso prati e cespugli, giardini fioriti e orti succulenti, ma accanto ai bordi di una strada apparentemente infinita, arrampicandosi lungo pareti di monumenti e case, scoprendo angoli minuscoli, anfratti che offrono riparo e particolari architettonici che normalmente vengono ignorati o, semplicemente, non notati.
Questa acuta e originale osservatrice del mondo, con la sua macchina fotografica ha capovolto l'ordine di considerazione, ottenendo immagini che hanno sì mantenuto la sua impronta, l'autorevolezza fotografica, rendendo tuttavia primario non il suo punto di vista, ma quello dei suoi soggetti.
Elogiando la loro lentezza di movimento e le loro ridotte dimensioni, Cinzia Bianchi sottolinea la rilevanza dell'osservazione senza fretta, della scoperta sorprendente, della novità che non ci si aspetta da luoghi talmente conosciuti da risultare scontati.
La scelta del bianco e nero, di indubbio fascino, è stata forse dettata anche dal desiderio di ritrarre in modo più fedele il mondo così come lo vedono le chiocciole, senza troppi colori, tranne quell'auto, così rossa da sembrare loro un enorme, meraviglioso fiore dalla strana forma.
Con tecnica semplice, eppure raffinata, questa fotografa ci ridimensiona, facendoci intraprendere con lei un viaggio lento, eppure denso di straordinarietà, che riserva una esperienza assolutamente unica nel suo genere, lungo una via ricca di storia e di storie, raccolte e a loro volta narrate, da due piccole chiocciole.
Da sempre attenta a tematiche sociali, Cinzia Bianchi non le ha scelte a caso, anche per il loro simbolismo in alcune culture antiche, di rinascita e cambiamento. Con la forma a spirale delle loro conchiglie, rimanda a percorsi personali e di crescita interiore, votati ad un eterno divenire, senza mai cristallizzare il pensiero e la visione delle cose, determinando così apertura verso nuove persone, culture e collettività.



(Stefania Ferrari)








  







TORREFAZIONE H223

Via Calderini 3/b Reggio Emilia tel. 0522 1484372

Dal lunedì al sabato 7.00–19.30 – domenica chiuso





martedì 10 maggio 2016

I STEAMPUNK YOU IV EDIZIONE - Spiriti liberi, arte e originalità

A REGGIO EMILIA TRA ARTE, 
FOTOGRAFIA E DIVERTIMENTO





Il vapore è la loro energia, la fantasia la loro potenza, il divertimento il loro marchio di successo. Personaggi che paiono usciti direttamente dalla macchina del tempo di H.G. Welles, bardati con improbabili armi meccaniche e a vapore, in una via di mezzo tra l'Inghilterra vittoriana e un futuro postatomico, hanno animato le vie cittadine. Per il quarto anno consecutivo, facendo la gioia dei tanti fotografi che si aggiravano in città in occasione di Fotografia Europea e in cerca di curiosità e nuovi spunti per immagini fuori dell'ordinario, si è tenuto sabato 7 maggio dalle 17.00 un nuovo appuntamento con I Steampunk You. Un nutrito gruppo di rappresentanti di questo non convenzionale movimento culturale, che si ispira principalmente ai racconti di Giulio Verne, ha sfilato tra le strade del centro storico di Reggio Emilia, partendo da piazza Fontanesi sino alla sede universitaria di viale Allegri in cui è allestita, in collaborazione con Il Circolo degli Artisti, una mostra d'arte di ispirazione steampunk.
Tra la curiosità dei più, l'evento spettacolare è iniziato con una sorta di flashmob-seduta fotografica per i tanti appassionati, e anche professionisti, che si sono radunati nella piazza reggiana, trasformata in una fucina in cui ingranaggi, meccanismi e ruote dentate, corsetti, occhiali e cappelli hanno fatto volare la fantasia oltre i confini temporali e della realtà.
L'abbigliamento un po' folle ma estremamente credibile dei partecipanti e opere di geniale talento degli artisti, hanno regalato momenti di arte e cultura di certo fuori dal comune e, con questo nuovo appuntamento, Reggio si conferma sempre più uno dei centri catalizzatori di questo insolito movimento.
(Stefania Ferrari)

domenica 1 maggio 2016

ARTE E CULTURA FUORI DAGLI SCHEMI -



I week end nei Giardini di Afrodisia

Grande fermento in Reggio Emilia, in cui poliedriche e cosmopolite personalità artistiche seguono un filo che guida lungo un percorso estemporaneo di eventi, slegati tra loro e di diverso genere, che tuttavia contribuiscono a rendere vitale una cittadina in cui i nomi dei creativi si ripetono ormai da decenni.
Approfittando di spazi espositivi non istituzionali e fuori dagli schemi, sull'onda già iniziata da parecchio tempo negli Stati Uniti e nelle capitali europee più dinamiche, pittori, scultori, fotografi, scrittori, attori, performer praticamente ogni week end inaugurano mostre e esibizioni all'interno di locali che accolgono pubblico non specializzato, ma numericamente molto rilevante, creando un circuito virtuoso in cui la cultura viene portata al fruitore che, uscendo da bar, ristoranti, caffetterie, parchi e giardini, porterà a sua volta cultura tramite il passaparola o le condivisioni in rete.
Ancora non apprezzata dalla maggioranza degli artisti vecchio stile, che amano appoggiarsi a gallerie o sedicenti tali spesso dietro molto salato obolo, i più lungimiranti, non solo esordienti ma anche di già affermato nome, comprendono la possibilità di avere un vastissimo pubblico che giornalmente ha la facoltà di apprezzare, gratuitamente e senza spostarsi dal luogo in cui solitamente fa colazione o aperitivo, opere di varia qualità, stile, tecnica che più o meno mensilmente si rinnovano con altre mostre di altri autori.
L'arte fine a se stessa serve davvero a poco, mentre portata nei luoghi di aggregazione, anche non deputati ad esposizioni, potrebbe scalfire qualche animo votato solo a reality e talent, aprirgli nuovi orizzonti e, quindi, aprire anche la mente, condicio sine qua non è possibile cambiare le carte in tavola quando la mano promette male, proprio come per molti in questo periodo.
I Giardini di Afrodisia, che dal 2012 ad oggi ha collaborato all'organizzazione di oltre settanta eventi artistici e culturali, contribuisce assai spesso nel rendere appetibili i fine settimana creativi e anche in questo ultimo mese sono diversi gli eventi in chiusura e apertura, come ad esempio la prestigiosa collettiva Lo strappo di Penelope (8 Infinito) terminata il 30 aprile dopo due mesi di esposizione all'Hotel Astoria-Mercure e che ha visto diciassette artisti interpretare la vita di altrettante donne coraggiose, avendo un riscontro mediatico e di pubblico a livello oltre che nazionale. 
http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2016/02/lo-strappo-di-penelope-8infinito.html




Oppure la più tradizionale mostra pittorica Emozioni con l'acqua di Piero Vezzani, presso Trattoria Sipario e prorogata sino al 6 maggio, in cui acquerelli delicati ritraggono scorci della città e panorami delle colline davvero carichi di emozioni.
In chiusura ai primi di maggio anche una personale fotografica di Giancarlo Bonacini, presso Max Cafè, che con Flores diversi sumus ritrae fiori come fossero persone, sottolineando come l'unicità renda possibile il confronto e quindi la crescita della comunità.
Inaugurata invece il 30 aprile la bipersonale Attenti a quei due – Movimenti d'Arte, di Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, con grande affluenza di pubblico per la vernice presso il locale ospitante, il Cafè Bistrò del Centro Simonazzi.
In partenza la personale fotografica di Cinzia Bianchi Viaggio lento sulla Ss9, all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea, che inaugurerà il 7 maggio alle 18 alla Torrefazione H223, mostrando il percorso dal punto di vista di due chiocciole.













Sempre per il circuito Off, la personale fotografica intitolata Divertimentificio Emilia- Fotostorie di vecchie discoteche ad opera di Massimo Tassi, prenderà il posto degli acquerelli di Vezzani a Trattoria Sipario, a partire dal 7 maggio, mostrando il com'era com'è dei tanti locali da ballo che hanno punteggiato la storia del divertimento lungo la via Emilia.