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martedì 5 agosto 2014

ENZO BARBANTI E LA SUA MUSICA: UN SUCCESSO ANNUNCIATO

Una splendida serata sotto le stelle, quella di sabato 2 agosto in quel di Carpineti, storico borgo dell'Appennino reggiano. A contribuire a renderla tale, la musica incantevole eseguita, prevalentemente col sax, ma anche con la chitarra, da Enzo Barbanti.



Artista a tutto tondo, ha interpretato brani che spaziavano dal jazz al pop, al rock più morbido, senza dimenticare di rendere omaggio a cantanti italiani quali Celentano e Battisti o trasportarci nel magico mondo della celluloide, con colonne sonore suonate mirabilmente.



Gli applausi non sono certo mancati al termine di ogni esibizione. La suggestiva cornice di piazza Matilde di Canossa ha contributo alla perfetta riuscita della serata.



Persino due strumenti alla volta. Non c'è nulla che possa fermare questo musicista...



Ottima acustica e pubblico attento, oltre al talento dell'autore, hanno assicurato il successo dell'evento. Annunciato, occorre dire, perché Barbanti aggiunge la sua verve e il suo umorismo ad ogni esibizione e anche in questa serata, non si è smentito.


Al termine dell'evento musicale, la maggior parte del pubblico si è recata a visitare la splendida mostra di disegni di questo poliedrico artista, che non si smentisce nemmeno nel campo dell'arte grafica, con opere cariche di emozione. L'esposizione, allestita presso i locali di via Crispi, proseguirà sino al 9 agosto e porta il titolo di "Sensazioni a matita"
Organizzatrice della serata, l'associazione culturale Stana! di Carpineti.





lunedì 28 luglio 2014

"IL CANTO DEL VIAGGIO" - PERSONALE DI GRAZIA BADARI

IL CANTO DEL VIAGGIO
Mostra personale della pittrice GRAZIA BADARI

Sale espositive Darkness Art Gallery
Via Roma, 63/a - Castelnovo ne' Monti (RE)


Intendere cosa sia il viaggio è cosa ardua, perché esso ha molteplici significati, diversi per ognuno. Ma dalla notte dei tempi un viaggio è sinonimo di crescita e soprattutto cambiamento, anche radicale. Iniziazione, raggiungimento di una maturità non solo fisica, ma anche spirituale e, da sempre, questo genere di cammino eroico viene narrato, cantato.

Ecco dunque “Il canto del viaggio”, la mostra che racconta il sentiero intrapreso da una pittrice che ha fatto della figura intuita, il suo sigillo. Con garbo e delicatezza Grazia Badari ci accompagna tra le sponde di quel fiume le cui acque, ora placide, ora minacciose, hanno lambito incontri e tormenti, abbandoni e gioie di generazioni sempre diverse, così come diversa è sempre l'acqua che scorre. Mai uguale a se stessa, ogni corrente porta e asporta, così queste pitture narrano e lasciano andare interi stralci di vita, in sussurri che si ricorderanno con nostalgia.

Ma non c'è solo il Po nelle sue tele, c'è il racconto della sua esistenza, di luoghi visitati, di anfratti in cui l'anima si è introdotta e si è accoccolata, piegata su se stessa per rinascere a nuova vita, in un viaggio all'interno della psiche per ritrovare un'armonia, anche sotto forma di canto, con una natura antica e magari selvaggia, che attende solo di essere scoperta e domata.

Così come Ulisse, Grazia Badari non perde il coraggioso stupore di fronte a nuove sfide, non si ritira, non rifiuta l'ignoto, ma lo affronta tramite la pittura, leggendosi interiormente e mostrando per mezzo di colori, pennelli, terra, sabbia, acqua quel suo cammino costante alla ricerca della bellezza, della perfezione della natura, immortalata in tratti simbolici, a volte evanescenti, ma sempre rispettosi della forza primordiale che il panorama, interpretato nella sua più semplice accezione, rivela e trasmette.

Canta, questa pittrice, canta con le sfumature della terra, canta con falci di luna immerse nelle profondità del blu, così come canta cieli tempestosi e canneti che si piegano al vento. Il suo è un viaggio coinvolgente, che tocca nel profondo chi abbia la ventura di imbattersi nei suoi quadri e, in tal caso, un vortice catturerà l'attenzione, per dare corpo alla fantasia e trasportare lungo una via che non lascia scelta: deve essere percorsa tutta, sino in fondo, pena la perdita di una rara occasione, che sempre produrrà rimpianti per non averla colta.

Novella traghettatrice tra mondi diversi, accoglie il visitatore sulla sua nave, gonfiando le vele col vento dell'arte e seguendo la rotta dell'ispirazione, dettata dall'istinto, senza nemmeno guardare le stelle, perché il desiderio stesso del viaggio sarà nocchiero ideale e infallibile, che farà giungere a sicuro approdo quelle anime che siano dotate di un reale anelito verso il bello.
Se fosse un personaggio dell'Odissea, lei non sarebbe Penelope che attende il ritorno del guerriero, ma sarebbe là, tra i compagni di Ulisse, in qualità di suo cantore e la sua voce sarebbero colori e pennelli, coi quali ne dipingerebbe le avventure e gli straordinari incontri, per lasciare al futuro imperituro ricordo con i suoi quadri. Con quel suo stile così personale sembra suggerire che non è necessario andare poi così lontano per trovare il meraviglioso, ma è sufficiente che ognuno guardi dentro di sé.

La pittrice Grazia Badari e la responsabile della galleria Darkness, Liana Gatti