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sabato 7 gennaio 2017

"FANTASTICHERIE SOGNANTI": PROROGATA LA MOSTRA SINO AL 9 GENNAIO

Proseguiranno sino al 9 gennaio 2017 le "Fantasticherie Sognanti" 
di Lisa Beneventi:
pubblico incantato all'inaugurazione 

La personale della pittrice LISA BENEVENTI proseguirà sino al 9 gennaio 2017. Sarà quindi possibile ammirare i meravigliosi quadri esposti presso i locali dell'hotel Mercure-Astoria di via Leopoldo Nobili a Reggio Emilia.


E' stato un grande successo annunciato la giornata inaugurale della mostra personale di Lisa Beneventi, presso gli spazi dell'Hotel Mercure-Astoria di Reggio Emilia, che si conferma come luogo principe per gli appuntamenti d'arte e cultura per la città e non solo.
I riferimenti filosofici e alla corrente Surrazionale presenti nelle opere della Beneventi, hanno incantato per la loro profondità.





Fantasticare. Da molti è considerata un'attività da evitare, in quanto distoglie dai doveri quotidiani, non rende nulla economicamente ed è potenzialmente pericolosa, poiché apre porte che guidano alla libertà della coscienza, che sarà quindi in grado di spezzare catene invisibili e prive di sostanza, ma spesso più resistenti di quelle tangibili.
Lisa Beneventi ha deciso di essere pericolosa, perché attraverso i suoi dipinti ci mostrerà nuovi e inesplorati sentieri, che si dirigono verso l'alba di una nuova consapevolezza.
Accade a tutti, di tanto in tanto, per quanto si possa essere privi di immaginazione, di immergersi in qualche fantasticheria. Tuttavia credo sia d'obbligo fare alcune precisazioni, perché il fantasticare è ben diverso dal sognare.
La definizione di “fantasticheria sognante”, scelta come titolo della personale di questa pittrice, si ritrova nel pensiero dell'ispiratore del movimento artistico Surrazionale, Gaston Bachelard, filosofo francese morto nel 1962, che riconosce nell'immaginazione "la manifestazione più autentica, elevata e evoluta della creatività umana"

Il fantasticare è sognare consapevolmente, differente dall'avere la coscienza del tutto abbandonata a se stessa, come accade la notte. Per Bachelard il sognare è una discesa nel mondo infero, mentre il fantasticare offre la possibilità di ascendere al mondo supero, da esso quindi il surrazionale, ovvero, sovra-razionale, oltre il razionale. Qualcosa che non è diverso dalla razionalità, ma anzi è cosa che aggiunge alla razionalità, arricchendo in questo modo l'essere umano.


Vortici marini


Il sognare e il fantasticare vengono assimilati a maree, a onde marine che nel sogno rapiscono la coscienza, trascinandola nelle profondità notturne, mentre al risveglio la restituiscono alla chiarezza con la fantasticheria, la rêverie.

Primavera in fondo al mare


Ecco che Lisa Beneventi ci porta sul fondo del mare, con il dipinto che è stato scelto per rappresentare la sua esposizione. Questo quadro ha anche un titolo che racchiude in sé l'intero concetto: Primavera in fondo al mare.
Cos'è la primavera, se non il risveglio della natura e della persona stessa? Il nascere di un nuovo giorno e il rinascere, ogni volta, della coscienza, arricchita magari dalle scoperte fatte nel “viaggio infero” notturno, in fondo al mare, in cui le sue onde ci hanno trascinati? 

Sinfonia di primavera

Sinfonia d'estate


E di nuovo, la primavera emerge dai rigori invernali e si fa estate e autunno e nuovamente inverno in altri dipinti di Lisa Beneventi, che con una deflagrante purezza di colore, ci spingono ad indagare l'incredibile semplicità degli elementi che compongono il tutto, la vita stessa: terra, aria, acqua e fuoco, la bruma che si fa pioggia, uno zampillo che esplode in una inimitabile immagine liquida, il fuoco che si schiude come un fiore, la terra che verdeggiante ci offre i suoi doni.

Zampillo

Fuoco



Anche la musica ha i suoi elementi primari, i suoi atomi sono le note e la sua associazione con la natura e il mondo è inevitabile: le stagioni si trasformano così in sinfonie e le sinfonie si amalgamo con i colori. 


Sinfonia in bianco e nero

Sinfonia in blu
Il risultato è sorprendente, perché ci immerge totalmente in una razionalità nuova, più completa, più ricca. Squarcia il velo della mediocrità cui appartiene la realtà prestabilita, illumina il grigiore di un significato imposto alla coscienza e quindi alla nostra vita, perché solo nella fantasticheria chi sogna è un vero sognatore e perciò è vivo.
Quindi, parafrasando Cartesio, si può ben affermare: “Fantastico, ergo sum”.

(Stefania Ferrari)

La curatrice Stefania Ferrari con la pittrice Lisa Beneventi durante l'inaugurazione

giovedì 4 dicembre 2014

L'UNIVERSO E LO ZODIACO

L'universo e lo zodiaco - Salienza Surrazionale

Mostra personale d'arte di ANNA PAGLIA

Palazzo Casotti - dal 6 al 28 dicembre 2014

Piazza A. Casotti - Reggio Emilia

Inaugurazione sabato 6 dicembre ore 11

apertura: ma - me - ve - sa 10,00/12,30 e 16,00/18,30
domenica 10,00/12,00
chiuso lu- gio




Mondi straordinari si spalancano, universi luminosi e perpetui, culla di nascita e morte, creazione e distruzione, in una eterna danza di energie. Si inseguono, instancabili, i simboli stellari dello Zodiaco, mese dopo mese, anno dopo anno, inconsapevoli del loro potere e del loro significato di era in era.
Tutto ciò vive e pulsa, in un palpito cosmico racchiuso in una tela, grazie ai dipinti di Anna Paglia.
Seguendo le tracce del movimento Surrazionale, i suoi pennelli si sono spinti oltre l'universo conosciuto, immaginando e ritraendo galassie, nebulose splendenti, scintillanti vie stellari che l'occhio anela di incontrare e che ora sono quantomai reali. Attraverso la fluidità della pennellata, la pittrice si è fatta elemento creatore di altri possibili mondi, in cui altre civiltà nell'immaginario possono nascere, crescere o estinguersi, nel costante e inevitabile scorrere del Chronos, che tutto consuma.
Perché le galassie? Per una volontà di esplorazione, nel campo dell'arte e in quello della psiche, vista come turbinio di emozioni, anche contrastanti, vista come parte eterea dell'umano, intangibile e celeste, in mutazione continua.
Un cammino di maturazione pittorica e personale che si evidenzia tramite queste opere, incanto alla vista, con giochi di luce pennellata e fisicamente diffusa tramite led.
La creatività umana che sfida la creazione ultraterrena, che appartiene al mistero, all'insondabile, al divino.



Anna Paglia ha così deciso di intraprendere questo incredibile viaggio alla scoperta dell'universo che non è fuori, ma all'interno di sé, incontrando parti insospettabili e di grande meraviglia e delle quali nemmeno lei, forse, conosceva l'esistenza. Queste galassie dai colori luminescenti, dall'aspetto vorticoso, eppure all'apparenza placido e immobile, esistevano nella sua mente e, ora, anche nella nostra perché, pur non essendo stati testimoni della loro genesi, lo siamo della loro essenza. Guardando i quadri, siamo compartecipi di tale creazione, le trasmettiamo ulteriore energia per continuare l'impetuoso cammino.
Che destino avranno queste intime galassie? Cosa trasformeranno e in che cosa? La loro mappa è forse tracciata tra le stelle che compongono lo Zodiaco, che sin dall'antichità per molti è legge del fato, che dispone e predispone, che muove i fili umani e ne determina la fortuna o la caduta. Differente versione delle Moire e delle Parche, i dodici simboli si alternano nel cielo e nelle tele di Anna Paglia, che ne ribadisce il fascino esercitato, il potere sull'immaginario e, per molti, anche nel reale.
Sono illusione e sono realtà, nelle sue opere, che rinnovano lo stupore e il timore umano di fronte a ciò che non si conosce.
Anche nell'era dei satelliti, questi simboli atavici stendono il loro influsso immutato nei millenni, guardati con trepidazione e reverenza, interrogati quali oracoli per individuare la via da seguire.



Tuttavia, Signore del Creato e in omaggio a Raffaello, ecco un Gesù Trasfigurato, che in sontuoso trittico domina e cattura gli sguardi, rinnovando il timor di Dio che si dilata e diffonde tra pigmenti di colore profondo, infinito, immortale e tuttavia amorevole e pietoso.
Il sacro e l'immenso di compenetrano, in un'estasi pittorica che coinvolge anima e mente, corpo e parvenza.
La potenza dell'arte mostra qui tutte le sue prerogative di guida spirituale e intellettuale conducendo, quale multiforme Virgilio, attraverso mondi inaccessibili ai mortali e tuttavia innanzi agli occhi.
Stupore e desiderio si confondono, rendendo l'osservatore famelico di sapienza e di avventura, di viaggio e di scoperta, in un anelito di saggezza proveniente dall'immenso e dall'interiore che, incredibilmente, si sfiorano, generando la vita come da tocco divino.
Rifulgenti sentieri cosmici colpiscono senza ferire, anzi, producendo incomparabili incipit di sottili guarigioni, mescolandosi ai colori che paiono non appartenere a questa dimensione della realtà.
L'abilità artistica di Anna Paglia, ha reso in maniera impeccabile tutta la bellezza di questo creato palese o immaginario, ricorrendo ad artifici pittorici che rendono i soggetti estremamente reali.
Ha fatto di se stessa la lente telescopica puntata verso mondi interiori, che riflettono una personalità di incessante, turbinosa, luminosità.
                                                                                                                      Stefania Ferrari