IL NERO
Mostra personale di
MARGARETA LILLIESKOLD
MARGARETA LILLIESKOLD
a cura di Stefania Ferrari
Il simbolismo del nero, la sua profondità, i misteri della non-luce accendono la fantasia e l'inconscio, che scruta e si libera, immaginando ciò che desidera o teme.
Questa mostra, nonostante
si intitoli Il nero, è in realtà uno studio estetico sulla luce.
Senza di essa, nemmeno il concetto di oscurità esisterebbe e, in
ambito pittorico, questa oscurità, la totale oscurità, è
ovviamente il nero.
Esprimersi solo mediante
questo non colore, anche se chiamarlo così in realtà non è
tecnicamente corretto, non è facile, ma sicuramente affascinante,
poiché il nero ha molti significati profondi, diversi non solo se
inseriti nel contesto di varie culture, ma differenti per ognuno.
Margareta Lillieskold ha
deciso di dedicare una intera serie a figure astratte, molto
istintive, realizzate solo con questo buio materico. Forme
indistinte, curve, nette, fantastiche, si delineano, quasi
tridimensionali, sulle sue tele e, con energico slancio, emergono dal
piano. L'artista segue la sua ispirazione, che non sa da dove derivi
e nemmeno sa dove la stia portando: forse in un ricordo, forse in un
sogno, forse in un mondo mai esistito. Tuttavia, ciò che sa, è che
si tratta qualcosa che sgorga dalle profondità di se stessa,
inspiegabile, intangibile, eppure lì, concreto, sulla tela.
Sono quindi suoi pensieri,
quelli che prendono forma in questi quadri, la cui oscurità non è
data dal soggetto di essi, ma dalla completezza, la vera pienezza,
che porta in sé tutti i colori. In un contrasto tra opposti,
Margareta gioca con un unico
pigmento, fa della sua tela un luminoso schermo per ombre cinesi, sul
quale racconta storie lontane, aneddoti di vita o sogni ancora da
realizzare. Le narrazioni sono sue, ma ognuno può aggiungere
particolari, cambiare i termini, ribaltare il finale. Ognuno,
guardando un suo quadro, vedrà una storia diversa.
Le forme possono ricordare
a chi osserva varie figure, come quando si guardano le nuvole.
Ebbene, queste sono nuvole dell'inconscio, che attraversano lo
sguardo e si colmano delle nostre fantasticherie, spingendoci verso
riflessioni inaspettate, sgorgate solo da un gioco di luce e ombra.
Eccola l'Ombra, quella
parola ammantata di mistero che secondo la psicologia di C.G. Jung è
la nostra parte nascosta, ma quella più vera. Non necessariamente
malvagia, semplicemente più istintiva, più selvaggia, meno
addomesticata da cultura e convenzioni.
Ecco, i quadri della serie
Nero di questa artista, sono non solo la rappresentazione, forse,
della sua Ombra, ma anche di quella di tutti noi, perché guardando
le sue figure, vediamo in realtà proiezioni della nostra mente,
somiglianze dettate da ricordi e conoscenze personali.
L'esercizio artistico in
questo studio sul binomio luce-oscurità, assume così una valenza
più alta, l'opera d'arte non più solo come diletto estetico, ma
come parte di una crescita personale e culturale, quale in realtà
dovrebbe essere sempre: una educazione della e alla sensibilità.
Trasportati in un mondo in
cui luce e tenebra si inseguono e si completano, come nel simbolo Yin
e Yang, creiamo un equilibrio anche tra noi e la figura, mai uguale a
se stessa, senza una direzione precisa di sopra o sotto, trovandoci
come sospesi in un vuoto primordiale, privo di gravità.
Ecco allora che una serie
di apparentemente strane e astratte figure, si trasforma
nell'occasione di un viaggio in un Altrove straordinario, dipinto da
un'artista che con il nero ha dato corpo a ombre che, senza la luce
che le crea, noi non potremmo vedere.
3 APRILE - 2 MAGGIO
TORREFAZIONE H223
Via Calderini, 3/B Reggio Emilia
dal lunedì al sabato dalle 7.00 alle 19.30
chiuso la domenica
In collaborazione con Circolo degli Artisti Reggio Emilia
Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com