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lunedì 30 maggio 2016

INAUGURATA "ANIME NAÏF - I CANDIDI" A LUZZARA


LA MINICOLLETTIVA 
ANIME NAÏF -  I CANDIDI, 
RICONFERMA LUZZARA CENTRO DI QUEST'ARTE UNICA



In un piovoso pomeriggio dell'ultima domenica di maggio, un notevole gruppo di persone, con spirito amichevole e gioioso, si è riunito per inaugurare una collettiva che riporta Luzzara agli antichi splendori del naif.
La cittadina della Bassa reggiana è sempre stata patria d'eccellenza di questo stile pittorico così particolare e unico. Per varie ragioni, da qualche tempo il suo nome è stato un po' dimenticato sotto questo punto di vista, ma con questa mini collettiva, nel cuore del centro storico e nel locale, l'Ancicafè, che ospita una delle opere di Cerare Zavattini, Luzzara si ripropone come elemento nevralgico dell'arte nativa.

Da sinistra in piedi Luigi Camellini, Roberta Valducci, Stefania Ferrari, Gianni Pontiroli. In basso, i due proprietari di Ancicafè: Elena Anceschi e Dante Bosi. Alle spalle di ogni artista, uno dei loro quadri e tutto sulla destra l'opera di cesare Zavattini, da lui donata a Dante Bosi da bambino.

Questa mostra riveste quindi una particolare importanza, non solo perché ripropone dopo un periodo di stasi delle opere naif, ma perché rappresenta un nuovo modo di dipingere, che si ricollega sì allo stile classico di questa corrente pittorica, ma che aggiunge note moderne alla visione candida dell'esperienza naif.



La pittura più geometrica e dai colori netti di Gianni Pontiroli, nelle cui tele campeggiano anche scorci cittadini e automobili, segna un momento di passaggio tra il naif della tradizione contadina a quello più urbano di oggi, in cui la campagna confina con la città e in cui ai carri trainati dai cavalli si sono sostituiti moderni trattori. Gli abitanti dei villaggi non si muovono più a piedi o con le biciclette, ma con le auto. Eppure negli sguardi e in alcuni scorci panoramici, ancora si rivela la passione intensa per la natura e i suoi ritmi immutabili.



Se nelle opere più classiche di Luigi Camellini si legge, in maniera nemmeno molto velata, una critica alla modernità che tutto travolge e contamina, a scapito di una purezza ormai perduta, di ricordi d'infanzia e innocenza di un tempo che non tornerà, nelle tele di Pontiroli pare esserci invece una maggiore integrazione tra presente e passato, una visione più positiva per una convivenza tra passato e contemporaneo.



Roberta Valducci, in arte Azzurra la Naif, già in questo suo nome d'arte, nel senso letterale della parola, afferma la sua volontà di immergersi in questo candido, o per lei azzurro, mondo, che assume contorni fiabeschi grazie a personaggi immaginari che trascorrono l'esistenza in universo perlaceo dai colori brillanti.
Eppure, anche in questo caso, in questa nuova visione di pittura dedita alla spontaneità creativa, la matrice dei padri è ben presente. Una natura madre amorevole, che accoglie ogni sua creatura secondo un disegno ben stabilito e che si ripete, uguale ma sempre sorprendente, ogni anno, ogni stagione. Animali, veri o immaginari, vivono e si avvicinano a elementi della natura, in una esplosione di colori gioiosi.
Questi tre artisti, con stili così differenti, sono l'esempio più lampante di come la pittura naif sia più che mai viva e sia stata capace di evolversi con il tempo, mantenendo intatto il suo spirito, la sua candida anima naif, che oggi risplende nuovamente a Luzzara.

Mostra visitabile fino al 31 luglio presso Ancicafè, via Avanzi, 46 Luzzara.
Orari: 7-12,30 e 16-19, chiuso sabato pomeriggio e domenica.


Roberta Valducci e Gianni Pontiroli


In primo piano Cristina Bernardi, alle sue spalle Elena Piccinini






venerdì 13 maggio 2016

NAÏF DI NUOVO A LUZZZARA



ANIME NAÏF

I CANDIDI

Minicollettiva pittorica

LUIGI CAMELLINI

GIANNI PONTIROLI

ROBERTA VALDUCCI



Il naïf nuovamente protagonista a Luzzara, sua storica capitale, che rinasce a nuova arte con con questa mostra, prima di una lunga serie, che riporterà questo stile pittorico, peculiare di queste zone della Bassa reggiana, terre di Zavattini, Guareschi e Ligabue, ad essere al centro di un movimento culturale che non ha mai cessato di estendere il suo fascino ben oltre questi confini.
Le stagioni che scandiscono la vita con ritmo lento e regolare, il sole, i campi, la cura degli animali. E le persone, legate a una natura dolce e materna, che dona i suoi frutti in cambio di un rispetto che sopravvive e si racconta nelle tele dei candidi naïf.


a cura di Stefania Ferrari


Dolores e il girasole - Tenero quadro di Roberta Valducci




Emozionante opera di Gianni Pontiroli



L'arcobaleno di ieri e di oggi in questo quadro di Luigi Camellini


29 MAGGIO – 31 LUGLIO 2016

INAUGURAZIONE DOMENICA 29 MAGGIO ORE 11


ANCICAFÈ

  via Avanzi, 46 - Luzzara (RE)

orari: 7 - 12.30  e 16 - 19  

chiuso sabato pomeriggio e domenica









D'ARTE E NATURA NOSTRE - Le Grand Tour con le opere di M.C. Martinelli


D'Arte e Natura nostre

Mostra personale di

Maria Cristina Martinelli





Le Grand Tour in forma d'arte. Questa mostra accompagna tra spazi naturali e monumenti storici, con singolare attenzione al particolare e alla luce densa di dolcezza che contraddistingue l'Italia. Alla stregua di una straordinaria guida, la pittrice ritrae luoghi con affascinante narrazione artistica, grande maturità del segno e padronanza tecnica.






Siamo turisti privilegiati, perché abbiamo Maria Cristina Martinelli a farci da ideale guida in questo particolare Grand Tour, viaggio che i rampolli di nobile e ricca famiglia europea, ma non solo, intraprendevano per arricchire la propria educazione e la cui meta per eccellenza era proprio l'Italia, ricca di storia, d'arte e cultura.

Questa pittrice dal tocco ispirato ci accompagna con presenza discreta tra panorami incantevoli e opere che, ancora oggi, ci rendono orgoglioso esempio di bellezza nel mondo.

E' un percorso in cui si intrecciano meraviglia, scoperte e rivelazioni improvvise quello che Maria Cristina Martinelli ha dipinto per noi, e con questa sua personale, dal titolo “D'Arte e Natura nostre”, ci consegna la visione di un'Italia morbida, nobile e magica, di una dolcezza antica.

I paesaggi ritratti sono luoghi reali, che la pittrice stessa ha visitato, interpretandoli con quella particolare sensibilità che la contraddistingue e che da sempre penetra nelle trame complesse eppure apparentemente semplici delle forme, che accende i colori di un tramonto. La realtà si allaccia a emozioni, a ricordi felici, per accedere a pensieri d'incanto.
Esempio di maturazione umana e artistica, i paesaggi di questa artista rimandano alla consapevolezza di una componente unica che accomuna il creato, ad una matrice primigenia da cui tutto è scaturito e cui tutto tornerà.

I quadri che ritraggono opere d'arte o monumenti, ne rivelano spesso non l'interezza, ma particolari significativi, spesso inosservati, che con un sapiente effetto pittorico di luminosità e tenebra, giocato essenzialmente sull'abile utilizzo di bianco e nero, svelano una bellezza che con la sua intensità riesce a competere, e vincere, contro forze disgregatrici che negano l'armonia, riuscendo a individuarla anche dove spesso non si guarda, riproponendola in chiave intima e differente.

Le immagini acquistano così un nuovo respiro, in un cammino che parte dalla storia per arrivare alla contemporaneità, intatte eppure sempre sorprendenti.

Arte e Natura, le nostre arte e natura, hanno il sigillo della bellezza e dell'immortalità, cui anche le opere di Maria Cristina Martinelli contribuiranno a prolungare la leggenda.

24 MAGGIO – 5 GIUGNO 2016

INAUGURAZIONE SABATO 28 MAGGIO ORE 18

Presentazione a cura di 
Stefania Ferrari

PALAZZO CONTARELLI

  corso Mazzini 42 c - Correggio ( RE )

orari: 10 - 12.30   16.30 - 19,30   chiuso il lunedì


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



San Martino in Rio (RE) - 3486429585 

martedì 10 maggio 2016

I STEAMPUNK YOU IV EDIZIONE - Spiriti liberi, arte e originalità

A REGGIO EMILIA TRA ARTE, 
FOTOGRAFIA E DIVERTIMENTO





Il vapore è la loro energia, la fantasia la loro potenza, il divertimento il loro marchio di successo. Personaggi che paiono usciti direttamente dalla macchina del tempo di H.G. Welles, bardati con improbabili armi meccaniche e a vapore, in una via di mezzo tra l'Inghilterra vittoriana e un futuro postatomico, hanno animato le vie cittadine. Per il quarto anno consecutivo, facendo la gioia dei tanti fotografi che si aggiravano in città in occasione di Fotografia Europea e in cerca di curiosità e nuovi spunti per immagini fuori dell'ordinario, si è tenuto sabato 7 maggio dalle 17.00 un nuovo appuntamento con I Steampunk You. Un nutrito gruppo di rappresentanti di questo non convenzionale movimento culturale, che si ispira principalmente ai racconti di Giulio Verne, ha sfilato tra le strade del centro storico di Reggio Emilia, partendo da piazza Fontanesi sino alla sede universitaria di viale Allegri in cui è allestita, in collaborazione con Il Circolo degli Artisti, una mostra d'arte di ispirazione steampunk.
Tra la curiosità dei più, l'evento spettacolare è iniziato con una sorta di flashmob-seduta fotografica per i tanti appassionati, e anche professionisti, che si sono radunati nella piazza reggiana, trasformata in una fucina in cui ingranaggi, meccanismi e ruote dentate, corsetti, occhiali e cappelli hanno fatto volare la fantasia oltre i confini temporali e della realtà.
L'abbigliamento un po' folle ma estremamente credibile dei partecipanti e opere di geniale talento degli artisti, hanno regalato momenti di arte e cultura di certo fuori dal comune e, con questo nuovo appuntamento, Reggio si conferma sempre più uno dei centri catalizzatori di questo insolito movimento.
(Stefania Ferrari)

domenica 1 maggio 2016

ARTE E CULTURA FUORI DAGLI SCHEMI -



I week end nei Giardini di Afrodisia

Grande fermento in Reggio Emilia, in cui poliedriche e cosmopolite personalità artistiche seguono un filo che guida lungo un percorso estemporaneo di eventi, slegati tra loro e di diverso genere, che tuttavia contribuiscono a rendere vitale una cittadina in cui i nomi dei creativi si ripetono ormai da decenni.
Approfittando di spazi espositivi non istituzionali e fuori dagli schemi, sull'onda già iniziata da parecchio tempo negli Stati Uniti e nelle capitali europee più dinamiche, pittori, scultori, fotografi, scrittori, attori, performer praticamente ogni week end inaugurano mostre e esibizioni all'interno di locali che accolgono pubblico non specializzato, ma numericamente molto rilevante, creando un circuito virtuoso in cui la cultura viene portata al fruitore che, uscendo da bar, ristoranti, caffetterie, parchi e giardini, porterà a sua volta cultura tramite il passaparola o le condivisioni in rete.
Ancora non apprezzata dalla maggioranza degli artisti vecchio stile, che amano appoggiarsi a gallerie o sedicenti tali spesso dietro molto salato obolo, i più lungimiranti, non solo esordienti ma anche di già affermato nome, comprendono la possibilità di avere un vastissimo pubblico che giornalmente ha la facoltà di apprezzare, gratuitamente e senza spostarsi dal luogo in cui solitamente fa colazione o aperitivo, opere di varia qualità, stile, tecnica che più o meno mensilmente si rinnovano con altre mostre di altri autori.
L'arte fine a se stessa serve davvero a poco, mentre portata nei luoghi di aggregazione, anche non deputati ad esposizioni, potrebbe scalfire qualche animo votato solo a reality e talent, aprirgli nuovi orizzonti e, quindi, aprire anche la mente, condicio sine qua non è possibile cambiare le carte in tavola quando la mano promette male, proprio come per molti in questo periodo.
I Giardini di Afrodisia, che dal 2012 ad oggi ha collaborato all'organizzazione di oltre settanta eventi artistici e culturali, contribuisce assai spesso nel rendere appetibili i fine settimana creativi e anche in questo ultimo mese sono diversi gli eventi in chiusura e apertura, come ad esempio la prestigiosa collettiva Lo strappo di Penelope (8 Infinito) terminata il 30 aprile dopo due mesi di esposizione all'Hotel Astoria-Mercure e che ha visto diciassette artisti interpretare la vita di altrettante donne coraggiose, avendo un riscontro mediatico e di pubblico a livello oltre che nazionale. 
http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2016/02/lo-strappo-di-penelope-8infinito.html




Oppure la più tradizionale mostra pittorica Emozioni con l'acqua di Piero Vezzani, presso Trattoria Sipario e prorogata sino al 6 maggio, in cui acquerelli delicati ritraggono scorci della città e panorami delle colline davvero carichi di emozioni.
In chiusura ai primi di maggio anche una personale fotografica di Giancarlo Bonacini, presso Max Cafè, che con Flores diversi sumus ritrae fiori come fossero persone, sottolineando come l'unicità renda possibile il confronto e quindi la crescita della comunità.
Inaugurata invece il 30 aprile la bipersonale Attenti a quei due – Movimenti d'Arte, di Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, con grande affluenza di pubblico per la vernice presso il locale ospitante, il Cafè Bistrò del Centro Simonazzi.
In partenza la personale fotografica di Cinzia Bianchi Viaggio lento sulla Ss9, all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea, che inaugurerà il 7 maggio alle 18 alla Torrefazione H223, mostrando il percorso dal punto di vista di due chiocciole.













Sempre per il circuito Off, la personale fotografica intitolata Divertimentificio Emilia- Fotostorie di vecchie discoteche ad opera di Massimo Tassi, prenderà il posto degli acquerelli di Vezzani a Trattoria Sipario, a partire dal 7 maggio, mostrando il com'era com'è dei tanti locali da ballo che hanno punteggiato la storia del divertimento lungo la via Emilia.

sabato 23 aprile 2016

ATTENTI A QUEI DUE (Movimenti d'Arte)



Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei

in

ATTENTI A QUEI DUE

(Movimenti d'Arte)



Dipinto di Oscar Luca Taddei

Un incontro casuale (o forse no?) di due personalità artistiche apparentemente differenti, ma accomunate dal desiderio di indagare i misteri che regolano bellezza, armonia e movimento. Utilizzando le armi loro disponibili, colori e pennelli, ingaggiano una lotta senza quartiere contro gli antagonisti del bello. Un' avventura da non perdere, tra emozionanti dipinti.



Opera di Ferruccio Mirandola


30 APRILE – 31 MAGGIO 2016

INAUGURAZIONE SABATO 30 APRILE ORE 18

CENTRO SIMONAZZI

Sala espositiva CAFÈ BISTRÒ

Via Turri, 55/a - Reggio Emilia – tel. 0522357480


Buio in sala. Il grande schermo si illumina e compaiono splendidi e delicati nudi di donna, figure umane e paesaggi naturali.
Una voce stentorea e profonda rompe il silenzio: “Un incontro casuale di due personalità artistiche apparentemente differenti, ma accomunate dal desiderio di indagare i misteri che regolano bellezza, armonia e movimento. Utilizzando le armi loro disponibili, colori e forme, ingaggiano una lotta senza quartiere contro gli antagonisti del bello. Uno sciabolare di pennelli. Uno schizzo vermiglio sulla tela. Giustizia è fatta e la creatività trionfa, assicurando fama duratura all'intrepido artista, ora più che mai. Oscar Luca Taddei e Ferruccio Mirandola hanno unito i loro talenti per regalare al pubblico un'avventura da non perdere, tra emozionanti dipinti. Bellezza femminile, passione e immagini di una natura mozzafiato. Tutto a colori. Inaugurazione il 30 aprile alle 18, in anteprima assoluta a Reggio Emilia, al Cafè Bistrò, presso il Centro Simonazzi, via Turri 55/a”.
Questo potrebbe essere lo scherzoso trailer della mostra “Attenti a quei due (Movimenti d'Arte)”, aperta sino al 31 maggio, in cui i protagonisti sono i pittori Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, che hanno deciso di giocare con il loro essere artisti, mettendosi scherzosamente nei panni di Roger Moore e Tony Curtis, interpreti del famoso serial anni '70 da noi andato in onda, appunto, col titolo 'Attenti a quei due'.
In omaggio ai due attori, che interpretavano personaggi con caratteri dissimili ma complementari nel risolvere intricati casi, così Mirandola e Taddei hanno unito stili diversi per dar vita a una esposizione in cui trovano spazio opere che, pur con tecniche e soggetti distinti, regalano una meravigliosa esperienza per quanto riguarda la fruizione in ambito artistico.
Come fotogrammi di un film, lo svolgersi della mostra incuriosisce e affascina presentando, come nella migliore tradizione dell'avventura in stile 007, soprattutto figure di belle donne.
Sono i nudi femminili di Oscar Luca Taddei che, con matita e grande rispetto, ritrae modelle in diverse pose, evidenziando come la bellezza non necessiti di orpelli e possa presentarsi agli sguardi come la più alta espressione dell'essere umano, senza volgarità, mostrando il suo lato fragile e poetico, giocoso e disinibito eppure senza alcunché di morboso.
Come nelle più note storie di spie, Taddei spoglia molte donne e tutte le ama, con lo sguardo e con la matita, a volte ritrae sulla tela le loro fattezze con i colori dell'olio, ma sempre rendendole uniche, sempre fermando l'istante del loro sguardo, del movimento, rendendo giustizia non solo al loro corpo, ma soprattutto al loro intero essere. Sono umane, le sentiamo vicine, potremmo essere noi, così come potrebbero essere l'archetipo di tutte le donne, senza tempo e per sempre.
Non da meno è comunque Ferruccio Mirandola, che accarezza le sue donne col pennello, infondendo la luminosità del colore nelle forme aggraziate, spesso anch'esse nude. Con tratti delicati le femminilità rubate appartengono ora all'Oriente, ora alla classicità, con stili così diversi che sembrano provenire da una diversa mano. Eppure è sempre la volontà dello stesso pittore, che desidera esplorare nuove possibilità di creazione, nuove ellissi, nuove curve, nuove sguardi per meglio interpretare una realtà multiforme e piena di sorprendenti doni.
Nella sua ricerca di nuove forme espressive, Mirandola scandaglia l'iride, regalando opere che spaziano dal figurativo inteso nel più rigoroso dei termini, a immagini dalle configurazioni intuite tra cromatismi psichedelici, spaziando dalla tecnica dell'olio a quella dell'acquerello.
E all'acquerello si rivolge con alcune opere anche Taddei, che si avvicina a questa tecnica rivelando anche un delicato momento paesaggistico, che lascia immaginare una serenità sognante e lontana, forse un luogo di tranquillità in cui una delle sue splendide figure femminili vuole rifugiarsi, per sciogliere i nodi degli abiti e dell'anima stessa, permettendo all'artista di ritrarla nella sua più essenziale purezza.
Oscar Luca Taddei e Ferruccio Mirandola sono i protagonisti di una imperdibile occasione per apprezzare lo scorrere di immagini d'arte sinuose, languide, eppure potenti e cariche di grazia incorrotta.
Luce in sala. I due artisti hanno riposto i pennelli e in chi abbia avuto la fortuna di partecipare con loro a questa avventura d'arte, resterà una sensazione di profonda bellezza, da mantenere il più possibile, affrontando il mondo. Là fuori.


(Articolo apparso su Prima Pagina Reggio, edizione del 30/04/16 a firma Juliette Verne)


Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei durante l'inaugurazione della loro mostra

Ferruccio Mirandola, la curatrice Stefania Ferrari e Oscar Luca Taddei




Il buffet offerto dal Cafè Bistrò del Centro Simonazzi

Il buffet offerto dal Cafè Bistrò del Centro Simonazzi











www.centrosimonazzi.it



info: igiardinidiafrodisia@gmail.com




BASSORILIEVI di RENATO BIOLCATI - ARTE IN TABACCHERIA

RENATO BIOLCATI
BASSORILIEVI

Un altro artista all'interno della rassegna Arte in Tabaccheri, Tabaccheria in Arte.
Renato Biolcati espone bassorilievi riproducenti famosi monumenti, opere di meticolosa pazienza e precisione, in modo vivace e intenso.

Dal 23 al 9 maggio 2016

Mostra visitabile presso Tabaccheri del Vento di Mauel Frassinetti, via del Perugino, 2/4 a Modena, dal lunedì al sabato con orario di apertura 7:30-13:00 e 15:30-19:30.




BARBARA BERTONCELLI a "ARTE IN TABACCHERIA"

BARBARA BERTONCELLI: 
FOTOGRAFIE D'AUTORE

Lenti e filtro per realizzare una serie di immagini fotografiche di grande impatto emotivo. 
Barbara Bertoncelli utilizza il mezzo fotografico con originalità e grande espressività.

8 - 22 aprile 2016

Locali della Tabaccheria del Vento di Manuel Frassinetti, via del Perugino, 2/4 a Modena
dal lunedì al sabato 7:30-13:00 e 15:30-19:30.







martedì 29 marzo 2016

EMOZIONI CON L'ACQUA Mostra personale di PIERO VEZZANI



EMOZIONI CON L'ACQUA

Mostra personale di

PIERO VEZZANI

a cura di Stefania Ferrari


2 APRILE – 1 MAGGIO 2016

Incontro con l'artista sabato 9 aprile ore 18






La delicatezza e la grazia dell'acquerello dominano le opere di questo pittore, che dipinge mirabili vedute con freschezza e capacità. Emozioni in cui l'acqua, elemento duttile e mutevole, diviene essenza d'arte per esprimere stati d'animo che si sciolgono in ricordi e nostalgia, liquefacendosi tra colori tramutati in forme tremule e sognanti, iride di pensieri che si inseguono in punta di pennello.






Vedute di Reggio Emilia, ma non solo, in una serie di acquerelli che rende omaggio alla città e ai suoi scorci, carichi di storia e di vita vissuta.
L'acqua, elemento centrale delle opere, l'acqua mutevole, mai uguale a se stessa, che prende la forma di ciò che la contiene, ecco che in questo caso si rende immagine: non è contenuta, ma è parte determinante della forma d'arte.
Piero Vezzani utilizza la trasparenza e la cromia per manifestare in modo tangibile un ricordo o un'emozione, spesso interpretata al momento, in modo estemporaneo, da vero artista e come in passato, prima dell'avvento della tecnologia e persino della fotografia.
I suoi concetti tremuli e affascinanti possiedono una nota poetica che solo chi padroneggia perfettamente questa tecnica, tutt'altro che semplice, riesce a imprimere.
I dipinti rimandano a giornate soleggiate al mercato, a passeggiate tra i vicoli, come a gite in campagna o al lago.
Sono sfumature rubate alla veridicità del creato, alla luce che filtra tra i caseggiati, al sole che tramonta tra le colline e inonda di dorate trasparenze valli e pendii. Nelle pennellate intrise di liquida armonia, si percepisce la chiarezza di intenti, la semplice sicurezza del gesto che esegue la forma, lo sguardo sicuro sul soggetto da ritrarre.
Persino le sue vedute di Venezia non somigliano a dépliant per turisti in vena di foto ricordo davanti ai monumenti, ma sono immagini dotate di un'anima che si riflette nell'acqua, contenuta nella laguna e nei colori utilizzati per dipingerne l'aspetto.
L'acqua dunque è specchio, non può mentire. Ciò che si vede è ciò che è, ma è allo stesso tempo ciò che il pittore prova mentre dipinge.
L'acqua quindi è anche specchio della sua anima, perché è quello che vedono i suoi occhi, nella soluzione di un logico sillogismo.
In uno straordinario gioco di rimandi, pensiero e arte si confondono, conferendo all'opera una sorta di filosofica immaginazione, una via verso un assoluto che è possibile raggiungere in un istante perfetto, immutabile, eterno eppure ripetibile, ogni volta che ci si immerga nel quadro.
E di immersione appunto si tratta, poiché la sensazione di tornare in una liquida origine è totale e totalizzante. E' un'esperienza che distoglie dal qui e ora per trasportare nel per sempre, in una dimensione parallela fatta di colori che l'emozione rende più vividi.
Piacevoli e dolci sono gli acquerelli di Piero Vezzani che, grazie all'elemento più semplice, più puro della natura e indispensabile alla vita, con grande capacità realizza opere di sognante realtà.

Stefania Ferrari



TRATTORIA SIPARIO

Via Allegri, 1/a Reggio Emilia

Dal lunedì alla domenica 12.00 -14.30 e 19.00 – 23.00

Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com




Inaugurazione della mostra. Da sin. Marco Zarattini, il pittore Piero Vezzani e Stefania Ferrari