Visualizzazione post con etichetta pittura. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pittura. Mostra tutti i post

mercoledì 31 agosto 2016

LE FAVOLE DI AZZURRA

LE FAVOLE DI AZZURRA

mostra personale di

ROBERTA VALDUCCI

a cura di Stefania Ferrari

Un nuovo naïf, tradotto attraverso l'immaginazione, dando corpo e forma ad animali fantastici immersi in una natura favolistica. Dolcezza e innocenza, reinterpretate in chiave moderna, illuminano di nuova luce uno stile popolare e unico che non segue le mode, ma si rinnova, narrando altri contemporanei orizzonti, senza tradire la forza iniziale del suo candore.




DAL 4 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE 2016

Inaugurazione domenica 4 settembre ore 11

Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA
Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia

dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21- domenica dalle 8 alle 13


Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



Roberta Valducci segna un momento di rinnovamento per quanto riguarda lo stile naif, inserendo elementi del fantastico negli scenari classici di questa espressione pittorica, ben lontana dall'essersi esaurita col passare del tempo.
Scegliendo il nome d'arte di Azzurra la Naif, Roberta sottolinea la volontà di seguire le orme della corrente artistica dei candidi, rendendola più moderna e dandole una impronta ampiamente personale, che rende riconoscibili alla prima occhiata le sue opere.

Gli animali coloratissimi parlano dai suoi quadri, materici, tangibili, usciti da un mondo di fiaba che riporta nella sua più profonda accezione l'ingenuità e la dolcezza tipiche del naif, traghettandole da un contesto generalmente di campagna a quello della fantasia e dell'immaginario.
Non più dunque carri trainati da buoi, scene di vita contadina, covoni di fieno, ma in questa serie particolarmente, un avvicinamento ancora più intimo con gli elementi della natura, con gli animali del bosco, dei fiumi e dell'aria. Persino un drago, scaturito dalle pieghe del tempo e delle leggende, irrompe in suo personale paradiso mai perduto, mentre fatine e lepri trasformate in costellazioni convivono felicemente in questo universo parallelo, ideale, fantasioso, per portare gioia e speranza.







I colori intensi, netti, senza sfumature, ma accostati gli uni agli altri, formano incredibili tavolozze che non mancano di suscitare allegria e serenità in chi osservi le composizioni. Grandi fiori, pesci multicolori che sembrano solcare il cielo, civette tutt'altro che notturne ci guardano e ci sorridono, ricordandoci che la speranza si nutre non di grigio e fumo, ma di pigmenti rubati all'iride, di sorrisi e luce, di fantasia, ma soprattutto di spazi che la ragione non ritiene lecito abitare, ma che l'animo umano da sempre insegue e sogna, per non soccombere alla tristezza.
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia”, dice Amleto, sottolineando quanto alla limitata mente umana possa sfuggire, anche appoggiandosi alla filosofia.







Ma alla fantasia nulla viene precluso e tutto questo emerge dai quadri di Azzurra la Naif, che ripropone il candore anche dell'infanzia, quando credere in altri mondi, in altre possibilità, rendeva magico ogni istante di vita.
Roberta Valducci, che comunque si è dedicata anche al naif tradizionale, ha deciso di dare una svolta e percorrere un'altra via, sempre nel solco della visione dei candidi, ma andando oltre, creando nuovi universi in cui tutto è possibile, anche incontrare uccelli dal piumaggio fiorito che convivono con alate creature dei boschi, in cui nuovamente gareggiano la lepre e la tartaruga, ma secondo altre regole e in cui l'essere umano è solo spettatore e ancora non ha contaminato con la sua presenza questo eden immaginifico.

Roberta-Azzurra sono le due anime in una: l'artista che segue l'ispirazione della sua parte fantastica e innocente, che mai si è arresa e ancora sogna di un mondo ideale, dove qualunque realtà si può dipingere.


Stefania Ferrari



Roberta Valducci e Stefania Ferrari



Panoramica di una parte della mostra



Augusto Fantini, Roberta Valducci e Stefania Ferrari



Lo staff del Caffè della Gabella



Civette sull'albero



Sfizioso rinfresco inaugurale












martedì 23 agosto 2016

Visione di una Apocalisse - La tragedia del Vajont dipinta da Stefano Grasselli

Visione di una Apocalisse in mostra al castello

Sino al 28 agosto l'artista reggiano Stefano Grasselli espone le sue coinvolgenti opere al'interno della chiesta del castello di Sarzano di Casina  (RE). 
Tele di una assoluta intensità che interpretano una delle più gravi tragedie della storia italiana: la frana di una parte del monte Toc nell'invaso della diga del Vajont, nel 1963.



Profondamente colpito da bambino dalle parole di suo padre vigile del fuoco, che gli raccontò i fatti riportati dai colleghi che parteciparono alle operazioni di soccorso, l'autore ha operato in questi anni una ricerca personale riguardante quei terribili giorni tramite testimonianze e permanenza nei luoghi e ciò che ha raccolto si è concretizzato in questa esposizione.
"I ricordi risalgono alla mia infanzia", conferma l'artista. "La mia sensibilità ne rimase profondamente colpita e turbata e con il tempo è divenuta una sorta di tragica ossessione. Ricordo ancora, negli anni '70, una trasmissione televisiva riguardante quei fatti, in particolare una lenta e frontale ripresa della diga, inquadrata dalla parte esterna, rivolta verso Longarone. Un lungo, impressionante imbuto di cemento che sembrava non finire mai. La mia immaginazione corse subito a quell'immensa massa d'acqua che veniva tenuta ferma al di là dello sbarramento e cercavo di immedesimarmi nello stato d'animo degli abitanti, costretti a far fronte a una simile situazione. Poi le immagini di una tragedia impressionante non si cancellarono più dalla mia memoria, anche perché a provocare ciò fu, come spesso accade, l'assurda onnipotente presunzione umana. Una mostruosa massa d'acqua, roccia, fango, legna si è riversata sulla valle, spazzando via paesi abitati da gente semplice, che ne ha subito le conseguenze".



Morte e distruzione, dunque, causati da avidità e incuria nei confronti delle leggi naturali. Un ambiente che, prima del disastro, iniziava a dare segnali della calamità incombente: "Di recente, visionando filmati su youtube, uno mi ha colpito particolarmente: quello in cui un'anziana signora ricordava che, pochi giorni prima della tragedia, si notavano strani atteggiamenti da parte di alcuni animali, soprattutto caprioli, che stavano effettuando una inconsueta migrazione. Ma ciò che più mi ha colpito, è stato il racconto riguardante alcuni uccellini che mordevano la gabbia in cui erano rinchiusi".



Secondo la sua sensibilità di artista, ecco quindi nascere una serie di dipinti inquietanti eppure assai evocativi, in cui il terrore prende forma e la materia si fa morte, sotto le sembianze di animali feroci, in cui la frana diviene allungato cranio dalle orbite cave, in cui l'acqua, necessaria per la vita, qui diviene spietato strumento di morte.


giovedì 9 giugno 2016

MERCOLEDÌ ROSA: THINK DEEP PINK di Sabrina Veronese


Pensieri profondo rosa con
  THINK DEEP PINK

Personale pittorica di

SABRINA VERONESE


"Nude"



Come ogni inizio estate, a Reggio Emilia si ripropone l'ormai consolidata serie dei mercoledì rosa, serate dedicate alle donne con eventi musicali, culturali e d'arte.
Ci saremo anche noi, all'aperitivo di mercoledì 15 giugno al Max Cafè, ormai storico collaboratore in molte iniziative con I Giardini di Afrodisia, quando le tele di Sabrina Veronese segneranno l'esordio della serata e del carnet di proposte del Max.
Con il suo pensiero rosa profondo, THINK DEEP PINK, questa pittrice intreccia nei suoi quadri seduzione, fascino, mistero e femminilità, ritraendo la donna nelle sue varie sfaccettature, fisiche e dell'anima, in un dedalo di emozioni dal quale la sola via di uscita è l'ascolto e l'osservazione di un percorso di crescita.
Le sue figure, lontane dai luoghi comuni, escono dall'immaginario per farsi sogno simbolico e tangibile.

A cura di Stefania Ferrari

15 GIUGNO – 20 LUGLIO 2016

INAUGURAZIONE MERCOLEDÌ 15 GIUGNO ORE 19

Sala espositiva MAX CAFE’

Via Guidelli, 1/F - Reggio Emilia
Tutti giorni dal lunedì al sabato 7.30 – 19.30 domenica chiuso




venerdì 13 maggio 2016

NAÏF DI NUOVO A LUZZZARA



ANIME NAÏF

I CANDIDI

Minicollettiva pittorica

LUIGI CAMELLINI

GIANNI PONTIROLI

ROBERTA VALDUCCI



Il naïf nuovamente protagonista a Luzzara, sua storica capitale, che rinasce a nuova arte con con questa mostra, prima di una lunga serie, che riporterà questo stile pittorico, peculiare di queste zone della Bassa reggiana, terre di Zavattini, Guareschi e Ligabue, ad essere al centro di un movimento culturale che non ha mai cessato di estendere il suo fascino ben oltre questi confini.
Le stagioni che scandiscono la vita con ritmo lento e regolare, il sole, i campi, la cura degli animali. E le persone, legate a una natura dolce e materna, che dona i suoi frutti in cambio di un rispetto che sopravvive e si racconta nelle tele dei candidi naïf.


a cura di Stefania Ferrari


Dolores e il girasole - Tenero quadro di Roberta Valducci




Emozionante opera di Gianni Pontiroli



L'arcobaleno di ieri e di oggi in questo quadro di Luigi Camellini


29 MAGGIO – 31 LUGLIO 2016

INAUGURAZIONE DOMENICA 29 MAGGIO ORE 11


ANCICAFÈ

  via Avanzi, 46 - Luzzara (RE)

orari: 7 - 12.30  e 16 - 19  

chiuso sabato pomeriggio e domenica









D'ARTE E NATURA NOSTRE - Le Grand Tour con le opere di M.C. Martinelli


D'Arte e Natura nostre

Mostra personale di

Maria Cristina Martinelli





Le Grand Tour in forma d'arte. Questa mostra accompagna tra spazi naturali e monumenti storici, con singolare attenzione al particolare e alla luce densa di dolcezza che contraddistingue l'Italia. Alla stregua di una straordinaria guida, la pittrice ritrae luoghi con affascinante narrazione artistica, grande maturità del segno e padronanza tecnica.






Siamo turisti privilegiati, perché abbiamo Maria Cristina Martinelli a farci da ideale guida in questo particolare Grand Tour, viaggio che i rampolli di nobile e ricca famiglia europea, ma non solo, intraprendevano per arricchire la propria educazione e la cui meta per eccellenza era proprio l'Italia, ricca di storia, d'arte e cultura.

Questa pittrice dal tocco ispirato ci accompagna con presenza discreta tra panorami incantevoli e opere che, ancora oggi, ci rendono orgoglioso esempio di bellezza nel mondo.

E' un percorso in cui si intrecciano meraviglia, scoperte e rivelazioni improvvise quello che Maria Cristina Martinelli ha dipinto per noi, e con questa sua personale, dal titolo “D'Arte e Natura nostre”, ci consegna la visione di un'Italia morbida, nobile e magica, di una dolcezza antica.

I paesaggi ritratti sono luoghi reali, che la pittrice stessa ha visitato, interpretandoli con quella particolare sensibilità che la contraddistingue e che da sempre penetra nelle trame complesse eppure apparentemente semplici delle forme, che accende i colori di un tramonto. La realtà si allaccia a emozioni, a ricordi felici, per accedere a pensieri d'incanto.
Esempio di maturazione umana e artistica, i paesaggi di questa artista rimandano alla consapevolezza di una componente unica che accomuna il creato, ad una matrice primigenia da cui tutto è scaturito e cui tutto tornerà.

I quadri che ritraggono opere d'arte o monumenti, ne rivelano spesso non l'interezza, ma particolari significativi, spesso inosservati, che con un sapiente effetto pittorico di luminosità e tenebra, giocato essenzialmente sull'abile utilizzo di bianco e nero, svelano una bellezza che con la sua intensità riesce a competere, e vincere, contro forze disgregatrici che negano l'armonia, riuscendo a individuarla anche dove spesso non si guarda, riproponendola in chiave intima e differente.

Le immagini acquistano così un nuovo respiro, in un cammino che parte dalla storia per arrivare alla contemporaneità, intatte eppure sempre sorprendenti.

Arte e Natura, le nostre arte e natura, hanno il sigillo della bellezza e dell'immortalità, cui anche le opere di Maria Cristina Martinelli contribuiranno a prolungare la leggenda.

24 MAGGIO – 5 GIUGNO 2016

INAUGURAZIONE SABATO 28 MAGGIO ORE 18

Presentazione a cura di 
Stefania Ferrari

PALAZZO CONTARELLI

  corso Mazzini 42 c - Correggio ( RE )

orari: 10 - 12.30   16.30 - 19,30   chiuso il lunedì


info: igiardinidiafrodisia@gmail.com



San Martino in Rio (RE) - 3486429585 

domenica 1 maggio 2016

ARTE E CULTURA FUORI DAGLI SCHEMI -



I week end nei Giardini di Afrodisia

Grande fermento in Reggio Emilia, in cui poliedriche e cosmopolite personalità artistiche seguono un filo che guida lungo un percorso estemporaneo di eventi, slegati tra loro e di diverso genere, che tuttavia contribuiscono a rendere vitale una cittadina in cui i nomi dei creativi si ripetono ormai da decenni.
Approfittando di spazi espositivi non istituzionali e fuori dagli schemi, sull'onda già iniziata da parecchio tempo negli Stati Uniti e nelle capitali europee più dinamiche, pittori, scultori, fotografi, scrittori, attori, performer praticamente ogni week end inaugurano mostre e esibizioni all'interno di locali che accolgono pubblico non specializzato, ma numericamente molto rilevante, creando un circuito virtuoso in cui la cultura viene portata al fruitore che, uscendo da bar, ristoranti, caffetterie, parchi e giardini, porterà a sua volta cultura tramite il passaparola o le condivisioni in rete.
Ancora non apprezzata dalla maggioranza degli artisti vecchio stile, che amano appoggiarsi a gallerie o sedicenti tali spesso dietro molto salato obolo, i più lungimiranti, non solo esordienti ma anche di già affermato nome, comprendono la possibilità di avere un vastissimo pubblico che giornalmente ha la facoltà di apprezzare, gratuitamente e senza spostarsi dal luogo in cui solitamente fa colazione o aperitivo, opere di varia qualità, stile, tecnica che più o meno mensilmente si rinnovano con altre mostre di altri autori.
L'arte fine a se stessa serve davvero a poco, mentre portata nei luoghi di aggregazione, anche non deputati ad esposizioni, potrebbe scalfire qualche animo votato solo a reality e talent, aprirgli nuovi orizzonti e, quindi, aprire anche la mente, condicio sine qua non è possibile cambiare le carte in tavola quando la mano promette male, proprio come per molti in questo periodo.
I Giardini di Afrodisia, che dal 2012 ad oggi ha collaborato all'organizzazione di oltre settanta eventi artistici e culturali, contribuisce assai spesso nel rendere appetibili i fine settimana creativi e anche in questo ultimo mese sono diversi gli eventi in chiusura e apertura, come ad esempio la prestigiosa collettiva Lo strappo di Penelope (8 Infinito) terminata il 30 aprile dopo due mesi di esposizione all'Hotel Astoria-Mercure e che ha visto diciassette artisti interpretare la vita di altrettante donne coraggiose, avendo un riscontro mediatico e di pubblico a livello oltre che nazionale. 
http://igiardinidiafrodisia.blogspot.it/2016/02/lo-strappo-di-penelope-8infinito.html




Oppure la più tradizionale mostra pittorica Emozioni con l'acqua di Piero Vezzani, presso Trattoria Sipario e prorogata sino al 6 maggio, in cui acquerelli delicati ritraggono scorci della città e panorami delle colline davvero carichi di emozioni.
In chiusura ai primi di maggio anche una personale fotografica di Giancarlo Bonacini, presso Max Cafè, che con Flores diversi sumus ritrae fiori come fossero persone, sottolineando come l'unicità renda possibile il confronto e quindi la crescita della comunità.
Inaugurata invece il 30 aprile la bipersonale Attenti a quei due – Movimenti d'Arte, di Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, con grande affluenza di pubblico per la vernice presso il locale ospitante, il Cafè Bistrò del Centro Simonazzi.
In partenza la personale fotografica di Cinzia Bianchi Viaggio lento sulla Ss9, all'interno del Circuito Off di Fotografia Europea, che inaugurerà il 7 maggio alle 18 alla Torrefazione H223, mostrando il percorso dal punto di vista di due chiocciole.













Sempre per il circuito Off, la personale fotografica intitolata Divertimentificio Emilia- Fotostorie di vecchie discoteche ad opera di Massimo Tassi, prenderà il posto degli acquerelli di Vezzani a Trattoria Sipario, a partire dal 7 maggio, mostrando il com'era com'è dei tanti locali da ballo che hanno punteggiato la storia del divertimento lungo la via Emilia.

sabato 23 aprile 2016

ATTENTI A QUEI DUE (Movimenti d'Arte)



Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei

in

ATTENTI A QUEI DUE

(Movimenti d'Arte)



Dipinto di Oscar Luca Taddei

Un incontro casuale (o forse no?) di due personalità artistiche apparentemente differenti, ma accomunate dal desiderio di indagare i misteri che regolano bellezza, armonia e movimento. Utilizzando le armi loro disponibili, colori e pennelli, ingaggiano una lotta senza quartiere contro gli antagonisti del bello. Un' avventura da non perdere, tra emozionanti dipinti.



Opera di Ferruccio Mirandola


30 APRILE – 31 MAGGIO 2016

INAUGURAZIONE SABATO 30 APRILE ORE 18

CENTRO SIMONAZZI

Sala espositiva CAFÈ BISTRÒ

Via Turri, 55/a - Reggio Emilia – tel. 0522357480


Buio in sala. Il grande schermo si illumina e compaiono splendidi e delicati nudi di donna, figure umane e paesaggi naturali.
Una voce stentorea e profonda rompe il silenzio: “Un incontro casuale di due personalità artistiche apparentemente differenti, ma accomunate dal desiderio di indagare i misteri che regolano bellezza, armonia e movimento. Utilizzando le armi loro disponibili, colori e forme, ingaggiano una lotta senza quartiere contro gli antagonisti del bello. Uno sciabolare di pennelli. Uno schizzo vermiglio sulla tela. Giustizia è fatta e la creatività trionfa, assicurando fama duratura all'intrepido artista, ora più che mai. Oscar Luca Taddei e Ferruccio Mirandola hanno unito i loro talenti per regalare al pubblico un'avventura da non perdere, tra emozionanti dipinti. Bellezza femminile, passione e immagini di una natura mozzafiato. Tutto a colori. Inaugurazione il 30 aprile alle 18, in anteprima assoluta a Reggio Emilia, al Cafè Bistrò, presso il Centro Simonazzi, via Turri 55/a”.
Questo potrebbe essere lo scherzoso trailer della mostra “Attenti a quei due (Movimenti d'Arte)”, aperta sino al 31 maggio, in cui i protagonisti sono i pittori Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei, che hanno deciso di giocare con il loro essere artisti, mettendosi scherzosamente nei panni di Roger Moore e Tony Curtis, interpreti del famoso serial anni '70 da noi andato in onda, appunto, col titolo 'Attenti a quei due'.
In omaggio ai due attori, che interpretavano personaggi con caratteri dissimili ma complementari nel risolvere intricati casi, così Mirandola e Taddei hanno unito stili diversi per dar vita a una esposizione in cui trovano spazio opere che, pur con tecniche e soggetti distinti, regalano una meravigliosa esperienza per quanto riguarda la fruizione in ambito artistico.
Come fotogrammi di un film, lo svolgersi della mostra incuriosisce e affascina presentando, come nella migliore tradizione dell'avventura in stile 007, soprattutto figure di belle donne.
Sono i nudi femminili di Oscar Luca Taddei che, con matita e grande rispetto, ritrae modelle in diverse pose, evidenziando come la bellezza non necessiti di orpelli e possa presentarsi agli sguardi come la più alta espressione dell'essere umano, senza volgarità, mostrando il suo lato fragile e poetico, giocoso e disinibito eppure senza alcunché di morboso.
Come nelle più note storie di spie, Taddei spoglia molte donne e tutte le ama, con lo sguardo e con la matita, a volte ritrae sulla tela le loro fattezze con i colori dell'olio, ma sempre rendendole uniche, sempre fermando l'istante del loro sguardo, del movimento, rendendo giustizia non solo al loro corpo, ma soprattutto al loro intero essere. Sono umane, le sentiamo vicine, potremmo essere noi, così come potrebbero essere l'archetipo di tutte le donne, senza tempo e per sempre.
Non da meno è comunque Ferruccio Mirandola, che accarezza le sue donne col pennello, infondendo la luminosità del colore nelle forme aggraziate, spesso anch'esse nude. Con tratti delicati le femminilità rubate appartengono ora all'Oriente, ora alla classicità, con stili così diversi che sembrano provenire da una diversa mano. Eppure è sempre la volontà dello stesso pittore, che desidera esplorare nuove possibilità di creazione, nuove ellissi, nuove curve, nuove sguardi per meglio interpretare una realtà multiforme e piena di sorprendenti doni.
Nella sua ricerca di nuove forme espressive, Mirandola scandaglia l'iride, regalando opere che spaziano dal figurativo inteso nel più rigoroso dei termini, a immagini dalle configurazioni intuite tra cromatismi psichedelici, spaziando dalla tecnica dell'olio a quella dell'acquerello.
E all'acquerello si rivolge con alcune opere anche Taddei, che si avvicina a questa tecnica rivelando anche un delicato momento paesaggistico, che lascia immaginare una serenità sognante e lontana, forse un luogo di tranquillità in cui una delle sue splendide figure femminili vuole rifugiarsi, per sciogliere i nodi degli abiti e dell'anima stessa, permettendo all'artista di ritrarla nella sua più essenziale purezza.
Oscar Luca Taddei e Ferruccio Mirandola sono i protagonisti di una imperdibile occasione per apprezzare lo scorrere di immagini d'arte sinuose, languide, eppure potenti e cariche di grazia incorrotta.
Luce in sala. I due artisti hanno riposto i pennelli e in chi abbia avuto la fortuna di partecipare con loro a questa avventura d'arte, resterà una sensazione di profonda bellezza, da mantenere il più possibile, affrontando il mondo. Là fuori.


(Articolo apparso su Prima Pagina Reggio, edizione del 30/04/16 a firma Juliette Verne)


Ferruccio Mirandola e Oscar Luca Taddei durante l'inaugurazione della loro mostra

Ferruccio Mirandola, la curatrice Stefania Ferrari e Oscar Luca Taddei




Il buffet offerto dal Cafè Bistrò del Centro Simonazzi

Il buffet offerto dal Cafè Bistrò del Centro Simonazzi











www.centrosimonazzi.it



info: igiardinidiafrodisia@gmail.com