martedì 9 febbraio 2016

REGGIO EMILIA: VEDUTE D'INCHIOSTRO - personale di GABRIELE PICCININI

REGGIO EMILIA: 

VEDUTE D'INCHIOSTRO

mostra personale di

GABRIELE PICCININI


I leoni di piazza San Prospero



a cura di Stefania Ferrari


Scorci di Reggio e della sua gente, immortalati con i tratti vitali e netti dell'inchiostro. Istanti in movimento, vividi e vocianti, densi di ricordi e di amore per strade, piazze, vicoli e monumenti che ne determinano l'identità. Con capacità in costante evoluzione, un giovane talento si diletta nel ritrarre la propria città e i suoi abitanti in momenti quotidiani di passeggio, di mercato, di socialità.



Gabriele Piccinini ha scelto per un motivo ben preciso questo luogo, di importanza storica e di grande significato per la città, per esporre le opere di questa sua personale.
Infatti, come si può ben osservare, anche gli scorci ritratti da questo giovane creativo riguardano luoghi molto riconoscibili di Reggio: sono piazze, monumenti, vedute di vicoli e palazzi. La sua tecnica predilige il tratto netto dell'inchiostro, addolcito a volte da passaggi ad acquerello. Ciò che è evidente, è lo straordinario affetto che sembra sgorgare dei suoi disegni: sono stati eseguiti per sottolinearne la vivacità, lo spirito aperto aperto e ospitale degli abitanti, che camminano tra le vie, si incontrano, chiacchierano.
Lo sguardo di Gabriele è benevolo, è di chi questi ambienti li conosce da quando è nato, li ha vissuti e portano ricordi. Ogni ciottolo, ogni angolo è una esperienza trascorsa e la promessa dell'avvenire. E' da sottolineare l'immagine che è stata scelta come emblema di questa mostra, ovvero i leoni di piazza San Prospero, con il carico di significati che porta con sé: è la piazza simbolo di Reggio, dedicata al suo patrono, ma in cui, soprattutto, ci sono i leoni, sui quali tutti siamo saliti da bambini, quasi fosse un rito di passaggio. Le schiene di quei leoni sono levigate da piccole gambe che si sono arrampicate per vedere la piazza un po' più su, finalmente al di sopra degli adulti.

Ecco, tutto questo, nel segno grafico che Gabriele riporta sul foglio, è presente. Invita chi è reggiano a rivisitare le strade dell'infanzia e adolescenza, mentre per chi la città non la conosce, viene riservata la sorpresa di scoprire nuovi nascondigli che sfuggono all'occhio frettoloso di un ipotetico turista, alla ricerca del solo monumento importante, della sola targa ricordo di un famoso passaggio da luoghi dati un po' troppo come scontati, mentre riservano attimi di assoluta bellezza.


DAL 5 FEBBRAIO AL 4 MARZO 2016

Incontro con l'artista venerdì 12 febbraio ore 18



Sala espositiva CAFFÈ DELLA GABELLA
Via Emilia S. Pietro, 73 - Reggio Emilia


dal lunedì al sabato dalle 7 alle 21


Info: igiardinidiafrodisia@gmail.com
















domenica 31 gennaio 2016

DAL SEGNO ALLA FORMA - Personale di OSCAR LUCA TADDEI

DAL SEGNO  ALLA FORMA 


Personale di 

OSCAR LUCA TADDEI




a cura di 
Stefania Ferrari

Il segno si fa cantore di bellezza, dando corpo alla forma e rendendo la forma corpo, in una carnalità svelata con candore e innocenza. La femminilità è edenica, senza peccato alcuno, pura nella sua essenza e di sinuosa concretezza visiva. Mai oggetto e sempre soggetto, degna di un rispetto che travalica tempi, luoghi, culture e filosofie.


Sono dolci, sensuali, divertenti e divertite, complici o con la mente lontana le donne di Oscar Luca Taddei, artista dal talento inconfutabile e coltivato da attento studio del corpo umano.
Nei suoi ritratti di nudo, le modelle sono accarezzate con sguardo ammirato, rispettoso, mai venato da volgarità, ma con una carica amicale e di partecipazione creata tra soggetto e artista.
Soggetto, appunto, mai oggetto sono le giovani tratteggiate con tecnica capace da Oscar Luca Taddei.
Sia che utilizzi matite sia che si diletti con i colori brillanti dell'olio, questo maestro nell'arte del ritratto dal vero riesce a farci immergere nell'atmosfera giocosa e rilassata della seduta artistica, in cui un nudo è persona, con le sue paure e le sue gioie, i suoi pensieri, la sua vita, che forse lascia per qualche tempo separata da sé, altrove, insieme a quegli abiti che in quel momento sarebbero solo orpello dell'anima, oltre che del corpo.
In una cultura imperante in cui le fattezze femminili scoperte sono ritenute o scandalo o mero oggetto di mercificazione, considerare il corpo semplicemente per ciò che è, per ciò che la natura ha deciso che fosse, senza attribuire significati decisamente fuorvianti, è cosa rara.
Ci riesce però Taddei, che con la sua leggerezza ritrae forme nude che nulla hanno di vergognoso, ma sono solo bellezza e libertà, desiderio di non negare la vera essenza dell'individuo: anima, sentimenti, emozioni, istinto, sguardi, ricordi, sogni, tuttavia amalgamati sapientemente con carne, sangue, pelle, una materialità necessaria per raggiungere una completezza altrimenti impossibile.
Con i suoi segni veloci e le pennellate sicure, dalle sfumature che con pochi tratti rappresentano la figura stessa, Oscar Luca Taddei rende omaggio alla parte divina della natura e a quella forse ritenuta tra le sue creature più belle: il corpo umano.
In ogni ritratto c'è una donna che rappresenta tutte le donne, di ogni epoca e latitudine, nella loro bellezza sfolgorante, nella loro libertà espressiva, nel loro desiderio di essere considerate integrità di anima e corpo, mente e membra, forza e dolcezza.

Tutto ciò è presente nelle opere di questo artista, che con la sua capacità pittorica riesce a esprimere, e suscitare, sentimenti di contagiosa ammirazione.

6 – 29 FEBBRAIO 2016


INAUGURAZIONE SABATO 6 FEBBRAIO ORE 17


sala espositiva HOTEL MERCURE - ASTORIA

via Leopoldo Nobili, 2 Reggio Emilia

Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19



















giovedì 14 gennaio 2016

IL CUORE E L'ACCIAIO - Trilogia Reparto Avio Reggiane - Episodio 2

IL CUORE E L'ACCIAIO

Il sudore diventa pittura, l'acciaio si trasforma in tela. La memoria dei 12mila operai che negli anni '30 e '40 lavoravano alle OFFICINE REGGIANE DIVENTA UNA MOSTRA D'ARTE.
Prevista a REGGIO EMILIA dal 19 GENNAIO (sino al 28 febbraio) negli spazi espositivi del Sipario (viale Allegri 1/a, centro storico), è organizzata dall'associazione YORICK per la Cultura, che ha previsto un incottro con gli artisti sabato 27 febbraio alle 17.
Parlerà del tempo in cui negli stabilimenti dell'azienda - anni 30' e '40 - venivano fabbricati aerei all'avanguardia.
E' intitolata “Trilogia Reparto Avio Reggiane. IL CUORE E L'ACCIAIO. Episodio 2”. Segue l'analoga esperienza sempre di Yorick del 2014, nell'aula magna della locale università.



Il nostro progetto di raccontare le Officine Reggiane con la PITTURA E' INIZIATO QUALCHE ANNO FA, poi ha avuto una prima tappa concreta nel 2014 con la mostra di Marco ARDUINI all'università di Modena e Reggio anche grazie ad altre realtà culturali sensibili all'argomento, tra cui c'era l'Archivio digitale Reggiane dell' UniMoRe”, spiega Dario TEDESCHI di Yorick. “ORA siamo arrivati al SECONDO APPUNTAMENTO dei tre previsti, che si basa sulle TESTIMONIANZE degli EX DIPENDENTI, sulle documentazioni e sulla ricerca artistica dei creativi, protagonisti di questo percorso che abbiamo voluto ampliare”.



Sono stati interpellati i CREATIVI, per evidenziare come l'IMMAGINARIO sia stato colpito da quella esperienza industriale, da temi come il volo e la sperimentazione applicata alla tecnica”, continua Tedeschi.
Nell'esposizione trova spazio una produzione di MODA che ammicca alle AVANGUARDIE ARTISTICHE del '900. E' una CRAVATTA IN METALLO realizzata con parti di AEREO provenienti dal reparto che produceva i caccia. Un oggetto FASHION unico e NEOFUTURISTA. Una rarità per COLLEZIONISTI. Il materiale di recupero è stato fornito dai congiunti di un ex dipendente che lavorava nel reparto dei caccia Re2000 nel periodo bellico.
I temi affrontati con la pittura sono tanti.
Ad es. l'esperienza INDUSTRIALE, l'aspetto SOCIALE, la devastazione portata dalla GUERRA, i rapporti tra LAVORATORI. Altro argomenti detti COLORI E PENNELLI, i ritrovamenti negli abissi dei rari velivoli prodotti a Reggio Emilia.
C'è chi ha detto l'argomento con le nuvole parlanti, immaginando gli stabilimenti animati dai personaggi dei FUMETTI.



Ecco i CREATIVI che colorano il percorso culturale di Yorick: Pietro AMENDOLA, Marco ARDUINI, Alessandro BANI, Lorenzo BASSI, Franco BONETTI, Massimo CANUTI, Greta CATELLANI, Errico CHIARI, Marco CIGNI, Giancarlo DAVOLI, Silla DAVOLI, Nicla FERRARI, Stefano GRASSELLI, Leonardo Marcello GRASSI, Maria Cristina MARTINELLI, Cristian MORLINI, Beatrice RIVA, Rosario SANTAMARIA, Silvano SCOLARI, Corrado TAMBURINI. Tanti stili, tante idee per risultati originali. E un modo diverso per raccontare le Officine Reggiane.
Al termine ci sarà una MEMORIA concreta dell'iniziativa (come già per "Progetto mistero: X-Files reggiani").
Cioè un LIBRO per fissare l'evento, che vuole essere un apporto alla divulgazione dell'argomento Officine Reggiane. Con interventi di Gino BEDESCHI, Michele BECCHI, Stefania FERRARI, Andrea FIORI, Alberto GREGORI, Rodolfo PETTAZZONI, Adriano RIATTI, Massimo TASSI, Matteo ZANICHELLI e altri ancora.
Per INFO: yorickfantasy@yahoo.com



sabato 12 dicembre 2015

NOVELLARA SI COLORA - IX EDIZIONE


NOVELLARA SI COLORA

IX MOSTRA D'ARTE



Organizzata da

CLUB DELLE ARTI REGGIANE,

in collaborazione con 
Comune di Novellara
Pro Loco di Novellara

Artisti provenienti da tutta Italia espongono le proprie opere in un tripudio di fantasia, tecnica e talento al servizio della pittura, del disegno, dell'incisione, della scultura, del cesello, in una antologia di abilità creative che sottolinea come l'oggetto d'arte sia reale incarnazione della cultura.

12 DICEMBRE 2015 – 6 GENNAIO 2016

INAUGURAZIONE 12 dicembre 2015 ore 11.00

SALA POLIVALENTE “NOMADI” - Novellara (RE)

Tutti giorni 10,00 – 12.30 e 14,30 – 19,00

Ingresso libero



lunedì 7 dicembre 2015

"TANTI AUGURI" - ACQUERELLI DI MARIA LUISA MONTANARI

TANTI AUGURI

mostra personale di

MARIA LUISA MONTANARI

dal 8 -12- 2015 al 14 -01 -2016

Trattoria Sipario
via Allegri, 1/a Reggio Emilia



ATTRAVERSO IL NATALE PER NUOVE PROSPETTIVE


LA LUCE DEL NATALE










giovedì 26 novembre 2015

"PRIMA DELLA PAROLA" di FRANCO BONETTI - Anche l'arte contro il terrorismo


UN ARTISTA REGGIANO, FRANCO BONETTI,  A NIZZA CON UNA MOSTRA QUALE TESTIMONIANZA DI IMPEGNO CONTRO IL TERRORISMO



Franco Bonetti ha portato una serie di opere riunita in una esposizione dal titolo "Prima della parola" a Nizza, nella sede centrale della Caisse d'èpargne della Costra Azzurra.
In una intervista rilasciata a Massimo Tassi e pubblicata il 25 novembre 2015 sulle pagine di Carlino Reggio, l'artista sottolinea: "Si tratta di un momento delicato, non è possibile rimanere indifferenti, senza esitare, è importante esserci nel segno dell'arte, vicino a chi è stato colpito dal terrorismo. L'artista deve allora essere impegnato, lucido testimone". La mostra francese sarà inaugurata il 2 dicembre. Nel frattempo, il giorno 1 dicembre, a Montalto di Vezzano (RE), una sua opera verrà messa a disposizione per scopi benefici durante una serata nel locale ristorante Venturi, organizzata dalla Polisportiva Montalto.

lunedì 23 novembre 2015

LAS MARIPOSAS (Le farfalle) Personale di MARIO PAVESI


LAS MARIPOSAS
(Le farfalle)


Personale di

MARIO PAVESI


a cura di Stefania Ferrari

Veicolo di libertà espressiva e potente sensale tra idea e percezione, il colore interpreta la follia creativa attraverso forme essenziali e istintive. Le opere segnano un percorso di studio in cui arte e coscienza si uniscono per rendere manifesta la parte più segreta dell'umano sentire, che si affranca così dallo stato di crisalide per ascendere alla lucida consapevolezza della farfalla, quale simbolo di emancipazione di spirito e intelletto.


La farfalla è, sin dall'antichità e in molte tradizioni, simbolo di libertà, rinascita, ascesa, pensiero in grado di librarsi negli spazi sconfinati dell'immaginazione creativa. In un periodo in cui pare che molte libertà siano minacciate su molti fronti, ecco che l'arte può ergersi a baluardo contro questa insidia.
Per questo motivo Mario Pavesi ha scelto questo lepidottero come filo conduttore della sua personale, nata da un progetto concretizzatosi solo in seguito a un approfondito studio che ha indagato l'umano in relazione ai colori e alle forme espressi con linguaggio artistico. Muovendosi dalla teoria dei colori di Kandinskij, che associa ad ogni cromia determinate proprietà capaci di indurre specifiche reazioni di fronte a un'opera, Pavesi approda all'estetica applicata alla scienza che analizza la mente e si addentra nei meandri delle diverse risposte che si scatenano nell'osservare colori e linee.
Con “Las mariposas” vengono offerti ulteriori spunti di riflessione su un tema che da sempre segna la nostra evoluzione storica e sociale, appunto la libertà, intesa nella sua più ampia accezione.

In questa serie composta di sette tele, l'ispirazione diventa azione creativa consapevole e in quanto tale atto di autonomo arbitrio, portando artista e osservatore lungo una linea ascendente sino a svelare ciò che non si vede: la farfalla, celata nella crisalide; la farfalla, che si mostrerà nella sua forma perfetta, che si nutrirà dei fiori dell'intelletto audace, creativo e sperimentatore, ma destinata a concludere tragicamente e prematuramente il suo volo, se tale nutrimento verrà negato da una cultura arida e chiusa nelle sue presunte certezze, che abolisce quindi ogni libertà.


27 NOVEMBRE 2015 - 31 GENNAIO 2016



INAUGURAZIONE SABATO 28 NOVEMBRE ORE 17


sala espositiva HOTEL MERCURE - ASTORIA

via Leopoldo Nobili, 2 Reggio Emilia

Mostra visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 19